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THE WARD - Part of Humanity


Full-length, Metal Scrap Records
(2015)


Due ep e due full-length in cinque anni per questi deathster moldavi, un bilancio che dimostra sufficiente costanza e voglia di fare, e tutto questo possiamo riscontrarlo anche ascoltando questo loro ultimo lavoro "Part of Humanity", un disco che mette in mostra un quintetto dedito ad un death metal dalle tinte quanto brutali quanto sperimentali e non convenzionali. I nostri infatti costruiscono delle impalcature che si reggono sulle basi classiche del genere, ma arricchiscono il tutto con un ampio uso delle tastiere, che ammantano le canzoni di un'aura futurista e atmosferica. L'esperimento in verità non appare a fuoco sempre, ma in alcuni pezzi si dimostra piacevole e denota una personalità che forse è ancora in fase embrionale.

La tecnica individuale dei musicisti è di buon/ottimo livello, le canzoni scorrono bene e hanno la giusta dose di "spinta" tipica del death metal, ma forse il songwriting rimane un po' statico e privo di guizzi particolari, a causa di un riciclarsi delle idee che comincia a risaltare da metà tracklist in poi. 
Mi preme sottolineare anche che la band, pur facendo ampio uso di elementi melodici, synth in primis, non rientra però in alcun modo nel filone del cosiddetto "melodic death metal", come ho letto da qualche parte. Piuttosto possiamo parlare di un death metal influenzato da ritmiche groovy tipiche del death-core, e di una propensione verso qualcosa di moderno e apocalittico che però a mio avviso deve ancora essere messo a fuoco in maniera davvero convincente. 

Ad ogni modo questo "Part of Humanity" rimane un discreto disco di extreme metal in senso ampio, che potrebbe trovare anche qualche favore tra i sostenitori del black metal sinfonico. C'è ancora da limare, da tagliare e allo stesso tempo da aggiungere qualcosa, e in generale da migliorare l'appeal della propria proposta, che per adesso rimane un po' incastrata nella sufficienza meritata, ma non oltre.
Buone le basi quindi, come apprezzabile il coraggio di non proporre la solita minestra riscaldata, ma questi The Ward sono ancora acerbi per fare il salto di qualità, che mi auguro che avvenga a partire già dal prossimo full, che sarebbe già il terzo. 

Recensione di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 62/100

Tracklist:
1. End of Time 01:01 
2. Megiddo 03:35 
3. Towards Extinction 04:00 
4. Under the Fire Garden 03:36 
5. Death Monastery 04:15 
6. The Ultimate Dream 03:40 
7. In the Depths of Theories 05:54 
8. Part of Humanity 08:39 
9. Issued Blood 04:06 
10. Flakes of Rapture 03:03 
11. The Beginning of.. 00:47 

DURATA TOTALE: 42:36

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