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Disiplin "Radikale Randgruppe"


Full-length, ATMF, 2010
Genere: Black Metal/Industrial

Non ho mai apprezzato più di tanto i Disiplin dell'era Moonfog; per quanto autori di un paio di prove discrete, non vi ho mai ravvisato elementi particolarmente innovativi e infatti non avevano problemi a mescolarsi con sound che in quel periodo uniformava il rooster dell'etichetta norvegese.
Negli anni, complice il drastico ridimensionamento della line-up che ha ridotto attualmente i Disiplin a one man band nelle mani del fondatore Weltenfeind, le uscite del gruppo si sono rarefatte: un Ep come "Wolf Age", praticamente una release semi ufficiale, e poi l'uscita interlocutoria del best of "Molti Nemici-Molto onore", nel 2009. Non moltissimo, quindi, ma in particolare quest'ultima raccolta ha permesso di intuire quale fosse la nuova direzione musicale e ideologica presa dai Displin, una virata verso una nuova forma confermata nell'appena finito 2010 da ben 2 album, quasi a voler recuperare tutto d'un fiato il tempo perduto: "Hostis Humani Generis" e sopratutto "Radikale Randgruppe", l'ultimo parto adesso alla nostra attenzione.

Parlando di virata contenutistica, non si usa una perifrasi: rispetto al passato, l'approccio al black metal dei Disiplin perde buona parte del bagaglio testuale e concettuale del classico suono "nero", eliminando anche gli accenni gnostico-esoterici che comparivano ai tempi di "Anti-Life". Il tema portante, evidente anche nel disco precedente, è quello di una esplicita adesione agli ideali NSBM, propagandati in una forma acida e apocalittica, il più possibile militante e scorretta. Tutto questo ha avuto ovviamente una ricaduta - o meglio, una sua importanza, anche nel contestuale ambito sonoro. Non troviamo certo in "RR" un semplice NSBM come quello dei pur validi gruppi "tradizionali", bensì la rielaborazione di lontane scorie del Satyricon sound versione "Rebel Extravaganza" (quello preponderante nel passato), veicolata da robusti imbastardimenti industriali e spunti thrasheggianti che affiorano in composizioni malvage e caotiche, guidate da vocals filtratissime e di effetto.

Resta da valutare quanto questa struttura produca, in ultima analisi, dei brani validi. La risposta è certamente sì: il feeling gelido e militare, il gorgo distorto e visceralmente inumano emesso da "RR" è riuscitissimo.
Altrettanto evidente è la riserva che si può avere su un'uscita simile, e cioè la distanza oggettiva tra quanto proposto e i classici suoni black metal.
Sta ai gusti e all'evoluzione personale dell'ascoltatore stabilire in che misura e in che termini ciò costituisca un pregio.

Recensione a cura di: Burning Stronghold
Voto: 75/100

Tracklist:
1. Nuclear Catharsis 02:03
2. Me Ne Frego 06:18
3. Triarii 06:33
4. White Earth 06:12
5. Oath of Blood 06:20
6. Radikale Randgruppe 03:20
7. Soldier of the Black Sun 04:47
8. The Golden Age 08:00
9. Exile 05:06
10. The Empire 15:04

Total playing time 01:03:43

http://www.wolf-axis.com/
http://www.myspace.com/wolfaxis

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