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PLAGUE ANGELS: Intervista

Abbiamo scambiato quache parola con i Plague Angels giovane realtà (e orgoglio) tricolore in ambito thrash metal. La loro proposta senza compromessi e la loro genuinità mi hanno piacevolemente colpito e sono sicuro che se rimarranno fedeli a questa linea, potranno togliersi belle soddisfazioni. La parola al chitarrista/cantante Mitch!


1) Ciao ragazzi e benvenuti su Heavy Metal Maniac. Volete iniziare facendo una breve biografia della vostra band?

Ciao Sergio e grazie per la possibilità che ci stai offrendo. I Plague Angels si sono formati nel 2010 grazie a Mitch e Jack, rispettivamente chitarrista/voce e bassista. ci siamo trovati e abbiamo deciso che volevamo mettere in piedi un progetto dove dare sfogo alle idee che avevamo in testa. Volevamo suonare con lo stampo di una volta, perche siamo legati a band ottantiane teutoniche e quindi ci siamo trovati bene insieme. Abbiamo subito cercato un valido chitarrista e batterista. Samuele Faccincani e Francesco Cazzoli corrispondevano alla descrizione. abbiamo messo su una scaletta con una manciata di cover e da subito abbiamo iniziato a scrivere pezzi nostri. Con l'andare del tempo ci siamo autoprodotti tre incisioni tra demo ed ep fino a che, con la nuova formazione che vede non più francesco ma il Tony alla batteria, abbiamo trovato un' etichetta disposta a produrci il primo full-length.

2) Vorrei che mi diceste come si sono svolte le registrazioni del vostro primo full-length, e quanto tempo ci avete impiegato per completare il tutto.

Abbiamo registrato "Reign in Terror" a Mantova al DIGITUBE STUDIO di Carlo Cantini. Siamo sempre andati li anche per le precedenti registrazioni e ci siamo sempre trovati benissimo.Noi registriamo rigorosamente in presa diretta quindi il tutto è stato fatto in poco più di due giorni. Avevamo le idee chiare per ogni dettaglio ed eravamo pronti su tutti i pezzi. Abbiamo dapprima registrato i pezzi soltanto con gli strumenti,poi abbiamo aggiunto soli,voci,cori e quant altro. ogni volta riascoltando il tutto. estenuante ma bisogna fare cosi. tanto siamo grossolani fuori,tanto siamo stati minuziosi dentro lo studio.

3) Come funziona il processo compositivo dei Plague Angels?

Mischiamo le nostre idee e le nostre influenze e poi il tutto avviene in sala prove. Anche se un pezzo viene composto interamente da una persona sola, i soli, per esempio, vengono rivisti da Samuele,l a traccia di batteria dal Tony, così vediamo se ci sono cose da poter migliorare o che non ci piacciono. Il gruppo intero approva un pezzo finito e pronto.

4) Ho recensito personalmente “Reign In Terror” e l’ho trovato davvero ottimo. Intendo che il disco suona davvero bene e “reale” e i pezzi sono violenti e trascinanti. Era questo il vostro intento iniziale? Pensavate che alla fine il disco sarebbe suonato così aggressivo e “in your face”?

Ti ringrazio per la recensione, ci ha fatto quasi piangere, ahaha! Io in genere non riesco a valutare un lavoro partorito da noi perche sono abbastanza pessimista quindi penso sempre che qualcosa non vada o che non possa piacere. I pareri invece sono stati tutti positivi fino ad ora e ne siamo compiaciuti. Il nostro intento è riuscito, cioè come dicevi tu essere diretti cattivi ed incisivi. e la gente ne è colpita. Per noi essere una band da pogo è fondamentale, ahah... è quello il thrash per noi.

5) Troppe band thrash metal al giorno d’oggi si fregiano di questa etichetta, ma poche ne catturano la vera essenza. Voi ci siete riusciti. Pensate di avere qualcosa in più rispetto ad altri e quale è, secondo voi, il modo in cui andrebbe suonato questo stile?

Devo dire che ormai il thrash sta tornando in voga anche troppo per i miei gusti, perche molta gente anche alle prime esperienze dice: "ma sì, mettiamo su una band thrash". Ma non è perchè è thrash metal che è un genere da incapaci... E poi ci devi credere secondo me, perchè sennò prima o poi ti stufa e non ne cogli lo spirito e la gente se ne accorge. Noi siamo convinti di ciò che suoniamo, ci piace, ci diverte, non abbiamo niente in più degli altri. Magari l'unica cosa che posso dire è che ci distacchiamo un po' dalla massa americana del genere, cioè chi suona un thrash più bay area style. Noi siamo una delle poche band italiane a fare del thrash tedesco e me ne compiaccio perche è l'ideale thrash della maggior parte di noi ed è più raro da sentire in questo revival degli ultimi anni. Se secondo te ne abbiamo catturato l'essenza ti ringrazio.

6) Non vorrei sbilanciarmi troppo, ma il vostro esordio ha portato alla realtà dei fatti tante band, o comunque lo farà. Mi riferisco appunto, come dicevo, a troppi musicisti che realizzano dischi con scarsa attitudine e con produzioni troppo leccate per i miei gusti. Da dove deriva, invece, la vostra rabbia e la scelta (se voluta) di ottenere un suono live e reale?

Appunto per il fatto che noi crediamo in un heavy metal che molti dicono non esista più, ma che l'underground italiano di questi anni invece sta dismotrando essere forte e carico. Nessuno ascolta più certi gruppi. Molti si danno alle grosse produzioni e alle band da suoni potenti e breakdown imponenti. Noi amiamo di piu lo speed, il death, il black classico, l'heavy metal classico. Questo ti porta a sceglierti il suono e a dimostrare che "cattivi" non vuol dire suoni da Wacken, ma è lo spirito che fai trasparire dal disco. Ed essendo, come dicevo prima, fedeli al tedesco naturalmente il risultato è "evil", ahaha. Speriamo di essere una delle tante lanternine da seguire in Italia come ce ne sono di grandiose ora come ora, al contrario di band che magari dicono di fare metal ma in verità fanno una cosa che con il metal in realtà non hanno niente a che fare.

7) Vogliamo affrontare l’argomento testi? Chi li scrive e da che cosa prendono spunto?

I testi li scrive interamente Jack, il nostro bassista, ha una dote innata per quello ahah! Mi piacciono sempre i suoi testi, lui legge molto, e come me guarda molti film. Le tematiche che di solito affronta sono l'occultismo, le guerre (in particolare quella del Vietnam), horror in generale legato ai film di solito. E talvolta una spruzzata di protesta contro alcune cose. L'unico tema che non affronteremo mai è la politica. Le nostre idee restano per noi e la gente si deve preoccupare della musica, non se siamo di destra, di sinistra o altro. La musica e la politica non vanno insieme secondo me. Dividi la gente, e quella non ti ascolta più per quello che fai ma per le idee politiche che hai.

8) Cosa pensate della scena thrash attuale italiana? Parlate pure di band, locali, supporto ed evidenziatene pregi e lacune.

Molto buona direi. Tanstissimi gruppi sono molto validi,delle vere e proprie perle. Più vai a concerti e bazzichi l ambiente, più ci entri e capisci che c'è una cultura commovente dietro a tutto questo. La gente ci crede a questo e guai a toccarglielo. I locali scarseggiano purtroppo, ma è questione di crisi. come il fatto dei soldi per i gruppi e i soliti argomenti gia trattati. Noi lo facciamo per passione. certo se entra un franchino mica diciamo di no, ahaha... Però non abbiamo ancora fatto una gavetta sufficente per poter chiedere soldi ai locali. Il supporto c'è ed è forte, l'unica pecca è che in questo revival ottantiano molta gente tende a sentirsi superiore; o perchè più grande di te, o perchè conosce una manciata di gruppi in più. Sbagliato secondo me. Non si fa a gara a chi ha più dischi o più toppe, o chi ha i capelli più lunghi. non si fa proprio a gara con nessuno. Vivi e lascia vivere. Ma in ogni caso ho conosciuto grandi persone e mi sto divertendo. Certo c'è un po di mafia secondo me in alcune cose, alcune etichette hanno piu privilegi di altre e ne escludono altre ancora. Ma questi sono affari loro. Io posso suonare in un bar per 30 anni, ma sarò sempre stato onesto con me stesso e con i fan.

9) Come siete arrivati all’accordo con Earthquake Terror Noise Records? So che per questa label è la prima produzione.

Noi e la ETN abbiamo fatto un percorso parallelo diciamo, per il boss dell'etichetta è la prima esperienza e anche per noi. Ci siamo fidati e la fiducia dà i suoi frutti ora. Certo facciamo più fatica di altri, ma come lui del resto. Il tutto si è svolto sempre a tavolino davanti a una birra, il che è molto familiare. Certo siamo la sua prima band, un po' come dei figli. Magari cambierà metodo, ma siamo rimasti soddisfatti, e ci lascia increduli, anche perchè ripeto la situazione e la firma del contratto è stata fatta mentre si rideva e scherzava. La consigliamo come label.

10) Quali sono i vostri piani per il futuro? Affronterete imminenti live? Avete già delle idee per del nuovo materiale e se sì, come pensate suonerà?

Stiamo gia scrivendo pezzi nuovi per il futuro ahaha! Non vogliamo aspettare troppo per il prossimo album, massimo inizio 2015. I live spero non mancheranno, e ce ne stanno confermando qualcuno di interessante per ottobre/novembre. Ci sarà da divertirsi. I pezzi nuovi saranno sempre sulla stessa linea, Non ci tecnicizzeremo nè complicheremo. Saremo sempre noi, cattivi e diretti. Magari suonerà diverso ma la nostra essenza e stile si riconosceranno spero. Sempre thrash sarà.

11) Dateci almeno tre buoni motivi per i quali un acquirente dovrebbe scegliere il vostro disco nel marasma di uscite generali…

Mah ahaha...non saprei, ci provo.
Il primo motivo è che portiamo avanti una bandiera trentennale, e quindi un disco thrash old school fa sempre bene nello stereo. Soprattutto se a suonarlo è gente di vent'anni. Ti solleva lo spirito se ne hai quaranta.
il secondo motivo è che cosi facendo Mantova riuscirà finalmente a portare fuori qualcosa di buono.
Il terzo è un motivo molto sincero, pensiamo che spendiate 10 euro per qualcosa di valido. Garantiamo. ahaha.

12) Ok, facendovi i migliori auguri e complimenti, vi lascio concludere come volete!

Come al solito ci piace concludere con un invito ai ragazzi e alla gente ad andare ai concerti,suppotare e comprare dischi, sempre che le finanze lo permettano. Anche quella piccola serata per un gruppo fa la differenza. Non fate i metallari da tastiera, muovete il culo e macinate strada al posto che andare alla festa del paese dietro casa, ahaha!


Intervista a cura di: Sergio Vinci

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