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ELECTRIC WIZARD "Time To Die"

Full-length, Spinefarm Records
(2014)

Tornano gli Electric Wizard, band Stoner/Doom Metal Britannica all’ attivo da diversi anni, famosa per lavori come “Dopethrone” e “Let Us Prey". I nostri sono alfieri di un suono lento e pesante, greve, allucinato e oppiaceo, debitore dei Black Sabbath e di tutta l’ esperienza Doom anni settanta, anche nelle tematiche occulte ampiamente sviluppate negli ultimi lavori.
Il gruppo vede il leader Jus Oborn nel ruolo di cantante e chitarrista, la sua bellissima moglie Liz Buckingham come seconda chitarrista, Mark Greening alla batteria (il quale mancava dai tempi di "Let Us Prey", e pare abbia già lasciato di nuovo il gruppo, da sempre instabile) Count Orlof al basso, strumento importantissimo per la band, atto a creare un suono ancora più distorto e monolitico.

Il lavoro parte con la lunghissima “Incense for the Damned”, che inizialmente presenta campionamenti di suoni d’acqua e voce, accompagnati da un organo; presto si apre in un solenne incedere di chitarra ad accordatura bassa, e percussioni marziali che creano una tetra marcia incalzante che raggiunge l’ apice in un fraseggio distorto. Arrivano poi i movimenti circolari, rocciosi e aspri di chitarra e basso, sui quali si staglia la voce psichedelica di Oborn, sleazy e in riverbero come sempre. L’ atmosfera distorta e acida domina naturalmente tutto il lavoro, che riprende in parte la pesantezza oscura dei tempi di “Dopethrone” un po’dissipata precedentemente: essa è presente nelle allucinate distorsioni della title track, che non manca di assoli e tastiere vintage, così come in pezzi quali la nichilistica ed epica "I am Nothing" dai toni ossessivi e quasi meccanici, pachidermici, come un carro armato che distrugge ogni cosa, o la necrofila "We Love the Dead" con i suoi riff corposi, ossessivi nei loro loop e atmosferici, che si accompagnano a batterie cadenzate e basso ultra distorto carico di nera pesantezza, per un brano macabro che evoca b movies e atmosfere sepolcrali.
Il singolo "SadioWitch" è un pezzo decisamente più breve rispetto a gli altri, presentando una versione più "accessibile" del sound dei nostri, comunque satura di toni bassi ed incalzanti, giri rocciosi e taglienti, batteria precisa e dilatata, e voce in riverbero che si staglia nell' etere come uno spettro; il lavoro si chiude con la strumentale " Saturn Dethroned " pregna di suoni d' organo dal sapore inevitabilmente vintage che richiamano la psichedelia anni sessanta/settanta.

"Time To Die" si conferma un lavoro acido, lento e pesante, come nella migliore tradizione del gruppo e del genere da loro proposto; non rivoluziona nulla, ma non era certo questo il suo scopo, che invece si dimostra essere fare al meglio quello che gli Electric Wizard sanno fare, ovvero presentare un Doom che evoca droga, occulto, omicidi, e nero nichilismo esistenziale, e che allo stesso tempo riesce ad essere catchy e trascinante, capace di portare l' ascoltatore in uno stato di trance che apre la porta per mondi psichedelici, paranoici e distorti. 
Uno dei migliori lavori del gruppo, consigliato per gli amanti del genere che non si spaventano all' idea di pezzi lunghi, lenti e dominati da riff ripetuti che segnano l' incedere della musica. 

Recensione a cura di: Davide Pappalardo
VOTO 88/100

1. Incense for the Damned 10:42 
2. Time to Die 07:49 
3. I Am Nothing 11:31 
4. Destroy Those Who Love God 03:14 
5. Funeral of Your Mind 07:08 
6. We Love the Dead 09:05 
7. SadioWitch 04:10 
8. Lucifer's Slaves 08:40 
9. Saturn Dethroned 03:07

DURATA TOTALE: 01:05:26

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