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L'OCC DÀL CORÙV ""Deorum Manium Iura Sancta Sunto" (Recensione)


Full-length, Independent
(2024)

Progetto Black Metal ultra-grezzo che in realtà ha una genesi alquanto particolare: i brani sono frutto sì, in parte, di una certa ricerca stilistica che parte da certo Black Metal minimalista e lo fonde con della musica folk al fine di ottenere quello che il gruppo chiama Necrofolk Black Metal, ma anche di tanta, tanta improvvisazione: magari avete dei riff portanti e dei testi che costituiscono l’ossatura dei brani, ma poi tutto si sviluppa attorno alla “cogli l’attimo”! Lo diciamo? E’ l’approccio diametralmente opposto al mio, che devo pianificare e scrivere tutto minuziosamente, a partire dalla singola nota o beat, per arrivare al riff e alla loro organizzazione in brani.

Ma ciascuno ha il suo “metodo” e questa è arte: ci sono delle regole, è vero, e se non le conosci, vai a senso e non saprai mai perché qualcosa funziona, se invece le conosci, le puoi rispettare e far andare tutto come dovrebbe, ma se le conosci davvero bene, le puoi violare e piegare alla tua volontà! Non credo ci sia un sistema migliore dell’altro di agire: per me il massimo della libertà è quella consapevole che ottieni nell’ultimo traguardo, forse ancora un po’ distante dal sottoscritto, però in realtà, alla fine, in tanti producono cose interessantissime, magari “a loro insaputa” proprio perché sono lì, con gli strumenti in mano, e catturano quel che la loro mente trasmette alle corde o alle percussioni saltando lo strato di consapevolezza: non è forse affascinante pure questo? Perfino un maniaco del controllo come me, lo sente che c’è qualcosa di particolare in questo approccio!

Una volta Fenriz dei Darkthrone disse che aveva smesso di suonare musica elettronica e techno con il suo progetto Neptune Towers perché col Metal, una volta che aveva capito come comporlo e suonarlo, aveva perso parte del fascino e del mistero, e non voleva che questo fenomeno si ripetesse. Questo per dire come non sempre, o almeno non per tutti, la consapevolezza porta vataggi! Ma torniamo ora ai nostri “necrofolker” L'Occ dàl Corùv, che qui presentano brani registrati in presa diretta fra il 2004 e il 2009, e in un certo senso sistemati previo remaster nel 2015: per dire che si tratta d’un frutto di quei tempi, che io ricordo benissimo, avendo preceduto questo progetto con il mio ingresso nel mondo del Black Metal giusto qualche anno prima. Si faceva tutto col paradigma del Do-It-Yourself, che poi era lo spirito del Punk più indipendente, quello che in fondo ha sempre a che fare col Metal e col Black Metal in particolare, piaccia o no!

La produzione è davvero lo-fi, ammesso che di "produzione" si possa parlare: è più un catturare al volo l'esecuzione dei vari brani! I riff ci sono, tutti semplicissimi, ma questo va benissimo, solo dovevano essere più "memorabili": lo dico proprio a tutti, davvero, e non da compositore e teorico musicale, ma da ascoltatore appassionato: lavorare di più sulle melodie, sul gusto per il fraseggio melodico, altrimenti non lasciate il segno! Non per forza dovete avere un approccio alla NWOBHM, o Progressive Metal, anzi: nel Black Metal quasi lo sconsiglierei! Che poi, per carità, ci son cose anche riuscite, tipo il riff cadenzato, epico e bathoryano, di "Guèra Etèrna", però forse, davvero, servirebbe più "controllo" e consapevolezza di quel che deve essere scritto, di come vanno articolate le cose: lo dico sempre nel rispetto della libertà artistica di chi vuole andare un po' in free-style, manco fosse una jam-session, ma in salsa (o marmellata) nera!

A livello musicale poco altro da dire: momenti un (bel) po' confusionari, ma anche delle screaming vocals molto valide, intense ed efficaci: lavorate di più sul riffing, migliorate e rendete più continuative le melodie vincenti, anche se semplicissime, non importa! Aspettiamo il prossimo full-length! Qualcosa credo stia già bollendo nel pentolone!

Recensione a cura di Luke Vincent
65 / 100

Tracklist:
1. Iulianus Imperator 
2. Guèra etèrna 
3. Padanischer Walzer 
4. 'na nòt d'inverän
5. Black Metal Berserker 
6. Il lupo 
7. Àl lôv d l'inverän 
8. La tåmmba vùda in t àl bòsch antìgh 
9. Sìa sànta la lès dìj mòrt (Deorum Manium Iura Sancta Sunto)
10. Votàn l é nòsch

Line-up:
Fedrìgh Feréggn dìj Bèli - Vocals, Guitars, Keyboards, Songwriting, Lyrics
Existence8mm - Guitars, Bass, Vocals (backing), Warhorns, Bodhran, Songwriting

Web:
Bandcamp
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