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Visthia "In Aeternum Deleti"

Full-length, ATMF/De Tenebrarum Principio, 2011
Genere: Black Metal

A distanza di cinque anni dal loro "Reditus Coscientia" ritornano i siculi Visthia con un nuovo capolavoro. "In Aeternum Deleti", uscito recentemente per la ATMF/De tenebrarum principio, è caratterizzato da un sound che riporta a un’altra dimensione di black metal. Il loro modo di intendere il black metal infatti viene sviluppato ulteriormente in questo nuovo full-lenght.
Ricco di effetti e suoni , sono proprio le sperimentazioni che rendono questo disco un lavoro assolutamente non banale e assai gradevole da ascoltare. Rispetto al precedente è sicuramente migliore grazie a una maggior attenzione e cura dei dettagli. Apre "Ut Sibilus Flagelli", la cui parte iniziale è una sorta di introduzione verso un mondo arcano e misterioso, segue "Manus et Voluntas" che ben incarna il sound dei Visthia: riff crudi e aggressivi alternati ad ampi spazi melodici, la voce è una via di mezzo tra scream e growl,  ma la sorpresa sono le clean vocals che ben si inseriscono nel contesto di aggressività e rabbia.

"Vos Gloriam Consequi", a mio avviso la miglior canzone, e "Iugum Mei Sceleris" racchiudono bene quel senso di potere e distruzione morale dell’essere umano: “L’uomo che ha provato la miseria sotto la sferza della sua ira sarà saziato di umiliazioni, circondato di veleno e di affanno”.L’ascoltatore è catturato in un’aura di mistero e potere, quel sublime potere che solo una coscienza “risvegliata” può avere. “Cadrà la corona dalla vostra testa! Questo intendo ricordare alle vostre menti e per questo voglio che torniate a respirare la gloria, la gloria![…]nella polvere cancelleremo i loro volti!”. 
Superlativa "Id Vidi Splendere Nocte" per l’atmosfera che ricrea, e perché sa condurre la mente in un viaggio quasi mistico, verso spazi arcani e lontani. “Innocente meraviglia che irrompe, nutrita da nefandezze, raggrinzerà la loro pelle sulle ossa […] come se mostrare il palmo delle mani bastasse a dimostrare la tua innocenza! Il dolore del risveglio adesso lo senti?”

In questo senso il cantato in latino e in italiano contribuisce a far rivivere l’ascoltatore in quell’aura oscura di cui parlavo sopra. E sappiamo bene quanto spesso l’italiano spezzi l’atmosfera e risulti inascoltabile all’orecchio dell’ascoltatore. Quella dei Visthia invece è stata una trovata ben riuscita, poiché sono riusciti ad arricchire parecchio le canzoni con il latino e l’italiano.Nella title-track all’aggressività si affianca un senso di nostalgia, ripreso poi in "Horrete Coela", che si conclude di sorpresa con la frase “…Un vento di cenere”, ad indicare forse la fine di tutto, la fine del genere umano, l’Aeternam Deleti: la distruzione eterna….
Questo è in "Aeternam Deleti": un gioiellino di cui essere orgogliosi nella scena italiana, consigliatissimo a chiunque apprezzi le sperimentazioni nel black metal.

Recensione a cura di: Laraerica
Voto: 80/100

Tracklist:
1.Ut Sibilus Flagelli
2.Manus et Voluntas 
3.Vos Gloriam Consequi 
4.Iugum Mei Sceleris 
5.Id Vidi Splendere Nocte 
6.In Aeternum Deleti 
7.Horrete Coela

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