Vuoi qui il tuo annuncio? Scrivi a: hmmzine@libero.it

ROME IN MONOCHROME "Karma Anubis" (Recensione)

EP, Visionaire Records
(2015)

Rome in Monochrome. Già il monicker per me è di grande impatto e suscita emozioni svariate, proprio come la band riesce a fare nell'arco di circa quindici minuti, in questo "Karma Anubis". E' una musica che scava nell'animo questa, dove il gothic metal si sposa con il post rock, lo shoegaze, l'ambient e altro ancora, dipengendo scenari decadenti e al tempo stesso meditativi. D'altronde questa formazione non è formata da gente alle prime armi, ma da esponenti più o meno noti della scena "dura" italiana, ovvero membri provenienti da progetti dell'area romana come Degenerhate, To the End, Post Ghosts.

La band è formata dai seguenti musicisti: Gianluca Lucarini (chitarra solista/voce), Valerio Granieri (chitarra/voce), Marco Paparella (chitarra), Riccardo Ponzi (basso) e Stuart Franzoni (batteria). 
Se l'apertura può indurre subito l'ascoltatore a pensare di trovarci di fronte ad una band che cerca di seguire la scia tracciata da gente come My Dying Bride, Anathema, Paradise Lost ecc., arrivano poi le altre due tracce a cambiare un po' le carte in tavola. La successiva "Spheres" prende parecchio spunto dal rock sperimentale e dallo shoegaze, dando vita ad una composizione sognante che sembra volerci far fluttuare in una dimensione senza tempo, con il suo incedere un po' ritmato e le voci che accarezzano con delicatezza un tessuto sonoro originalee toccante.
Chiude “Endmusic”, traccia strumentale aperta da uno splendido arpeggio di chitarra acustica, che ci introduce in un sound emozionale, dove la formazione gioca molto con l'ambient e piccole tentazioni noise, regalandoci circa quattro minuti in cui pian piano vengono fuori rumori e distorsioni particolari, in un crescendo di pathos notevole. Questa traccia potrebbe essere vista come una una fotografia a cui siamo legati particolarmente, la cui immagine col tempo diventa sempre più invecchiata e un po' sfocata, ma che non scomparirà mai totalmente, in quanto attaccata ai nostri ricordi più intimi.

Tre canzoni non sono molte per dare un giudizio veramente completo, ma è anche vero che quando ci troviamo di fronte ad una musica di tale spessore e carica emotiva, non si può rimenere indifferenti, e oltre alla voglia di riascoltare queste canzoni da capo, sale ancora di più la curiosità di poter sentire quanto prima un vero e proprio full-length da parte dei Rome In Monochrome, perchè siamo sicuri che in futuro, e con un album di normale durata, questa band saprà stupire ancora di più. 
In ogni caso ottimo assaggio questo "Karma Anubis", che ci mostra una band a suo agio sia nello sperimentare che nel regalare emozioni vere. 
Band da tenere d'occhio assolutamente!

Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 80/100

Tracklist:
1. Karma Anubis
2. Spheres
3. Endmusic 

Nessun commento