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Intervista: WORMHOLE

Della serie meglio tardi che mai, diamo la parola agli Wormhole dalla provincia di Matera, mentre il  loro album è tranquillamente visionabile QUI. A voi ragazzi!

1) Ciao ragazzi e benvenuti sulla nostra zine. Vogliamo iniziare facendo una breve biografia della vostra band?

Ciao a te e a tutti i lettori. I Wormhole sono in giro ormai da oltre un decennio. In questi lunghi anni abbiamo tirato fuori un paio di EP e, soprattutto, due album: “The String Theory” del 2011 e il recentissimo “Songs From The Counter Island” su Ghost Record  Label. In occasione dell’uscita di quest’ultimo abbiamo anche realizzato un video del suo brano di apertura “Dawn on Deimos”

2) Come si sono svolte le registrazioni di "Songs from the Counter Island" e dove? Volete anche parlarci di come nasce una vostra canzone?

Abbiamo registrato l’album in diverse sessioni nell’arco di oltre un anno. Amiamo lavorare con calma, senza forzature. La maggior parte è stata registrata nella nostra sala prove allestita per l’occasione. Altre sessioni si sono invece tenute a Bologna, per registrare principalmente le parti vocali. Abbiamo interamente autoprodotto l’album, dalla registrazione fino al mastering.
Le canzoni contenute sull’album hanno storie diverse tra di loro. In alcuni casi, sono state frutto di collaborazione; in altri si tratta di lavori personali. Non abbiamo, fortunatamente, un unico songwriter. È il nostro marchio di fabbrica.

3) Come mai un titolo come "Songs from the Counter Island"? So che il disco è un concept abbastanza di spessore, volete parlarcene?

L’idea era quella di continuare a trattare temi “cosmici” e legati al nostro interesse per lo spazio/tempo, ma da un punto di vista differente: quello che in questo disco ci vede indagare su ciò che succede quando l’orrore è passato, quando la penna dello scrittore conclude la narrazione epica degli eventi, lasciando spazio al quotidiano. Ecco, questa affinità tra le debolezze terrene e quelle cosmiche è un po’ il filo conduttore dell’album, oltre ovviamente al persistente concetto del viaggio: tra i protagonisti delle varie vicende ci sono Ylla e Akeley, personaggi nati rispettivamente dalla penna di Bradbury e Lovecraft, qui inseriti in contesti differenti, in una sorta di sequel. Al centro troviamo la Counter Island, la leggendaria Anti-Isola del Mar Ionio che la nostra interpretazione pone come canale di comunicazione tra la Terra e l’Anti-Terra presocratica. Ovvio che tutto ciò rappresenti anche un tributo alle nostre origini mediterranee… 

4) Nella mia recensione al vostro ultimo disco ho espresso pareri favorevoli riguardo il fatto che abbiate una voce femminile, e ho elogiato l'operato di Valentina Marvulli. Credete che la sua presenza sia un valore aggiunto per la vostra musica? E' stata una scelta precisa avere una voce femminile nella band o è successo casualmente?

La band è nata con la volontà di avere una voce femminile. Infatti, all’epoca volevamo esplorare nuovi scenari musicali, provenendo da esperienze thrash/hardcore. La melodia ha quindi occupato un ruolo importante in questa trasformazione. Valentina ha lavorato duramente per avere i migliori risultati e, per questo, ha ricevuto molti complimenti. Anche dal vivo catalizza l’attenzione con la sua energia e rappresenta uno dei tratti distintivi del nostro suono.

5) Ho rimarcato come siate una band preparata a livello tecnico, e che di sicuro avete già ottime basi per esprimervi ancora meglio in futuro. Siete d'accordo con quanto ho detto o pensate che "Songs from the Counter Island" sia già un punto di arrivo per voi?

Man mano che il lavoro di registrazione e poi di missaggio procedeva, abbiamo capito che avevamo compiuto un balzo in avanti rispetto al nostro album precedente, sotto vari aspetti. Le collaborazioni con precedenti membri dei Wormhole ed altri artisti, hanno sicuramente permesso di aggiungere i giusti dettagli al quadro che stavamo dipingendo. È innegabile che “Songs...” in qualche modo chiuda un cerchio, perché contiene anche il primo brano che abbiamo mai composto come Wormhole, e rimasto inedito fino ad ora.  È, poi, esso stesso un disco circolare perché “Ylla”, l’ultimo brano strumentale dell’album, racconta la storia della protagonista del primo brano.  

6) Siete attivi in sede live? E cosa ne pensate dei concerti metal in Italia, che molte volte vedono la quasi indifferenza verso i gruppi underground da parte del pubblico? Come si potrebbe cambiare questa situazione? Lo chiedo anche perché voi arrivate dalla provincia di Matera, nel sud Italia, ancora più penalizzato da questo punto di vista...

Per questioni logistiche, organizziamo i nostri live solo quando riusciamo ad incontrarci nello stesso luogo. Dalle nostre parti, dopo anni di apatia, rilevo con piacere che si stanno aggregando diverse realtà che si occupano di organizzare live, proprio qui in provincia. Secondo me c’é ancora tanta voglia di ascoltare anche piccoli gruppi, ma non ci si può aspettare grandi folle. L’importante è supportare. Quando un gruppo mi piace, ne compro il cd o il vinile. Lo trovo il miglior modo di dimostrare interesse.

7) Quali sono e sono state le vostre principali influenze musicali per la nascita del vostro sound? Ci sono delle band in particolare che vi hanno influenzato all'inizio e che ancora vi influenzano e apprezzate?

Le nostre influenze sono tante e variegate. In questi anni abbiamo citato decine di band. Il nostro suono si è sempre evoluto, partendo dal post rock e dal gothic, per poi spostarsi verso il metal e ritornare indietro. Ognuno ci ha letto le cose più disparate, anche gruppi a noi sconosciuti o mai ascoltati. Ma è normale ricercare assonanze, similitudini.

8) Come sono state, fino ad ora, le opinioni riguardo "Songs from the Counter Island" da parte di stampa specializzata e pubblico? Per caso c'è stata qualche critica che giudicate gratuita o che non avete apprezzato per qualche motivo?

Devo dire che le opinioni positive superano di molto quelle negative. E questo giova molto allo spirito. Si può essere d’accordo con una stroncatura totale? Se lo fossimo, non avremmo mai pubblicato l’album. Per nostra scelta rispettiamo tutti. Non abbiamo mai risposto alle critiche estreme, che pure ci sono state. Sarebbe stato puerile, oltre ad essere una grossa perdita di tempo. Se un disco ti fa schifo è giusto dirlo, se sei capace di ascoltarlo.

9) Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati di raggiungere e quali avete già raggiunto? Credete che nel 2016, in piena esplosione digitale, sia ancora importante pubblicare dischi? E cosa bisogna fare per rendere la propria proposta accattivante?

Se sia ancora importante stampare fisicamente un album, è un interrogativo che ci siamo posti pochi mesi fa. Nel nostro caso, abbiamo scelto entrambe le distribuzioni (fisica e digitale). Se da un lato i cd si vendono meno, i costi si sono notevolmente abbassati. Molto spesso è utile avere un supporto fisico, anche per la promozione. Poi in molti ci hanno chiesto il cd, specie ai concerti. Perciò la decisione è stata unanime. Un buon suono, una grafica ben curata e la presenza sui social network aiuta ma non è tutto. Credo che l’incontro dal vivo col pubblico e con altri gruppi sia la forma migliore di promozione.

10) Bene ragazzi, a voi le ultime parole famose, concludete come volete l'intervista!

Grazie mille a Heavy Metal Maniac e a te, Sergio, per lo spazio concesso su queste pagine virtuali! Invitiamo tutti a contattarci sulla nostra pagina facebook e ad ascoltare “Songs from the Counter Island” sulla pagina bandcamp della Crashsound Distribution. Se qualcuno poi vuole approfondire, basta scriverci e saremo lieti di condividere testi e impressioni sulle varie tracce! A presto!

Intervista a cura di: Sergio "Bickle" Vinci

1 commento:

  1. Grandi, e grande album "Songs From The Counter Island" lo consiglio a tutti.

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