Vuoi qui il tuo annuncio? Scrivi a: hmmzine@libero.it

MY DYING BRIDE - Feel The Misery

Full- Length, Peaceville Records
(2015)

“...cala Novembre, e le inquietanti nebbie, grevi coprono gli orti, 
dentro ai giardini consacrati al pianto, si festeggiano i morti, si festeggiano i morti...”. 
F. Guccini.

Tranquilli, già da metà Settembre il combo delle Yorkshire ci avvolge con brume gelide d'autunno, che segnano l'inizio del sonno del tutto e che prelude al lungo inverno ed al risveglio, si spera, alle prime avvisaglie di primavera. “Feel the Misery” è ormai il quattordicesimo lavoro in studio, più vari EP ed il progetto “Evinta” e nonostante gli alti e bassi della loro carriera, i MDB sono sempre qui a darci prova della loro longevità.
Ve lo anticipo subito, però: a me questo lavoro piace! Non ci posso fare niente, per quanto i precedenti album non mi avessero convinto per niente (in particolare “For Lies I Sire”) “Feel the Misery” è finalmente un lavoro MDB al 100%. Il ritorno di Calvin Robertshaw alla chitarra e lo storico produttore Mags, hanno ridato nuova linfa vitale alla band ed ad un certo “back to the roots” che un pochino ci è mancato. Quindi l'essere tornati a delle melodie rocciose, molto metal e incredibilmente catchy, rende il lavoro e la spessa trama dell'album finalmente godibile su più livelli, in primis quello dell'insieme.

In effetti, il vero pregio del linguaggio della Mia Morente Sposa era quello di creare armonie sì epiche e struggenti, ma non prolisse e lamentose, in cui invece si era lasciata andare nei precedenti lavori. 
Idealmente parlando potrei tranquillamente definirlo un “Turn Loose The Swans” parte III in cui la seconda parte potrebbe essere “The Light At The End Of The World”, tanti sono i rimandi all'epoca d'oro del gruppo. “And My Father Left Forever” dedicata al padre defunto di Aaron è di per se il manifesto del lavoro; solenne, lirica, molto decadente e coinvolgente, tanto che i 9 minuti del pezzo scorrono senza problemi. “To Shiver In Empty Halls” ci riporta un pò indietro nello stile di scrittura, con un growl per quasi tutto il pezzo e una certa pesantezza di fondo che ci ricorda che comunque i MDB fanno della materia oscura di un notevole peso specifico. “A Cold New Curse” è un pezzo discreto, dal mio punto di vista l'anello debole dell'album; belle le armonie ma troppo rarefatte, e dei costanti stop'n'go che sfilacciano troppo il tessuto del brano. “Feel The Misery” è la hit single dell'album, e probabilmente rimarrà nella scaletta live per parecchio tempo; un refrain reiterato e immediatamente memorizzabile la rendono esattamente quello che è, ossia la traccia perfetta! Un delicato pianoforte introduce “A Thorn Of Wisdom”, suadente pezzo che si snoda con una linea vocale molto aulica e che va in crescendo con atmosfere gotiche e notturne. Un bel pezzo davvero. “I Celebrate Your Skin” è la marcia funebre dell'opera. Lenta, soffocante, e tranquillamente piazzabile, temporalmente parlando, nella tracklist di “Turn Loose The Swans”, talmente è intrisa di greve malinconia. 

E parlando appunto di malinconia, non poteva mancare la struggente ed autunnale “I Almost Loved You”, in cui il solo pianoforte ed una manciata di archi cesellano la voce di Aaron , come un drappo di velluto nero sui nostri sogni infranti; notevole e suggestiva come la pioggia sulle foglie cadute. Chiude il tutto il peso massimo “Within A Sleeping Forest”, altro pezzo nel pieno dello stile della Mia Morente Sposa: voce greve, atmosfere plumbee ed aperture melodiche che si rincorrono per tutto il brano, il cui minutaggio supera tranquillamente i 10 minuti. Un degno finale insomma. 
In definitiva un gradito ritorno quello dei Nostri, che pur non innovando nulla, ma anzi, ripescando e riproponendo il loro marchio di fabbrica, risultano incredibilmente freschi e dinamici come mai lo erano stati nelle recenti prove in studio. Perché se c'è una cosa che si nota in questo “Feel The Misery” è proprio la brillantezza e la dinamica, nonostante la formula sia sempre la stessa, da 25 anni a questa parte. 
Ma poi, scusatemi la digressione: non è più onesto un lavoro ben fatto, ben suonato, ben prodotto ma fedele alla propria linea distintiva, che un lavoro, prolisso, suonato male, prodotto peggio e fintamente innovativo? Non si fanno nomi, ma tanto si sa, no? Si esatto, sono inglesi pure loro!

Recensione : D666 
Voto: 80:100

Tracklist:
1. And My Father Left Forever 09:22
2. To Shiver in Empty Halls 09:47
3. A Cold New Curse 09:15
4. Feel the Misery 06:20
5. A Thorn of Wisdom 05:05
6. I Celebrate Your Skin 06:53
7. I Almost Loved You 05:26
8. Within a Sleeping Forest 10:43 
DURATA TOTALE: 01:02:51

Nessun commento