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Paradox “Tales of the Weird”

Full-length, AFM Records, 2012 
Genere: Thrash/Power Metal

Chi mi conosce un po’, sa quanto io sia devoto alla band del leggendario Charly Steinhauer, e credo che tutta la produzione di questi tedeschi sia da incorniciare. Io addirittura vado un po’ controcorrente, e sostengo che il meglio lo abbiano dato da "Collision Course" in avanti, ovvero dopo il lunghissimo stop durato almeno undici anni prima del come-back del 2000 e relativa uscita di quel superlativo disco. Io credo che allo stato attuale ogni amante del thrash metal, ma anche del power metal più robusto e ben articolato non possa prescindere da questa band.
Gli ultimi quattro lavori sono un concentrato di potenza e classe che molte volte mette in ombra act ben più famosi, ma che puntualmente rubano attenzioni a band definite “di seconda fascia”, alla quale purtroppo, e non si sa perché, appartengono anche i Paradox.

E con l’uscita di questo nuovo, attesissimo dal sottoscritto “Tales Of The Weird”, tutto viene confermato e portato, se possibile, ad un livello superiore, soprattutto dal punto di vista della complessità e della melodia. Questo nuovo lavoro dimostra come, gradualmente, partendo da una base già ottima, il buon Charly si sia pian piano perfezionato, scegliendo i compagni di avventura più consoni alla sua idea di musica (e sì, perché nei Paradox se togli lui hai tolto il 95% della band), come ad esempio il recente innesto alla sei corde di Christian Münzner, musicista di estrazione soprattutto technical death metal (tra le sue collaborazioni spiccano quelle con act quali Obscura, Spawn Of Possession e Necrophagist). Ed ecco che, nonostante questo innesto potrebbe far pensare ad uno strano “inciucio”, e magari ad una svolta nel sound dei Paradox, la risposta è negativa. Il nuovo Paradox suona come i Paradox ci hanno abituato da un po’ di anni a questa parte. Certo, qualche novità è presente. Come accennavo all’inizio, adesso le strutture dei brani sono un po’ più elaborate, la tecnica è salita ancora, e in tal senso le due asce sono una fucina di riff, arrangiamenti e assoli che potrebbero riempire almeno dieci album degli ultimi Metallica. Il drumming è vario ma possente, la produzione potente ma leggermente ovattata, e questo potrebbe essere un neo reale. Ma a parte questo, ci troviamo di fronte un monumento fatto musica dove spiccano episodi come la incredibile opening song e title track, coi suoi quasi 10 minuti di durata, tipiche rasoiate speed-thrash come “Day Of Judgement”, The Downward Spiral" e “Brutalized” (da headbanging senza sosta), accanto a episodi più ragionati, come ad esempio la quasi Blind-guardiana “Fragile Alliance” (nei momenti più power oriented è proprio la band di Hansi Kursch a venire in mente).

Detto questo, per me il meglio la band lo offre quando si butta nella velocità condita dalla solita vena melodica, vedi ancora l’ottima “Escalation”, che presenta al suo interno delle progressioni chitarristiche di livello sopraffino. Una canzone che non lascia prigionieri!
Data la caratura elevatissima di quasi tutti gli episodi qui presenti, per me è davvero difficile dare un giudizio su questo disco che non sia almeno ottimo, ma devo fare una piccola precisazione del tutto personale. “Tales Of The Weird” è forse, oggettivamente, il disco più completo mai realizzato dai Paradox. Se questo fatto è assodato, personalmente io avevo forse apprezzato un po’ di più il precedente “Riot Squad”. Credo che nella precedente release ci fossero meno “barocchismi” e più spinta, in poche parole, era un disco thrash metal più ortodosso. In questo nuovo parto tutto è portato all’ennesima potenza, ma forse la band perde un po’ in immediatezza sfociando a volte nella prolissità.

Fatto questo piccolo appunto, che potrebbe però per molti essere un dato positivo (dipende cosa si vuole da un disco), c’è solo da fare un applauso ai Paradox e al loro lavoro che, lontano dai riflettori puntati sulle solite grandi star ormai spompate e sopravvalutatissime, continuano per la loro strada fatta di qualità e classe invidiabili. Concludo facendo un “in bocca al lupo” a Charly, di recente sottoposto ad un intervento chirurgico al cuore (già in passato ha avuto seri problemi di salute questo uomo, purtroppo), e spero si rimetta al pieno dell sue facoltà, in modo che possa portare la sua musica sui palchi al più presto. Complimenti davvero, ennesimo centro.

Recensore: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
Voto: 80/100

Tracklist:
1. Tales of the Weird 09:19
2. Day of Judgement 04:15
3. Brutalized 05:27
4. Fragile Alliance 06:24
5. Escalation 04:15
6. Brainwashed 07:33
7. Slashdead 04:53
8. Zeitgeist 01:53
9. The Downward Spiral 03:42
10. A Light in the Black (Rainbow cover) 07:17
DURATA TOTALE: 54:58

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