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TWISTED: Return to the Eighties! (Intervista)


I Twisted sono una formazione italiana che ci ha davvero colpito con l'album "Godspeed", che abbiamo recensito QUI. Propongono un hard rock/street/glam che affonda le proprie radici negli anni Ottanta, ma riescono comunque a non risultare fuori tempo grazie a canzoni di qualità e ad una passione che è contagiosa. Andiamo a scoprire meglio questa realtà. Buona lettura!

1) Ciao ragazzi e benvenuti su Heavymetalmaniac.it. Partiamo dalla copertina dell'album, davvero potente e d'impatto! Chi l'ha realizzata e cosa volevate rappresentare con essa?
Ciao! Per questa copertina ci siamo rivolti a Christian Wallin, un artista svedese che ha realizzato copertine per numerosi gruppi internazionali ed italiani. Per il concept volevamo semplicemente noi stessi su delle Harley tra le fiamme dell'inferno, volevamo qualcosa che catturasse subito l'attenzione e che rappresentasse l'energia del disco, qualcosa di esagerato ed ignorante e penso che Chris ci sia riuscito alla grande!

2) Parliamo del processo compositivo di questo nuovo "Godspeed"?
E' stato estremamente lungo e tortuoso, durato tutta la vita della band, ci sono canzoni addirittura scritte nel 2006-2007 per progetti antecedenti, abbiamo selezionato solo i pezzi migliori che ci hanno accompagnato per quasi 10 anni. Non ci siamo limitati a registrare il materiale a disposizione, ma in studio abbiamo rifinito minuziosamente ogni particolare ed aggiunto parti fino ad essere soddisfatti al 100%. Ecco uno dei motivi per cui dal nostro primo EP “Dancin' On Chaos” sono passati 6 anni.

3) Proponete un genere che affonda le sue radici negli anni Ottanta, ma che a mio avviso suona molto attuale. Come siete riusciti ad unire il passato al presente con tanta naturalezza?
Perchè cerchiamo di ascoltare il più possibile sia gruppi old school che moderni, personalmente amo ascoltare gruppi anche meno conosciuti degli anni 80', ma amo anche band moderne e scoprirne sempre di nuove, da questo punto di vista la tecnologia aiuta molto. Noi cerchiamo di proporre un mix di tutto questo cercando di essere noi stessi pur mantenendo certi canoni del genere.

4) Vogliamo parlare delle vostre influenze musicali?
Questo disco, rispetto alle nostre classiche influenze Motley Crue/KISS/Hardcore Superstar, è stato molto influenzato da band come Ratt, Skid Row, Dokken e i Judas Priest di Painkiller (a livello di produzione), ma anche da gruppi più melodici come gli Extreme e i The Cult. Però abbiamo cercato di modernizzare il tutto rifacendoci alla scuola scandinava di Crashdiet, Backyard Babies,The Cruel Intentions e i primi Reckless Love. Insomma influenze molto varie per cercare di costruire comunque qualcosa che ci rappresentasse, originale, ma senza dover inventare chissà cosa.


5) Pensate che questo nuovo album possa far riaccendere l'interesse per il pubblico verso certo rock and roll?
L'intento è sempre quello, abbiamo cercato di fare un disco che, da fan del genere, prima di tutto avremmo ascoltato noi stessi con piacere. C'è grande fermento a livello di underground, noi vogliamo dire la nostra e cercare di riportare il rock 'n' roll dove merita.

6) Domanda insidiosa. Credete che una band come i Maneskin abbia avuto dei meriti nel riportare certo rock tra i giovani?
Ti dirò che personalmente ho molto apprezzato il loro ultimo album “Teatro D'Ira” che ha delle canzoni come “In nome del Padre” che picchiano veramente duro. Penso che qualsiasi cosa che possa spingere un ragazzino ad imbracciare una chitarra sia estremamente positivo, non c'è molto ricambio generazionale soprattutto se contiamo che noi TWISTED veniamo considerati una band giovane, nonostante la nostra età media sia di 30 anni e siamo attivi da 10. I Maneskin, a mio avviso, tra i puristi pagano molto i singoli estremamente commerciali, ma li reputo un'ottima band che può fare solo del bene al movimento musicale rock.

7) Penso che vi piaccia esibirvi live. Avete in programma date a supporto di questo nuovo album?
La dimensione live è quella che ci appartiene di più, il nostro punto di forza. Il 4 dicembre saremo a Roma con Reb Beach e Michele Luppi dei Whitesnake, abbiamo in programma un release party del disco a Pescara per fine dicembre, ma il grosso delle date arriverà con il nuovo anno!

8) Cosa deve avere una band nel 2022 per farsi notare dal grande pubblico e quali sono i vostri obiettivi?
Le palle! Puoi essere bravo quanto vuoi ma per sopravvivere e farsi notare bisogna avere quel qualcosa di speciale che fa la differenza. Noi vogliamo dire la nostra nella scena del nostro genere, l'obiettivo più grande rimane arrivare a suonare in grandi festival con grandi gruppi, non è semplice, ma il nostro disco è la prova che non abbiamo paura di niente e di nessuno.

9) Di cosa parlano i vostri testi e chi li scrive?
Li scrivo io, sono Americano e la cosa si rivela sempre molto utile in fase di scrittura (ride). Al contrario delle altre band del genere non seguiamo molto i clichè machisti o le classiche tematiche Sex & Party, pur avendo un sound molto allegro e festoso in realtà i nostri testi parlano della vita, delle sue difficoltà e del trovare la forza di superarle. Abbiamo anche canzoni che parlano di sesso, droga e rock n' roll, ma parlare solo di questo sarebbe ripetitivo ed anche noioso. Cerchiamo di proporre musica leggera, divertente, energica, ma questo non vuol dire che debba essere vuota di contenuti, pur non essendo una band impegnata politicamente e socialmente.

10) A voi le ultime parole. Un saluto!
Grazie mille per questa intervista, ricordiamo a tutti di seguirci sui nostri social e che possono ascoltare il nostro ultimo lavoro Godspeed su tutte le piattaforme streaming! Rock on!

Intervista a cura di Sergio Vinci

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