DRAWN AND QUARTERED "Lord of Two Horns" (Recensione)


Full-length, Nuclear Winter Records
(2025)

Per il loro nono album in una carriera che sta toccando i trent'anni di durata, i terrificanti Drawnd And Quartered non innovano di una virgola il loro stile, continuando ad offrire un death metal sempre più tetro e che flirta abbastanza con il black metal per la linearità dei riff di chitarra e per un'atmosfera luciferina ed opprimente che è tipica ovviamente del death metal che la band in questione offre da sempre, ma anche del black metal più oltranzista.

E da queste premesse devono partire coloro che si approcciano a questo album, velocissimo dalla prima all'ultima traccia, con un drumming talmente feroce e veloce da far pensare spesso ad una drum machine o cose simili, ma che invece è opera del mattatore dietro ai tamburi che risponde al nome di Simon Dorfman. Gli influssi degli Immolation a mio avviso continuano ad esserci, soprattutto per le atmosfere malsane e per il growl di Herb Burke, molto simile a quello di Ross Dolan ma per il resto, pur nella sua classicità, un disco come questo riesce ad essere un unicum nel death metal odierno. Là dove molte band cercano di rallentare, di offrire qualche novità o tecnicismo, i Drawn And Quartered vanno nella direzione opposta, offrendo otto brani che cercano solo di martellare dall'inizio alla fine, quasi fino allo sfinimento. 

Inutile citare episodi singoli, questo album è monocorde e monolitico, un affresco di riff di chitarra semplici quanto efficaci, di batteria sparata e che non bada ad alcuina finezza. La voce cavernosa e la produzione sporca sono la ciliegina sulla torta di un disco marcissimo, che sa di fiamme dell?inferno, di morte, disperazione e di follia. Un lavoro del genere infatti è pura follia e gli amanti del death/black metal più bastardo credo apprezzeranno molto. 

E ho citato più volte in recensione anche il black metal non a caso, perchè quando si parla di questa band per me è giusto così, in quanto il loro non è solo death metal old school. 
Da comprare? Se riuscite a digerire mattonate del genere sì, ma un disco del genere è per estremisti veri, quindi fate voi...

Recensore: Sergio Vinci
Voto: 70/100

Tracklist:
1. Black Castle Butcher 
2. Zealous Depopulation 
3. Lord of Two Horns 
4. Into the Mouth of the Dead 
5. Three Rivers of Poison (Blasphemous Persecution)
6. Grimoire of Blood 
7. The Devil's Work Is Never Done 
8. Mass Grave Curse

Line-up:
Kelly Kuciemba - Guitars
Herb Burke - Vocals, Bass
Simon Dorfman - Drums
Brandon Corsair - Guitars

Web:
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