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Venomous Concept "Poisoned Apple"

Full-length, Centry Media Records, 2008
Genere: Hard-Core/Punk

Cosa succede quando metti insieme quattro loschi figuri appartenenti a bands del calibro di Nuclear Assault, Napalm Deat, Lock Up e Brutal Truth? Un vero e proprio massacro! Dan Lilker, Kevin Sharp, Shane Embury e Danny Herrera danno vita ai micidiali Venomous Concept nel 2003 e pare che il loro intento sia da subito quello di sconquassare una scena musicale inflazionata da bands troppo “perfettine” e incapaci di esprimere in modo diretto e semplice il concetto di crust/HC come dovrebbe essere, ovvero sfrontato e “bastardo”.

Obiettivo raggiunto in pieno: due album realizzati, due colpi andati perfettamente a segno. Il loro sound, come dicevo, si muove su coordinate care all’HC più sporco e veloce, con accenni quasi grind, ma la loro proposta, pur suonando attualissima, affonda le proprie radici negli Eighties, cioè in bands cone GBH, Discharge, Agnostic Front, Minor Threat, Poison Idea ecc., ma ovviamente ne eleva la carica distruttiva e ci aggiunge il bagaglio di esperienza di gente che ha superato la quarantina da un pezzo e che è sulla scena (soprattutto Metal) da più di venti anni. Questa miscela di elementi rende questo “Poisoned Apple” un album a mio avviso quasi perfetto.

Siamo di fronte a diciassette schegge impazzite dove, dietro una ironia solo apparente riscontrabile più che altro nell’approccio caotico e in una copertina infantile e bruttina come quella degli anni Ottanta, si nasconde una attitudine lirica di denuncia sociale, di ribellione e di critica verso un mondo che sembra impazzito, nel quale vincono quasi sempre i soliti, furbi “personaggi”. Le canzoni sono tutte meritevoli ai massimi livelli, difficile quindi consigliare qualche brano in particolare, ma songs come “Drop Dead”, “Stupid”o la violentissima “Life”, poste come trittico d’apertura, non possono lasciare indifferenti ma anzi investono con determinazione e chiari intenti su cosa ci troveremo di fronte nell’arco dei trentaquattro minuti di questo disco.
Questa formazione sembra non aver sbagliato nulla in questo album, dalla costruzione dei pezzi (seppur semplice), ad un riffing serrato e travolgente, alla voce al vetriolo che viene supportata dai soliti cori cari al genere proposto, e infine una produzione che valorizza tutti gli strumenti pur non risultando plastificata. In particolare il suono delle chitarre è eccellente, capace di essere corposo e tagliente allo stesso tempo. Segnalo ancora la stupenda “Water Cooler”, che in alcuni momenti potrebbe ricordare gli storici hard-corers newyorkesi Sick Of It All, con il suo alternarsi tra parti dirette e “catchy” ad altre più immediate. Altre canzoni che si imprimeranno nella vostra memoria sono “Every Mothers Son”, dove non troverete altro che puro odio sparato a velocità folle e “Check Out”, che si pone in maniera più riflessiva dalla metà in poi con risultati ottimi.

In conclusione, posso con certezza affermare che questo album si candida come una piacevolissima sorpresa, oltre che va a collocarsi di prepotenza nella mia personale classifica dei migliori dischi usciti negli ultimi anni. Consigliatissimo quindi, ma solo agli amanti del VERO Punk/Crust/Hardcore.

Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 80/100


Tracklist: 
1 - Drop Dead
2 - Stupid
3 - Life
4 - Water Cooler
5 - Punk Rock Idol
6 - Artist Friendly
7 - A Case Of The Mondays
8 - Every Mothers Son
9 - Workers Of The World
10 - Half Full
11 - Check Out
12 - White Devil
13 - Hero
14 - Three
15 - Screwball
16 - Chaos
17 - Think

http://www.myspace.com/venomousconcept

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