Temple of Baal /Ritualization "The Vision of Fading Mankind" (split)
Genere: Death/Black Metal
Lo split Temple of Baal/Ritualization si presenta come un lavoro in cui si affiancano due gruppi death/black metal provenienti dalla Francia: Il primo, attivo dal 1998 e il secondo di formazione più recente (2006).
I Temple of Baal, che vantano collaborazioni con gruppi come Aosoth e Sargeist, e che un tempo proponevano sonorità molto più black metal rispetto ad adesso (ammesso che qualcosa di black metal sia ancora rimasta) marchiano il proprio lavoro con un’attitudine spiccatamente rozza, nel senso che lo spazio lasciato alla melodia è veramente molto ristretto e che è la velocità dei tempi di batteria, le vocals in growl e i riffs in stile Morbid Angel a predominare sul tutto.
Recensione a cura di: Volturnja
Voto: 68/100
http://www.myspace.com/ritualization666
I Temple of Baal, che vantano collaborazioni con gruppi come Aosoth e Sargeist, e che un tempo proponevano sonorità molto più black metal rispetto ad adesso (ammesso che qualcosa di black metal sia ancora rimasta) marchiano il proprio lavoro con un’attitudine spiccatamente rozza, nel senso che lo spazio lasciato alla melodia è veramente molto ristretto e che è la velocità dei tempi di batteria, le vocals in growl e i riffs in stile Morbid Angel a predominare sul tutto.
L’altra metà dello split, quella dei Ritualization, rappresenta invece la scuola di death metal che propone uno stile più minimalista come sonorità ( mi permetto di accostare tale stile ai gruppi dei primi anni '90) e “cavernoso” come cantato, spingendosi in misura maggiore, rispetto al gruppo precendente, fino ai confini col brutal. Tuttavia anche qui si può scorgere una certa influenza, nel riffing, dei (primi) Morbid Angel.
Da come certamente avrete capito, questo lavoro è da evitare come la peste se le vostre orecchie prediligono riff malinconici, arpeggi, tastiere etc. mentre invece lo consiglio calorosamente a coloro che negli anni '90 mangiavano pane e death metal (e anche a coloro che amano i film splatter, aggiungerei, perché il lavoro come atmosfera rievoca – tanto per dire un nome – “L’alba dei morti viventi” o un film del genere!!!).
A mio modesto parere, tuttavia, un pizzico di melodia in più non avrebbe guastato ma l’elemento che più mi è mancato è stata quell’originalità che rende una band inconfondibile.
Da come certamente avrete capito, questo lavoro è da evitare come la peste se le vostre orecchie prediligono riff malinconici, arpeggi, tastiere etc. mentre invece lo consiglio calorosamente a coloro che negli anni '90 mangiavano pane e death metal (e anche a coloro che amano i film splatter, aggiungerei, perché il lavoro come atmosfera rievoca – tanto per dire un nome – “L’alba dei morti viventi” o un film del genere!!!).
A mio modesto parere, tuttavia, un pizzico di melodia in più non avrebbe guastato ma l’elemento che più mi è mancato è stata quell’originalità che rende una band inconfondibile.
Recensione a cura di: Volturnja
Voto: 68/100
Tracklist:
TEMPLE OF BAAL
01. Ordeals Of The Void
02. When Mankind Falls
03. Slaves To The Beast
04. Heresy Forever Enthroned
RITUALIZATION
05. Ave Dominus
06. The second crowning
07. The Devil speaks in tongu...
Nessun commento