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E AKTION - Whole (Review)


Full Lenght (Reissue) - Looney-Tick Productions 
(2015)

Ditemi quello che volete, ma la definizione di “incubo” e “apocalisse” non è mai univoca. Cambia da persona a persona, certo, ma anche le situazioni ci mettono del loro per variare di volta in volta la soglia di morbosità e il concetto stesso di “disturbante”. Se è vero ad esempio che per un certo pubblico gli Slayer sono una realtà ormai “sdoganata”, resta valido il principio per cui la loro soglia di “estremo” rimane imbattuta, per tutta una serie di alchimie ben note a chi bazzica un certo genere di musica, restio a lasciarsi impressionare da qualsivoglia fenomeno grindgore o pig squeal ci sia in circolazione. Ma non è di questo che vi voglio parlare…



Le frontiere esplorate dall’industrial, nonché dalle mefitiche derivazioni EBM e quant’altro, restano per me il sound disturbante per eccellenza, tanto più quando i progetti in questione si allontanano dalla forma canzone per abbracciare il rumorismo più realistico che si possa immaginare. O iperrealistico, se siete amanti dell’Arte in tutte le sue connotazioni, anche quelle più oscene. Ecco, tante parole, una realtà ben più terribile di quanto io possa descrivere: gli E-Aktion ristampano il loro debut “Whole” del 2004 per la Looney-Tick, avvalendosi di un mastering aggiornato, di un nuovo packaging e soprattutto puntando ad una fetta di mercato più ampia.

 Dieci “tracce” (le virgolette sono d’obbligo), altrettanti incubi che ripropongono la disturbante opera uscita nel 2013 e marchiata a fuoco dalle menti di S Shaytan e Mor.Xiten: un malsano concept sul BIID, il Body Integrity Identity Disorder, una branca perfettamente aderente ad uno scenario popolato da freaks, che realizza nel “qui e ora” gli scenari più fantasiosi dell’ampia letterura cyber-punk. Il resto è tutto lì, ben noto agli aficionados del progetto: l’infinito svolgersi del rumore di fondo su corridoi a prospettiva illimitata di “BIID” e di “Left Leg”, l’orrore che si fa ossessione su “Left Arm”, vero e proprio anelito alla privazione, le suggestioni powernoise di “Right Arm” e “Left Foot”, fino alla macabra danza della title track.

Non una nota, se non soffocata dalla Fine, quella con la effe maiuscola: ovvio che siamo dinanzi ad un disco per palati forti, ma è anche la chiave di lettura (insieme al successivo “Cluster B”) per sapere dove il progetto stia andando e quali lidi possa toccare in futuro. Possiamo chiederci all’infinito quanto ci sia di accettabile nella loro narrazione dei semi della devianza, o legare indissolubilmente le tracce qui presenti alle installazioni video che hanno girato in rete per un po’, ma una cosa è certa: gli E-Aktion restano quanto di meno compromissorio ci sia in circolazione. Servitevi pure…

Recensione a cura di: schwarzfranz
VOTO: 70/100


TRACKLIST:

01. BIID: Body Integrity Identity Disorder  7:47
02. Left Leg  5:43
03. Right Leg  8:45
04. Left Arm  6:37
05. Right Arm  6:21
06. Left Hand  5:50
07. Right Hand  6:27
08. Left Foot  5:00
09. Right Foot  7:50
10. Whole  7:17



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