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Speedböozer "Speedböozer"

Full-length, EBM Records
(2013)


Gli States si sa, hanno prodotto una marea di thrash metal bands nell' arco di tre decenni, e si può dire che il thrash sia nato proprio (o probabilmente, scegliete voi), negli U.S.A., ma non tutti i gruppi americani si dedicano ad un thrash tipico della nazione in cui vivono, ma alcuni come gli Speedböozer hanno preferito ispirarsi a gruppi d'oltreoceano come Motorhead e i Bulldozer (sì proprio i nostri).

Dalle prime note dell'omonimo debut, la voce del cantante ricorda in modo devastante quella di A.C. Wild e la parte musicale è una combinazione dei due gruppi sopracitati e per farvi un paragone con qualche band più recente, potete accostare lo stile del gruppo a quello dei Gehennah di "Decibel Rebel".
La cosa che salta subito all'orecchio è la qualità con la quale è stato registrato l'intero disco (nonostante l'Ebm Records abbia prodotto dischi con qualità nettamente superiore, basti pensare a "The Damage Is Done" dei nostrani Torment), il che fa storcere forse un po' il naso in quanto oggigiorno va bene emulare il passato, ma avesse avuto una qualità superiore sarebbe stato sicuramente un top album, almeno per me.

Una nota di merito va data sicuramente all'artwork che ricorda tantissimo il post apocalittico di Mad Max e il bianco e nero fa risaltare tutti i dettagli, quindi ottima scelta.
L'album in se si dipana attraverso undici tracce di puro thrash 'n' roll con sfumature punk dove la batteria è un "tupa-tupa" incessante e le canzoni non pensano minimamente a rallentare o a cambiare ritmo per la loro intera durata. I punti più alti del disco si registrano con la canzone "Metal Punk", con l'intro in cui il cantante urla "Rock 'n' Roll" (apice assoluto), e con l'azzeccata cover di "Heavy Artillery" dei Tank che sta a dimostrare quanto il combo statunitense sia devoto alla frangia inglese stampo Motorhead, e per chi non lo sapesse i Tank furono prodotti e lanciati sul mercato da Eddie Clarke appunto dei Motorhead (all'epoca).

Su questo disco non ci sono tecnicismi, e questo è un bene soprattutto per la proposta musicale affrontata dal gruppo, in netta contrapposizione con ciò che esce sul mercato in questo periodo. Ovvio dire che non è un disco per tutti, appunto per le sonorità molto grezze e poco curate, ma farà la felicità di tutti quelli che aspettavano un nuovo disco dei Gehennah che non è mai arrivato.
A me personalmente questo disco piace molto e posso affermare che ascoltare un album del genere dopo che la scena musicale è stata invasa letteralmente da prodotti thrash di matrice tecnica e affini, è veramente una sorpresa.

Consiglio anche solo l'ascolto del disco a tutti i thrasher e i fan dei Motorhead lì fuori per giudicare di persona un prodotto di una band che con la modernità non ha nulla a che fare.
U.S.A. strikes back!!!

Recensore: Luca Maggi "Il Meggi"
Voto: 80/100


Tracklist:
1. Back on the Road
2. Drop the Nukes
3. Violence and Noize
4. Crank it Up
5. Metal Punk
6. Stay Wild
7. Poser Killing Heavyweights
8. Gunned Down
9. Heavy Artillery (Tank cover)
10. Maximum Force
11. Speedböozer

http://www.facebook.com/pages/Speedboozer/205815799445078

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