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HUNGRY DAZE - "Back To My Future" (Recensione)


Full-length, Diamonds Prod.
(2020)

Gli Hungry Daze sono una band ligure al loro primo album, intitolato "Back To My Future". Anche se sono al loro primo parto discografico, possiamo vedere in line-up un nome storico del panorama hard and heavy italiano, ovvero Roberto Tiranti, che qui si occupa delle parti di basso e dei cori. Ma anche i restanti componenti sono già abbastanza noti, ed andremo ad elencarli. Alla voce troviamo Robby Bruccoleri (vedi anche nei Projecto), alla chitarra Francesco Yacson Russo (ex Shadows Of Steel), mentre alla batteria abbiamo Marco Biggi. Incomincio dicendo che ultimamente dall'Italia stanno arrivando molte band che si dedicano all'hard rock classico e melodico e che sono tutte meritevoli, e cito gli ottimi Perfect View ad esempio, che sono passati su queste pagine e che vi invito caldamente ad ascoltare. Ed è nuovamente il caso di ringraziare il Cielo, perchè abbiamo un altro grandissimo album tra le mani come questo "Back To My Future", da ascoltare e riascoltare senza limiti. 

"The Right Way" è un inizio coi fiocchi, le chitarre ruggiscono in un riffing compatto ma allo stesso tempo di classe, il basso di Roberto Tiranti, unito alla batteria di Marco Biggi, crea la giusta spinta al pezzo. I suoni sono cristallini, nulla è stato lasciato al caso, e l'ugola di Robby Bruccoleri è da manuale dell'hard rock, con la sua innata melodia, che viene coadiuvata dai bei cori di Tiranti. "Kiss Of Life" ha ancora più grinta e gira su velocità più elevate, ma non siamo mai di fronte ad assalti puramente metal, ma più ad una musica che cerca di esprimere sentimenti ed emozioni attraverso il linguaggio del rock duro. Anche le canzoni successive seguiranno tutte il vincente schema della canzone "classica", con bei cori, bei riff e quella attitudine un po' malinconica ma solare che invoglia ad andare avanti, sia nell'ascolto che nella vita, e di questi tempi la cosa è più che gradita direi! Se dovessi citare un episodio che si avvicina maggiormente al metal direi che "Rock Paradise" è un grande esempio di hard rock possente e ad alto voltaggio, trascinante e praticamente perfetto. Bellissima la title track, nella quale ho apprezzato molto il lavoro di chitarra, che è sopraffino nei riff taglienti, ma anche ammirevole in fase di arrangiamento. Tutto porta a sognare, e a vedere le cose sotto un'ottica positiva. 

Non mancano anche nella seconda parte del disco episodi avvincenti, basti ascoltare le grintosissime e veloci "Tonight Is The Night", ma soprattutto "Motorcycle Man", che è una cover dei Saxon, quindi non un inedito, ma che in questa sede, e in parte quasi inaspettatamente, lascia attoniti per la potenza e la precisione con cui viene eseguita. Grandissima interpretazione. Insomma, cosa aspettate? Un disco come questo deve essere acquistato e consumato da ogni rocker che si rispetti. Un capolavoro senza mezzi termini. L'ennesimo, direi, che arriva dall'Italia negli ultimi anni. Il rock e il metal non moriranno mai finchè ci saranno dischi come questo in giro, e ve lo dico quasi con tono bonariamente minaccioso. Fate ora il vostro dovere, subito!

Recensione a cura di Sergio Vinci
Voto: 85/100

Tracklist:
01 The Right Way
02 Kiss Of Life
03 Rock Paradise
04 Back To My Future
05 Life On Two Wheels
06 Now You Can Play
07 Tonight Is The Night
08 Motorcycle Man
09 Wolf’s Den

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