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EL HIJO DE LA AURORA - The Enigma Of Evil

Full-length, Minotauro Records 
(2015)

Interessante realtà proveniente da Lima (Perù), che si cimenta in un rock dalle forti tinte psichedeliche e doom, e di contorno affronta liriche care al genere come occultismo, filosofia e droghe. Le composizioni sono lente ed epicheggianti, con voce alla Ozzy ma più sommessa e nasale, e quello che colpisce positivamente è l'approccio semplice e schietto che hanno verso la musica, e credo che nel genere da loro proposto sia un pregio. Rari sono i momenti in cui i nostri si cimentano in qualcosa di vagamente più veloce, ma quando lo fanno, come nel caso della bella "Kyrie Eleison", si ha una gradevole sensazione di epicità, ben sorretta da cavalcate in doppia cassa e cori anthemici. 
Molti potrebbero trovare la proposta della band un po' troppo scarna e basilare, ed in effetti questo disco non presenta alcun elemento che possa far pensare il contrario. Ma le caratteristiche di questo stile di musica a mio avviso possono essere espresse come si deve proprio non appesantendo di troppi elementi estranei il sound in generale.

In questo senso questi ragazzi mettono sul piatto sette canzoni sicuramente non da antologia del doom, ma molto piacevoli. Un esempio è "The Buddha from Mars", che alterna parti atmosferiche a ripartenze lisergiche molto doom-rock nel senso più stretto del termine. L'aspetto ritualistico ed esoterico della band è racchiuso tutto in un episodio spettrale come "Spirits Of Will", pezzo che pare davvero arrivare dalla dimensione dei non vivi, costituito da sinistri suoni e rumori che portano ad una sorta di doom-drone-ambient carico di suspance.
"The Advent of Ahriman" è uno degli episodi più lunghi della tracklist, coi suoi sette e oltre minuti di durata, col suo incipit da rituale occulto, feeling evocativo che si protrae per tutta la canzone, con voci allucinate ad accompagnare il tutto. Chiude "Guard of Two Thrones", pesantissimo doom metal dal piglio minaccioso, probabilmente il brano più lugubre del lotto, con un riff che si ripete all'infinito poggiandosi si voci distorte degne del miglio film horror.

E' un prodotto genuino e classico questo "The Enigma Of Evil", che ci regala quaranta minuti circa di psichedelia e doom-rock, senza tanti orpelli ma con buona attitudine verso il genere e attaccamento alle coordinate di base del genere. L'estrema semplicità delle strutture dei pezzi, come già accennavo, non inficia il prodotto, ma gli dona un'atmosfera molto Seventies e grezza che molti apprezzeranno. 
Solo per maniaci del genere, ma se ancora non li conoscevate, approcciatevi a loro fiduciosi. Per la cronaca, questo è il loro terzo full-length.
Dooooooom!

Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
VOTO: 70/100

Tracklist:
1. FOHAT 06:06
2. Kyrie Eleison 06:36
3. The Buddha from Mars 05:26
4. The Awakening of Kosmos 04:49
5. Spirits of Will 04:35
6. The Advent of Ahriman 07:31
7. Guard of Two Thrones 07:38
DURATA TOTALE: 42:41 

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