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GENGHIS CRACK "Genghis Crack" (Recensione)


EP, Housegore Records 
(2018)

Sinceramente, da un nome degenere del genere mi sarei aspettato l'ennesima variazione sul tema della band stoner fumata fino all'inverosimile. Invece, si tratta dell'ennesima variazione sul tema della band grindcore fumata fino all'inverosimile. 

Niente di nuovo sotto il sole, possiamo dire, ma ĆØ comunque la riconferma che nell'anno di grazia 2018 il grind sta veramente bene. Si tratta dell'opera prima di questa band cilena, che decide di deliziarci con un EP (che per la durata media dei pezzi vale come un full-length) che miscela perfettamente classico grind/crust con brutal death. Questo significa che troviamo una batteria sparata a mille e che suona senza fronzoli, e delle partiture non troppo complesse ma che comunque vanno ben oltre la scarna essenzialitĆ  delle prime esperienze del genere. 

Ogni tanto fa capolino qualche fraseggio piĆ¹ tecnico ed eclettico, ma siamo comunque lontani dalle evoluzioni piĆ¹ sperimentali del genere: ogni tanto compare qualche intermezzo hip-hop a farci pensare al guizzo, ma tutto rimane confinato piĆ¹ che altro nella goliardia. 
Ottima produzione, abrasiva ed ignorante ma non infossante, a coronare una band che ha delle ottime potenzialitĆ , anche se da sempre l'impressione di procedere frenata, di poter dare di piĆ¹ ma di non volere valicare determinati confini. 
Per cui un nome da tenere sott'occhio, in attesa della definitiva maturazione. 

Recensione a cura di: Fulvio Ermete
Voto: 73/100

Tracklist:
1. Nebong Ancestral1:22
2. Delivery1:19
3. Rabia Mongolica1:09
4. Voy a Cambiar1:32
5. Cripy Worshipers0:58
6. Olimpiadas de los Fumones2:27
7. Contaminacion Nerviosa0:29
8. Ancestros Drogadictos1:53
9. Hidraphobia1:32

DURATA TOTALE: 12:41

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