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ORPHANED LAND "Unsung Prophets & Dead Messiahs" (Recensione)

Full-length, Century Media Records 
2018 

Gli Orphaned Land sono una band per cui nutro un profondissimo rispetto. Sono infatti stati trai primi ad arricchire i loro spartiti di atmosfere e nenie provenienti dalla loro tradizione mediorientale, con ampio uso di strumenti tradizionali, ed ancora oggi sono trai pochi a farlo in maniera compiuta e convincente, senza limitarsi a qualche inserto di colore e senza stravolgere completamente le proprie radici metalliche. Eppure, con l'esclusione del monumentale “Mabool”, un vero e proprio capolavoro che chiunque dovrebbe ascoltare almeno una volta nella vita, ho sempre trovato molto difficile amare alla follia i loro dischi. 
Certo, il genere non si presta molto ad un ascolto immediato, vuoi per la complessità strutturale, vuoi per la ricchezza di input, vuoi per la mancanza di melodie di facile presa ed immediatezza. Ma nel corso della mia vita ho ascoltato davvero di tutto, dai primi Cathedral ai Brutal Truth, ed è difficile trovare qualcosa di strutturalmente troppo ostico. Semplicemente, anche questo “Unsung...” è un album di grande fattura ma altalenante, che alterna picchi memorabili (tra cui citerei la solita opener e “Like orpheus”, in cui figura come ospite Hansi Kursch) a momenti di stanca in cui, davvero, si perde l'attenzione. L'impressione di base è che in alcuni frangenti manchi un po' di mordente, e che abbiano anche sbagliato qualcosa a livello di tracklist. 

Non significa affatto che rimpianga i loro primi due dischi più duri e death/doom oriented, che anzi giudico dei lavori (quelli sì) davvero soporiferi: ma è come se non riuscissero a mantenere la tensione emotiva alta per tutta la durata dell'album, e se avessero eliminato del tutto almeno una decina di minuti qua e là, il disco nella sua interezza ne avrebbe giovato, considerato che la band israeliana funziona davvero bene quando le due anime – quella metallica e quella folk – si incontrano in un abbraccio paritario.

Recensione a cura di: Fulvio Ermete
Voto: 73/100

Tracklist:
1. The Cave 08:10 
2. We Do Not Resist 03:24
3. In Propaganda 03:33
4. All Knowing Eye 04:28
5. Yedidi 02:33
6. Chains Fall to Gravity 09:29
7. Like Orpheus 04:34
8. Poets of Prophetic Messianism 02:56
9. Left Behind 03:11
10. My Brother's Keeper 04:42
11. Take My Hand 06:03
12. Only the Dead Have Seen the End of the War 05:43
13. The Manifest - Epilogue 04:45
DURATA TOTALE: 01:03:31

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