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BOOBS LICKERS "Things About Boobs Lickers" (Recensione)


Full-length, Independent
(2018)


“Era una fredda serata di Ottobre, forse eravamo un po fatti ma anche emozionati per tutto ciò che ci stava accadendo; avevamo raggiunto una certa conclusione, conclusione che arrivava quando nulla era ancora iniziato. Eravamo seduti in macchina prima di andare a spaccare in due per l’ennesima volta la sala prove. Quella sera noi Boobs Lickers ci ritrovavamo dopo il nostro primo concerto dove avevamo dimostrato soprattutto a noi stessi che ciò che alimentava il nostro sound era qualcosa di magnifico. Eravamo seduti in macchina e ci siamo guardati tutti e tre negli occhi; Summanco prese parola e disse: “Raga ci proviamo?”. Un forte brivido ci fece tremare la spina dorsale, gli occhi lucidi, le mani strette gli uni con gli altri, rispondemmo: “Proviamoci cazzo!!”. Quella sera strappammo il nostro primo biglietto di sola andata che ci portava ad affrontare una lunga e incredibile avventura: diventare delle Rock Stars, portare in giro per l’Italia e per il Mondo il nostro Psychedelic Funk Rock pieno delle nostre emozioni, delle nostre gioie, paure e perversioni piu’ profonde.  
Attraverso il duro e costante lavoro, le infinite Jam Sessions, canzone dopo canzone ci siamo costruiti il nostro mondo, la nostra immagine, il nostro sound, le nostre convinzioni. 

Ora siamo qui, pronti più che mai a far conoscere il nostro nome a tutti a suon di Funky Music e non abbiamo intenzione di fermarci!” Questa è davvero “Roba da Boobs Lickers”.

In effetti, leggendo queste parole della band stessa, tutto torna. Perchè ascoltando il loro primo lavoro discografico, questo "Things About Boobs Lickers", viene da pensare che la band abbia già navigato gli oceani della notorietà e fatto tour in tutto il mondo e che sia in giro da almeno tre decadi. Il loro fare sfrontato, che inizia dal loro monicker e dalla copertina con due tette enormi, è poi solo il biglietto da visita che introduce al loro primo album, che si presenta come una vera bomba di funky rock-crossover difficile da classificare, perchè al suo interno l'unica costante è la musica, e pure di altissima qualità, che travalica sigle e classificazioni.
Partendo da una base che affonda molto le radici nel territorio in cui si muovevano i Red Hot Chili Peppers (quelli a cavallo tra "Mother's Milk" e "Blood Sugar Sex Magik), ma che poi si estende a territori rock e hard rock più "generici", i Boobs Lickers passano con disinvoltura da bordate funky-crossover come "Sex Goddess Of My Madess" o "SuperfunkyMan", a canzoni più riflessive come ad esempio "Psychedelic Sex Jam", pezzo in cui il basso tesse trame avvolgenti e la band gioca molto con la propria destrezza strumentale, costruendo una specie di piccola jam session che rimanda anche alla psichedelia degli anni Settanta.

Il lato più funky viene espresso in "Big Dawson", pezzo che ha il pregio di fondere i caldi ritmi propri di questo genere con indovinate intuizioni vocali. Abbiamo poi anche il piacere di assaporare le note più ragionate di "Mistakes & Sorrows", che si presenta come una ballata piacevole e dal vago sapore blues, come si può evincere dagli assoli di chitarra. Il tutto, comunque, è sempre filtrato sotto l'ottica psichedelica e senza barriere dei Boobs Lickers.
Si continua alternando altre bordate funky rock come "Three Wild Dogs", capace di far ballare pure gli zombie, ad altri episodi più lenti come "She's Going Nowhere", dove affiora forse una vena malinconica che forse non era ancora apparsa così limpida. Ad ogni modo il brano in seguito diventa più ritmato, ma viene intermezzato da bellissimi intrecci melodici che ne fanno uno dei pezzi migliori e più imprevedibili del lotto. Grandissimo brano e grandissima prestazione vocale, con tanto di violini che aiutano molto in sede di arrangiamento.

IL disco si conclude con la lunga (oltre dieci minuti) "Jesus" e "Time". Quella che mi ha colpito di più è "Jesus", pezzo in cui la band dilata molto la propria proposta, dove il tutto si fa rarefatto e sognante, per un risultato finale eccellente, con tanto di pianoforte.
Che dire, il percorso di "rock star" dei Nostri sembra già lanciato, e i Boobs Lickers al primo album ci colpiscono alla grande, perchè hanno originalità, competenza strumentale e la giusta arroganza tipica dei rockers che, sono sicuro, gli servirà per emergere in breve tempo. 
Grandissimi e consigliatissimi!

Recensione a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"
Voto: 80/100

Tracklist:
1. Intro Jam 1:25
2. Sex Goddess Of My Madess 4:00
3. Big Dawson 2:43
4. Another Dose Summanco 4:13
5. Psychedelic Sex Jam 3:57
6. SuperfunkyMan 3:22
7. Mistakes & Sorrows 3:09
8. Three Wild Dogs 1:56
9. Funky For Your Mother 3:02
10. She's Going Nowhere 6:17
11. Jesus 10:22
12. Time 6:12

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