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Ruler "Rise To Power"

Full-length, My Graveyard Productions
(2013)


Dalla terra tristemente nota al mondo per il bunga bunga e gli indecenti scandali del cavaliere Berlusca c'è altro oltre alla figa. 
Alla loro seconda fatica discografica ecco i Ruler, per chi non li conoscesse band milanese dedita ad un heavy metal di chiaro stampo N.W.O.B.H.M. che ha fatto dell'Inghilterra la seconda patria in quanto i nostri sembrano uscire dalla scena inglese di metà anni 80.
Tanto tempo è passato da quando li vidi per la prima volta live ad un concerto delle Girlschool a Milano e tanti sono stati i progressi del combo lombardo sia da quel concerto che dall'esordio per My Graveyard "Evil Nightmares".
Questo secondo disco intitolato "Rise To Power" edito sempre dalla onnipresente etichetta bresciana segna un passo avanti nell'evoluzione e nel songrwriting di Baldoni e co. riuscendo nell'intento di calare l'ascoltatore nel tipico sound proveniente dalla terra di sua maestà Elisabetta. L'opener strumentale "The Ships of Trafalgar" mette già da subito in risalto le qualità tecniche del gruppo e il salto in avanti fatto da "Evil...". Ovviamente lo stile del gruppo è rimasto praticamente immutato dal debut ma le differenze ci sono come dimostra "Back to the Glory Days", canzone nella quale le doti melodiche e compositive del gruppo sfociano in un refrain da subito orecchiabile pronto a rimanere in testa per molto tempo. Degna di nota la sezione acustica in mezzo alla traccia, molto evocativa e di giusto impatto prima del solo ben strutturato e di chiara matrice Blackmoriana come del resto tutte le composizioni proposte dai Ruler. La seguente "Another Fight" è la classica canzone che se fosse stata scritta negli anni 80 sarebbe stata top single per molte settimane e a parere di chi scrive rimane la miglior composizione del disco. Mai banale e soprattutto di grande impatto, capace di trascinare specialmente in sede live. 
Il disco prosegue poi con "The Temple of Doom" che per chi si stesse chiedendo "ma ha qualche cosa a che fare con il film?", si certo altrimenti l'intro da dove sarebbe stato tratto? Divagazioni a parte, 
il pezzo risulta molto godibile per tutta la sua durata soprattutto nella parte melodica centrale molto "Maideniana". Superata la metà disco ci si imbatte in un'altra suggestiva canzone strumentale che a mio parere spezza un po' troppo l'atmosfera del disco, non che sia una brutta canzone ma l'avrei posta e vista di più in chiusura d'album piuttosto che a metà. Il disco comunque ritorna nel pieno con la title track "Rise to Power" dal refrain immediato (cosa che i Ruler riescono a fare bene pensando anche che le canzoni in sede live devono coinvolgere e rimanere in testa). Il disco si chiude con la buona "Mirror of Lies" che si attesta sul livello delle precedenti tracce forse dal ritornello un po' più "catchy" e che strizza l'occhio ai Dokken e al metal d'oltreoceano più che all'inghilterra. Ma il pezzo forte è "...In Conspiracy" che potremmo definire un po' la "Rime of the Ancient Mariner" dei Ruler con la sua durata di 14 minuti e devo dire che mai annoia soprattutto perchè è realmente difficile scrivere un pezzo di tale durata senza scadere nella ripetitività e nella noia e i nostri ci sono riusciti. Ovvio che se siete in macchina e avete il tempo per un paio di canzoni massimo, consiglio vivamente di non mettere questa altrimenti non riuscite a sentirla nella sua interezza cosa che dispiace in quanto solo ascoltandola interamente si carpisce tutta l'epicità di questo pezzo, un po' come la sopracitata canzone di Harris e soci. 
In conclusione "Rise..." è un lavoro fresco ma allo stesso tempo tanto ancorato al passato e per un genere come l'heavy e ancor di più per chi abbraccia la N.W.O.B.H.M. questo non può che essere un pregio ed un vanto personale. Se tagliate le vene a questi quattro ragazzi ed esaminate il loro sangue al microscopio vedrete tanti globuli rossi fatti a Union Jack e impresse le parole Trafalgar e Buckingham Palace tanto a sottolineare l'appartenenza dei Ruler agli U.K. 
Consiglio questo disco a chiunque voglia immergersi a pieno negli anni in cui i Maiden suonavano ancora "Die With Your Boots On" e l'heavy metal godeva del suo massimo splendore. 
L'unica pecca di questo disco è che la copertina la trovo davvero brutta. Per il resto è un capolavoro. Da avere.

Recensore: Il Meggi
Voto: 95/100

Tracklist:
01.The Ships of Trafalgar
02.Back to the Glory Days
03.Another Fight
04.The Temple of Doom
05.Moonlight Wanderer
06.Rise to Power
07.Mirror of Lies
08....in Conspiracy


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