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Mad Maze “No Time Left...”

EP, self-released, 2010
Genere: Thrash Metal

Evitando inutili giri di parole e perdite di tempo da parte di chi legge, dico solo una parola per descrivere questo ep d’esordio per i nostrani Mad Maze: THRASH! Ebbene, qui dentro non troverete altro che purissimo, distillato thrash metal influenzato totalmente dal sound della Bay Area, e che paga un tributo importantissimo verso i maestri Testament.
La voce del cantante Alberto Dettori ha moltissime analogie con quella del gigante Chuck Billy e anche la coppia d’asce formata da Luca Venturelli e Alberto Baroni pare essere cresciuta con la band di “The New Order” mentre cominciavano i loro primi esercizi sui propri strumenti.
Ma ridurre la recensione ad analogie con questo o quello sarebbe riduttivo per i Mad Maze, perché la cosa fondamentale è che ci troviamo dinnanzi ad una band coi controcoglioni, che si destreggia come una libellula in campagna tra riff taglienti tecnici e potentissimi, sezione ritmica terremotate che ha nel drummer Mirko Virdis il suo punto di forza, produzione molto professionale e in grado di far risaltare ogni songola nota. E cosa ultima, ma non meno importante (anzi!), in questo ep abbiamo le canzoni, quelle con la “C” maiuscola. I Nostri insomma non solo sanno come usare mani e piedi sui loro strumenti, ma sanno come costruire brani vincenti che possano passare la prova del tempo.

Non mi serve citare alcuna canzone in particolare che mi abbia colpito di più o di meno rispetto ad altre(anche se ho un debole per la conclusiva “Retribution”). Basta solo che io ribadisca che chiunque ami il thrash ben suonato e prodotto, e che è ben contento di ascoltare anche delle buone riproposizioni delle band che hanno segnato coi loro capolavori la storia del genere, deve dare assolutamente una chance a questi Mad Maze. Se proprio dovessi trovare un difetto in questo cd, sarebbe riscontrabile nella scarsa originalità ma in fondo, come dicevo prima, potrebbe essere anche punto di forza per tanti altri. Meglio dei cloni dei Testament che sanno decisamente il fatto loro, rispetto a tanti “innovatori” che sfornano ciofeche, insomma.
Scommetto sin da ora che presto qualche label si accorgerà di loro (chi ha detto Punishment 18, ad esempio)?

Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 75/100

Tracklist:
1. Lord of All That Remains
2. Mad Maze
3. Memories (instrumental)
4. Retribution

http://www.myspace.com/madmazethrash
http://www.facebook.com/madmazethrash

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