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PEDOPHILES PRIESTS - Dark Transgression of the Soul

Full-length, Metal Scrap Records
(2015)

Primo album per gli irlandesi Pedophile Priests. La band in questione ci propone un death metal dalle tinte fosche e abbastanza classico nella sua forma, che ricalca i nomi più blasonati della scena death, con qualche accenno brutal. Le chitarre con accordatura ribassata e una vaga propoensione verso soluzioni apocalittiche riescono nell'intento di creare un clima di tensione, un senso di oppressione che ricorda i Morbid Angel di "Gateways To Annihilation", e che in generale mostra una propensione verso soluzioni groovy abbastanza azzeccate. Il disco quindi scorre bene e senza intoppi, ma purtroppo anche senza particolari punti di forza. Questo è dovuto ad una monoliticità della musica proposta, che se all'inizio può anche convincere, alla lunga stanca un po'. 

Aggiungiamo che la voce non risulta del tutto messa a fuoco, in quanto il growl di Piotr Niemczewski appare un po' sovrastato dal volume delle chitarre e non viene fuori in maniera decisa, e comunque la timbrica del cantante- bassista in questione è buona ma non sufficientemente profonda, a mio gusto personale. 
Detto questo, i Pedophile Priests sfornano un album di tutto rispetto, violento e annichilente quanto basta, baciato anche da una tecnica non trascurabile, e penalizzato solo un pochino dai piccoli difetti che ho elencato poc'anzi e da una produzione leggermente confusa. Avrei preferito dei suoni leggermente più cristallini, ma non perchè io sia un maniaco della pulizia sonora, ma perchè alcuni dettagli strumentali vanno un po' persi con questo genere di suoni. Ed è un peccato, perchè la proposta dei Nostri è sì lineare, ma anche sufficientemente varia.

Non ci sono episodi che vorrei segnalare in particolare. Tutto il disco si assesta su buoni livelli, quando più quando meno. La proposta come dicevo è senza troppi fronzoli, quindi aspettatevi un disco di granitico e solido death metal, niente più, niente meno. 
Un primo album positivo, che evidenzia più pregi che difetti, e sicuramente parliamo di un disco che lascia ampi spiragli di miglioramento per il futuro. Per ora buon biglietto da visita per questa band!

Recensione a cura di: Sergio "Bickle" Vinci
Voto: 65/100

Tracklist:
1. Presentiment of Evil 04:06 
2. Czarne XiÄ™stwo 05:03 
3. Crush, Kill, Destroy 05:31 
4. Crescent Guided Tributary 06:41 
5. Sean Ross Abbey - Mother and Baby Home 01:41 
6. Scars at the Sky 04:02 
7. Nightcrawler (The Fall) 04:01 
8. The Kingdom Hospital 05:04 
9. PogaÅ„ski 03:42 

DURATA TOTALE: 39:51

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