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BIOSCRAPE "Hell Of Reality" (Recensione)


Full-length, Ghost Record Label
(2022)

I Bioscrape sono italianissimi, precisamente di Biella, nascono nel 2006 ed “Hell Or Reality” è il loro quarto album. In tutto questo tempo la band ha dovuto affrontare diversi cambi di line up, ma questo non ha affatto impattato sulla loro energia. La musica proposta guarda ampiamente oltreoceano, precisamente agli States. Ci troviamo di fronte ad un metal moderno pesante, composto da una forte base di groove, misto ad accelerazioni thrash metal (“Unscarred”) e a brevi rallentamenti al limite dello sludge (“My Venom”). Con queste caratteristiche non si può non chiamare in causa band come Pantera (“Infodemic”), ma soprattutto i Lamb Of God (“Obedience”). 

Allo stesso tempo non si possono tenere nascoste quelle influenze grumose di band come Down o Crowbar (“Slaves Of A Synthetic God”) soprattutto a livello di sonorità. Un suono pesante, un riffing martellante, un drumming d’assalto, ed una voce rabbiosa sono gli ingredienti base di una band, che al di là delle influenze, riesce a proporre una musica fortemente adrenalinica, che non abbassa mai i toni, ma sprizza energia e potenza dall’inizio alla fine. E in quest’assalto sicuramente ad emergere è un brano come “Global Masquerade”, dotato di un ottimo riffing su cui la voce riesce ad esprimersi in modo convincente, con un ritornello efficace. Influenze più estreme, al limite del death metal si riscontrano in “Sin Of Conformity”, un assalto che non lascia prigionieri sulla sua strada. 

“Hell Or Reality” si presenta come un album solido e compatto nella sua proposta, senza cali di tensione. Sin dall’iniziale “Post Emphaty” le cose vengono messe subito in chiaro, e ribadite da “War Of Illusions” in cui trovano spazio anche elementi elettronici ad ampliare lo spettro sonoro di riferimento. Ed è nel proseguo che dimostrano la loro solidità di base. I Bioscrape sono consapevoli dei propri mezzi e hanno le idee molto chiare su cosa suonare e come suonarlo. Questa consapevolezza è stata riversata sui nove brani, dimostrando personalità e capacità di scrivere canzoni potenti ed efficaci.

Recensione a cura di John Preck
Voto: 74/100 

Tracklist:
01. Post Empathy
02. War of Illusions
03. Obedience
04. My Venom
05. Slaves of a Synthetic God
06. Unscarred
07. Global Masquerade
08. Sin of Conformity
09. Infodemic

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