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Bethlehem "Sardonischer Untergang im Zeichen irreligiöser Darbietung (S.U.i.Z.i.D.)"


Full-length, Red Stream, 1998
Genere: Black Metal


La prima volta che ascoltai questo capolavoro non lo compresi proprio per niente, mentre negli ultimi anni, dopo averlo rivalutato naturalmente in meglio, l'ho addirittura consacrato ed elevato al rango di "opera geniale e inarrivabile".
E' proprio per questo motivo che prima ho usato l'aggettivo "capolavoro", perché i veri capolavori, molte volte, all'inizio non si comprendono facilmente, ma col tempo continuano a guadagnare valore senza mai smettere finché non arrivano a un punto in cui sono giudicati "pezzi unici".
Questa, signori, è un'altra perfetta interpretazione della pazzia all'ultimo stadio che ti prende e ti porta via con lei, in un mondo parallelo molto simile al nostro, ma dove ogni cosa è in completo disordine; tu ascoltandolo rimani lì in mezzo a ticchettii, cigolii e grida strazianti senza poter reagire, aspettando lo sbattere della prossima porta per vedere che cosa ne uscirà sta volta. Le pause di calma apparente vengono sempre ed irrimediabilmente spezzate dalle urla del formidabile Marco Kehren, che con i suoi impressionanti cambi vocali fa credere all'ascoltatore di essere veramente disturbato e non di star semplicemente "cantando"; ma lui non è il solo ad immedesimarsi: il quadro che questi tedeschi sono andati a dipingere è una perfetta disarmonia di svariate tinte oscure, infatti i pezzi sono perfettamente ragionati e pronti per essere messi a soqquadro dal viavai di pazzia suicida evocata da questa band straordinaria, il tutto contornato da rumori inquietanti e liriche senza alcun senso logico (o almeno, io non ce ne ho trovato).

Pezzi come la opener "Durch Befleckte Berührung Meiner Nemesis" instradano l'ascoltatore verso l'insano cammino che dovrà percorrere infilando nello stereo questo opaco disco di morte; oppure "Gestern Starb Ich Schon Heute", che dà a chiunque una lezione di malsano dolore. Inoltre è da evidenziare soprattutto "Teufelverrückt Gottdreizehn", per me la traccia migliore di questa opera d'arte, che dopo un lungo e malato monologo di Cathrin Campen sprigiona tutta la sua potenza.

Il voto complessivo non può che essere molto positivo, ma infine vorrei spendere alcune parole di difesa verso la parecchio criticata versione di questo album ri-registrata nel 2009 totalmente in inglese e con alla voce il grande Niklas Kvarforth (leader degli Shining): per me è stato senz'altro un esperimento interessante e questa nuova edizione la vedo come una re-interpretazione ben riuscita di un classico del Black Metal.

Concludendo, posso dirvi che S.U.i.Z.i.D. è un'altra prova schiacciante che dimostra quanto sia veritiero nell'arte il binomio inscindibile genialità-pazzia. Da avere & approfondire minuziosamente.

Recensione a cura di: The Wolf Caged
Voto: 96/100


Tracklist:
1. Durch Befleckte Berührung Meiner Nemesis 05:28
2. Du Sollst Dich Töten 04:20
3. Gestern Starb Ich Schon Heute 05:11
4. Teufelverrückt Gottdreizehn 09:32
5. Tote Weisse Marder 03:52
6. Nexus 05:01
7. Luftstehs'Ibläh 05:10
8. Als Ich Noch Caulerpa taxifolia Erbrach 04:36
9. Tod Ist Weicher Stuhl In Gar Fleischlos' Gift 01:13

http://www.myspace.com/bethlehemasylum

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