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Intervista: CREST OF DARKNESS

Band norvegese attiva sin dai primi anni Novanta, i Crest Of Darkness si riaffacciano sul mercato discografico con il valido ep "Evil messiah", recensito su queste pagine. La parola al bassista-cantante Ingar Amlien.

1) Ciao ragazzi, siete attivi dall’inizio degli anni ’90: volete raccontarci cosa pensate sia cambiato in tutti questi anni nella scena Black Metal?

Sono successe un sacco di cose in tutto questo tempo, questo è certo! Oggi il Black Metal e il Metal estremo in generale sono accettati come generi musicali, ed è risaputo che le band norvegesi sono tra le più famose ed apprezzate, quando si parla di questo tipo di musica. Tutti sanno cos’è successo nei primi anni ’90, tra omicidi, chiese incendiate e questo genere di cose… Tutte queste notizie inquietanti hanno ovviamente fatto pubblicità, a loro modo, alla scena norvegese, ma qualche volta la musica stessa è passata in secondo piano, cosa abbastanza triste perché si trattava di qualcosa di veramente rivoluzionario, in quei primi anni.
C’era una dura competizione tra le band, credo che seguissimo tutti una sorta di “regolamento”, ma la maggior parte dei gruppi cercava certamente di fare qualcosa di personale, eccezionale, di rendere assolutamente estremo, brutale e malvagio il Metal che suonavano… C’è una certa “distanza” tra i Darkthrone e gli Emperor, ma comunque hanno molto in comune, almeno secondo me. Sono passati tanti anni, ormai, e la scena Black Metal è ben salda e rispettata, ma ti dirò che produce ancora un sacco di ottima musica. Alcuni diranno di sicuro che ormai è troppo commerciale, e probabilmente è vero, ma ci sono ancora artisti fedeli ai loro ideali, ma che semplicemente sono cresciuti.

2) Siete di ritorno sulle scene con un EP, “Evil Messiah”. Perchèa avete scelto questo formato anziché pubblicare un Full-lenght?

C’è un certo numero di ragioni per cui abbiamo scelto di pubblicare un EP, questa volta. Prima di tutto, volevo presentare la nostra nuova formazione, e quale modo migliore di offrire ai fan qualche nuova canzone? In più, era da qualche anno che volevo fare una cover di Alice Cooper, ma non mi pareva il caso di inserirla in un album completo, ma un EP è tutta un’altra questione, credo… Si possono fare cose speciali, sorprendenti, su un EP, almeno secondo me. Alice Cooper è un eroe della mia infanzia, e “Sick Things” è una delle mie canzoni preferite: è stato facile scegliere questa canzone un po’ “strana” per questo EP!

3) Ascoltando il vostro ultimo EP, si può sentire un Black metal ben suonato e prodotto, ma che abbraccia anche altre influenze. Da cosa pensi che derivi un sound particolare e maturo come il vostro?

Io ho un sacco di esperienze musicali, e posso dire lo stesso dei miei compagni di band. Da parte mia, la musica viene fuori in modo molto naturale, non devo sforzarmi per partorire nuove idee… immagino di avere semplicemente un grosso “deposito” di idee nella mia testa… Ho ascoltato e suonato moltissima musica, in tutta la mia vita: non ho paura di fare arrangiamenti un po’ strani, di cercare ispirazione da generi musicali diversi… Mi concentro sulle atmosfere, e uso tutti gli elementi che credo siano giusti per le varie canzoni. Prima di tutto, la musica deve essere ben suonata. In studio cerchiamo di mantenerla rabbiosa e grezza, ma anche che “suoni” bene anche a livello di produzione. Mi piace ascoltare produzioni sporche, grezze, devo dirlo… ma con i Crest of Darkness è diverso. E credo che sia questa l’origine del nostro sound originale… non sembriamo nessun altro, o almeno questo è quel che penso io…

4) A molti non piace che il Black Metal venga suonato dal vivo, tu cosa ne pensi? Siete attivi, da questo punto di vista?

I Crest of Darkness sono stati abbastanza attivi nelle scene live per certi periodi, ma abbiamo avuto altri periodi, più lunghi, durante i quali non suonavamo quasi per niente. Comunque, oggigiorno diamo un’importanza abbastanza alta ai concerti, e a dire il vero non vediamo l’ora di uscire e suonare dal vivo! Per cominciare, vogliamo fare un Tour europeo, ma nel prossimo futuro faremo anche dei concerti singoli.

5) Avete rimpianti, riguardo la vostra carriera ultraventennale? Cambiereste qualcosa del vostro passato?

Non ho in programma di lasciare la musica: semplicemente non mi voglio ritirare! Certe persone potrebbero pensare che sono pazzo, e potrebbero non aver torto, ma è l’unica vita che conosco. Ho l’Heavy Metal nel sangue e nelle ossa, e quando suono non mi sento un singolo giorno più vecchio di quando ho cominciato, trent’anni fa! Ho fatto cose abbastanza stupide, nella mia carriera, lo so, ma non ho nessun rimpianto. Bisogna essere un po’ pazzi, per questo tipo di vita, o non sopravvivi. Ho visto molte persone affondare. È dura essere in pista, vivi sempre sotto pressione, ma è anche una vita fantastica! Credo di aver trovato un equilibrio tra questa vita “rock’n’roll” e quella invece più “normale”, in famiglia.


6) Di cosa trattano i vostri testi? Credi che le tematiche “Satana-distruzione e morte” siano sempre presenti e importanti nel genere che suoni?

I testi del Black Metal non vertono necessariamente sugli argomenti che hai menzionato, ma l’intero genere è una sorta di reazione contro la società cristiana e il sistema. Simbolicamente, molti artisti Black Metal mostrano la loro frustrazione circa il mondo, e l’intera razza umana, che stanno andando nella direzione sbagliata… Ma molte band Black metal, come i Crest of Darkenss, celebrano l’ego: io personalmente credo che ogni individuo dovrebbe avere il diritto di fare le sue scelte per conto suo, quando si parla delle decisioni veramente importanti della vita. Sono un Satanista Moderno, ma non intendo convertire nessuno, e questo è molto importante! Se riesco a ispirare le persone a diventare più indipendenti, ispirarle a diventare individui più forti, allora ne sono felice. Il Black Metal certamente non deve limitarsi a trattare morte e distruzione, ma viviamo in un mondo pieno di orrori! Alcuni gruppi Black Metal scelgono di descrivere attività umane come la guerra, l’inquinamento o altre cose simili… In questo mondo talvolta davvero crudele è importante trovare ispirazione per vivere la propria vita appieno! Non ho illusioni, non credo nella “vita perfetta”, ma attraverso la musica e l’arte del Black metal ho spesso visto persone trovare la forza necessaria per una vita migliore: trovano una comunità di spiriti affini. Credo che sia una buona cosa, ma anche dentro questa comunità non devi mai dimenticare te stesso! Ognuno di noi è un essere speciale, e nessuno dovrebbe seguire ciecamente un capo, un leader o una guida. 

7) Quando credi che potremo ascoltare un tuo nuovo full-lenght? Stai già lavorando su materiale nuovo? 

Abbiamo già molte canzoni pronte, per il prossimo album! Salvo imprevisti, dovremmo cominciare le registrazioni già questa estate. Non posso dirti nulla sulla data di rilascio, ma certamente avremo un nuovo album pronto per l’anno prossimo! 

8) Credi che la scena norvegese, un tempo ai massimi livelli del Black Metal, sia riuscita a restare a buoni livelli? Quali credi siano le migliori band oggi in circolazione proveniente dalla Norvegia? 

Sì, credo che la scena norvegese si mantenga tutt’ora a livelli altissimi! Le cose sono cambiate un pochino… voglio dire, mentre molte band nel mondo fanno ancora il cosiddetto “old school Black Metal”, risultando abbastanza simili alle band germinali del genere e alle loro incisioni, molti gruppi norvegesi si sono sviluppati, e alcuni artisti stanno sperimentando con altri generi musicali. Non voglio dire niente di male sui nuovi gruppi che nascono oggi ma prendono ispirazione dalla “vecchia scuola”, ma il mondo va avanti, ed è semplicemente naturale che molti artisti stiano provando a fare cose nuove.
Non saprei dire quale sia la miglior band norvegese di oggi, ma devo ammettere che i Mayhem hanno sempre avuto un posto speciale, secondo me… e se devo menzionare un solo gruppo, sono certamente loro! 

9) Come siete arrivati all’attuale cotnratto con la My Kingdom Music? 

A dire il vero, sono entrato in contatto con la My Kingdom Music molti anni fa attraverso una ragazza italiana che si era da poco trasferita in Norvegia. Conoscevamo entrambi la label, e principalmente grazie a questa ragazza ho voluto controllarla un po’. Mi è piaciuta la loro filosofia, e la casa discografica era molto interessata alla mia musica… un ottimo inizio, per una cooperazione, come potrai immaginare! Da quando lavoriamo insieme, direi che tutto è andato abbastanza bene. 

10) Perché hai scelto di proporre una cover di Alice Cooper, e “Sick Things” nello specifico? 

Credo di averlo già detto… Alice Cooper è sempre stato il mio eroe fin dalla mia infanzia, non dimenticherò mai le emozioni che ho provato da ragazzino ascoltando i suoi album, guardando le sue foto ai concerti… le scene di morte, Alice Cooper che penzolava da una corda, la ghigliottina e altro ancora… semplicemente lo adoravo! La musica, la teatralità, tutto! Era molto più shoccante di qualunque cosa si possa immaginare oggi! E ovviamente dovevo fare la cover di “Sick Things”, è una delle mie canzoni preferite! 

11) I nostri saluti, concludi pure l’intervista come preferisci!

Prima di tutto, voglio ringraziarvi per il supporto! Sono sempre grato quando le persone mostrano a me e alla band il loro interesse! Ai nostri fan, e a tutti gli altri, voglio far sapere che i Crest of Darkness sono vivi come non mai, e che speriamo di incontrarvi in giro in futuro!
Saluti infernali, da me e dalla band!

Intervista a cura di: Kosmos Reversum
Traduzione a cura di: Lorenzo Stelitano

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