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NEVERHUSH "Senza Regole" (Recensione)

Full-length, KIllerpool Records
(2017)

I NeverHush sono una band romana formata da: Guido Brunetti (chitarra e voce), Stefano Cascio (chitarra), Gabriele Montemarà (basso) e Davide Colombi (batteria). Nonostante siano in giro da parecchi anni, questo "Senza Regole" è solo il loro secondo full-length, che segue un album autoprodotto di un po' di anni fa. In questi anni la band comunque non è stata con le mani in mano e ha partecipato a diversi concorsi musicali e calcando il palco più volte, ma diciamo che i cambi di line-up forse ne hanno un po' rallentato le intenzioni (ma questo annoso problema affligge un po' tutte le band, soprattutto nell'underground...).

Quindi ripartono da questo bel disco, che suona come una bella mazzata di heavy rock cantato in italiano, dove le influenze vanno dall'hard rock generico fino ad arrivare talvolta a spunti che rimandano addirittura ai Metallica meno irruenti. La voce graffinate di Guido Brunetti e la sua chitarra molto potente la fanno da padrona in questi dieci episodi, ma la band riesce a far rifiatare ogni tanto, come ad esempio nella malinconica "Uno squallido quadro", che arriva come quarto brano in scaletta, dopo le dinamitarde "Senza Regole" e, soprattutto, "Schiavo del tempo", quest'ultima per me una delle migliori canzoni del lotto, la quale possiede una grinta notevole e dove il drumming di Davide Colombi si fa notare per concretezza, potenza e qualche incursione addirittura in doppia cassa.

Il bello di questo album è anche la varietà. Infatti "Il Circo di Ghiaccio" ci lascia spiazzati col suo inizio stoner-doom, che poi man mano si diluisce in una heavy song di grandissimo impatto, con riff di chitarra killer e la voce sempre più oscura e rabbiosa. Un rombo di moto apre "Libero e Ribelle", che è semplice hard rock old school, molto godibile, a cui segue "Immagine di Cenere", un pezzo rock dalle tinte malinconiche e con testi piuttosto poetici e profondi. Arriviamo alle ultime canzoni del disco, quindi citiamo "La Fine del R'n'R", che suona come un urlo accorato verso una scena che pian piano sta forse perdendo il fascino e l'importanza che aveva in passato.
Arriviamo poi alla bella e seconda semi-ballad del disco "Vorrei che Fossi la Luna" per poi chiudere con "L'Invisibile", pezzo aperto da un riff blueseggiante che poi lascia spazio ad un incedere quasi stoner. Bella chiusura all'insegna della durezza per un disco che al suo interno racchiude un'anima rock spiccatissima, baciato da una ottima produzione, da testi toccanti in italiano e suonato come il rock comanda!
Grande riscatto per i NeverHush che, dopo qualche intoppo, sembrano tornati compatti e decisi a recuperare alla grande. Consigliati!

Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 75/100

Tracklist:
1. Senza Regole
2. Schiavo del Tempo
3. Mi Arrendo Al Tuo Sguardo
4. Uno Squallido Quadro
5. IL Circo Di Ghiaccio
6. LIbero E Ribelle
7. Immagine di Cenere
8. La Fine del R'n'R
9. Vorrei che Fossi la Luna
10. L'Invisibile

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