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Intervista: ORDAHLIA NERA


Avevamo recensito il loro debutto "Mask Of Broken Glass" qualche tempo fa e ne eravamo rimasti piacevolmente colpiti. Un gothic metal particolare con cantato al femminile che potrebbe rivelarsi interessante per i molti fan di questo stile. Abbiamo raggiunto la band italiana per saperne di più su di loro. Buona lettura!

01. Ciao e benvenuti su Heavymetamaniac.it. Partiamo dal vostro monicker, cosa significa di preciso?
VANNA: Ciao e grazie per averci invitato a questa intervista! Il nome della band è la somma di due concetti: Ordalia – termine medievale che indica un’antica pratica giuridica, secondo la quale l’innocenza o la colpevolezza dell’accusato venivano determinate sottoponendolo a prove dolorose ed estreme – e Black Dahlia (la Dalia Nera), soprannome di Elizabeth Ann Short di cui si ricorda l'efferato assasinio mai risolto del 1947.

02. "Mask Of Broken Glass" è il vostro album di debutto. Ne vogliamo parlare in generale?
IVO: "Mask Of Broken Glass" è un album rimasto a lungo nel mio cassetto. L'ho composto una decina di anni fa, ma l'avevo accantonato per dare spazio ad altri progetti che avevo fondato (Betoken e successivamente So Hate Is). Inoltre non riuscivo a trovare la voce giusta da poter completare in modo armonioso questi brani. Le canzoni sono Dark Metal Sinfonico, dove le sonorità dark, in alcune canzoni horror, sono predominanti.

03. Quali sono le band che vi hanno influenzato agli esordi e quali ancora hanno un certo peso per voi?
IVO: Nella scrittura delle canzoni sono sicuramente stato influenzato dal mio gruppo preferito in assoluto, i Megadeth...anche se in realtà il gruppo metal che mi ha ispirato per MOBG sono i Rage, nello specifico il loro album prodotto con Lingua Mortis Orchestra. Un connubio di orchestra sinfonica e puro Metal.
VANNA: Per quanto riguarda me, il gruppo che mi ha maggiormente ispirato sono i Within Temptation, la voce di Sharon è una fusione di dolcezza e potenza in cui mi ritrovo...anche se per il nostro album di esordio ho mantenuto toni dark e profondi. Questi sono i gruppi che continuano ad influenzare il nostro mondo anche se ascoltiamo vari tipi di Metal, e ci sono molti musicisti e cantanti che ammiriamo e a cui potremmo trarre ispirazione.

04. Parliamo un po' di come nasce solitamente un vostro brano e in generale del processo compositivo e di registrazione.
IVO: Per quanto riguarda la musica e gli arrangiamenti li ho creati io, poi ogni membro della band ci ha messo del suo. Ho iniziato componendo le prime partiture d'orchestra, quando ho trovato un'ottima linea melodica per il ritornello ho aggiunto l'intro e composto le ritmiche di chitarra. Volevo che la musica sinfonica e i riff metal si fondessero perfettamente. Infatti nessuno strumento, compresa la batteria, sovrasta e si crea un'atmosfera lineare ma emozionante. Per quanto riguarda la musica e gli arrangiamenti li ho creati io, poi ogni membro della band ci ha messo del suo.
VANNA: La composizione delle linee vocali sono state create da me, con la supervisione di Ivo, perchè era la prima volta che componevo canzoni..mi ha dato piena fiducia e da subito mi disse " tu sei metal dentro" hahahahaha..i testi li ho scritti io, un lavoro arduo perchè scrivere in inglese non è per nulla facile. Da quando ero piccola scrivo pensieri e poesie, mi piace immergermi nel foglio bianco e la mano scorre senza pensarci troppo..così ho fatto per le canzoni di MOBG. Ascoltando i brani, quello che mi trasmettevano, ho parlato di natura, femminicidi ma soprattutto dell'amore tra me e Ivo, dall'inizio difficile alla consapevolezza e crescita insieme. Mi sono divertita un sacco!! Le registrazioni le abbiamo fatte a Monza a Frequenze Studio, supervisionati dal nostro produttore Pietro Foresti, da Matteo Agosti e Davide Secondelli.


05. Avete un deal prestigioso con Universal Music. Spiegateci come siete arrivati ad un accordo così importante.
IVO: Sì, per noi è motivo di orgoglio...Durante le registrazioni Pietro aveva capito l'importanza per noi di questo progetto e l'unicità che poteva rappresentare nell'ambito del Symphonic Metal. Conoscevo già Andrea Dulio , il manager che mi seguiva per i So Hate Is e gli fu proposto l'album da far ascoltare a Universal.

06. Cosa pensate che offrano gli Ordahlia Nera di diverso in ambito gothic/symphonic metal?
VANNA: Sicuramente essendo "nuovi" nella scena la nostra speranza è che, chi ci ascolta, possa immergersi nelle sonorità Dark e Horror che sono prevalenti rispetto ad altre symphonic metal band. Credo che ogni artista sia unico e debba creare musica e testi che lo rappresentino; noi non abbiamo mai voluto comporre MOBG come un album commerciale. Dentro queste canzoni c'è ricerca di se stessi e voglia di esprimere ciò che sentiamo in quel preciso momento in cui lo abbiamo scritto.

07. Parliamo un po' delle liriche di questo album.
VANNA: Come ho detto prima le ho scritte di getto, di ciò che mi "dava" la canzone mentre la ascoltavo...il primo singolo uscito a settembre "Elizabeth Ann Short" parla dell'efferato femminicidio mai risolto avvenuto in California nel lontano 1947. Ma ho voluto trattare questo macabro argomento guardandolo dalla parte di Elizabeth...facendo trasparire la sua fragilità, la sua voglia di realizzare i sogni come ogni ragazza della sua età, e che si fida del suo carnefice. Un argomento purtroppo ancora molto attuale. In "Don't Look Back" ho voluto rappresentare l'annientamento della Natura vista dalla parte degli animali che cercano di sopravvivere da un incendio o da crudeltà che l'uomo da sempre perpetua nei loro confronti..sono anch'io madre e anch'io farei di tutto per salvare i miei figli da quell'orrore, anche a costo di fare scudo e sopperire..ma nei figli c'è la speranza di un mondo migliore, no? "Bloody Nightmare" una canzone che tratta l'argomento della guerra, sembra banale ma non lo è... credo sia la canzone più empatica, la più completa, dove realmente esprimo un'opinione concreta. Le guerre ci sono sempore state e sempre ci saranno, fanno parte della natura di alcuni uomini, ma finchè ci giriamo dall'altra parte perchè non vogliamo lasciare la nostra "comfort zone", qualcuno continuerà a perire per questo. Nel resto dei brani, ho scritto appunto dell'amore tra me e Ivo...dai primi momenti difficile a tutto ciò che abbiamo raggiunto come coppia.

08. Cosa pensate della fruizione della musica di oggi? Siete a favore della digitalizzazione o pensate che abbia in qualche modo danneggiato la musica, e soprattutto le piccole band?
Sinceramente è un argomento complesso. Ci sono i pro e i contro, come in tutte le cose che stanno cambiando. Noi siamo praticamente dei "dinosauri" hahahaha, ma ci rendiamo conto che la musica si evolve.. è diventata una "cosa" usa e getta, purtroppo, e molto spesso si tende ad ascoltare gruppi e canzoni che abbiano le stesse sonorità, a discapito di chi ha un'identità propria che ovviamente non può piacere a tutti. Viene dimenticato che la musica è un'arte...espressione di ciò che vogliamo dire. Gli artisti sono notoriamente un po' folli, ma così facendo si compatta tutto, ogni cosa diventa uguale all'altra. Ci sono anche cose favorevoli, logicamente. Appunto per la fruibilità odierna, le tue canzoni possono essere ascoltate in ogni momento della giornata e quanto si vuole. C'è più visibilità grazie ai social.

09. Ragazzi abbiamo finito, concludete come volete l'intervista!
Grazie per averci dato la possibilità di parlare del nostro album, ogni professionista che ci ha lavorato è stato fantastico, dalle grafiche alle registrazioni, dalle foto ai video. Siamo orgogliosi di questo team. Inoltre vorremmo ringraziare tutte le persone che ci stanno seguendo con entusiasmo, i fan sono la parte fondamentale per ogni band e i nostri ci riempiono di messaggi positivi. Un caro saluto a chi ci legge...HORNS UP!!!


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