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DAMPYR "Sangue sulla Siria" (Recensione)


Soggetto: Claudio Falco
Sceneggiatura: Claudio Falco
Disegni: Andrea Del Campo
Copertina: Enea Riboldi
uscita: 05/08/2020
Pagine: 96


Come già suggerito dal titolo, questo numero si svolge in un territorio che negli ultimi anni è stato epicentro e teatro di un conflitto confusionario e sanguinoso, figlio di interessi geopolitici che non ha trovato vincitori ma solo vinti. Ma siamo qui per parlare del Dampyr e non di politica. Sangue sulla Siria è un numero che tratta, come accennato, una materia molto attuale e lo fa con la sensibilità e l’eleganza che da sempre contraddistingue questo fumetto. 



Guardando alla serie, questa storia si presta a diversi spunti. In primis le ambientazioni: se il prologo che dà inizio a tutta la vicenda è a La Valletta (Malta), luogo dove fa il suo ingresso nell’universo dampyriano il maestro Ningirsu, si torna, dopo diverso tempo, tra le strade di Praga che portano al Teatro dei Passi Perduti. Si passa velocemente da Tunisi, per arrivare a Damasco, e dopo un breve scontro a fuoco tra le acque del Mediterraneo si approda alla tristemente famosa Aleppo. Qui troviamo la base del maestro della notte, qui si svolgerà la seconda parte della storia. Un secondo spunto riguarda i soggetti che contornano Harlan. Dopo alcuni numeri in cui il nostro protagonista si è mosso piuttosto in solitaria, qui torna ad essere affiancato da una vera task force. Ai baluardi storici Kurjak e Testa, infatti si affiancano sul terreno delle vecchie conoscenze come T- Rex e la sua squadra, il curdo Dal e Arno del Medical Team. Da dietro le quinte invece contribuisce con suo importante supporto il vecchio diavolo Nicolaus. 


Sangue sulla Siria è un numero dinamico e pieno di azione, proprio nel classico stile Dampyr. Una storia in cui il nostro eroe assume un ruolo di cacciatore di non-morti e di maestri della notte. Per scoprire qualcosa in più di questo maestro, di cui finora si ignorava l’esistenza, Harlan non si risparmia, utilizzando il suo potere di mezzo vampiro, ossia leggere nella mente del non- morto attraverso il morso vampirico. Questa è una pratica che in verità lui detesta e che utilizza solo in caso estremi. Alla base della storia ci sono i classici traffici illeciti su territori di confine e di guerra, imbastiti dal maestro della notte, territori in cui è più facile sia agire senza destare sospetti e sia averne il predominio. Qui il maestro si sente padrone e ne influenza lo scenario. Qui può agire indisturbato insieme al suo branco, nutrirsi e mettere in piedi i peggiori traffici. In questo caso si tratta di contrabbando di petrolio. Come sempre il maestro trova accordi con i peggiori speculatori e gli umani più potenti sul territorio. In questa vicenda sarà il sanguinario generale a capo dell’esercito. Questa storia è stata scritta da una penna importante della serie, Claudio Falco, che ci regala sempre avventure in cui all’azione si contrappone anche la riflessione. 


I disegni di Andrea Del Campo sono molto realistici e crudi. Il suo tratto risulta pienamente efficace per rappresentare una storia, che nasce da una vicenda contemporanea e da qui si sviluppa in modo efficace ed avvincente. Siamo di fronte ad un’altra storia di alta qualità della serie. Ascolto consigliato durante la lettura: Orphaned Land - Sahara.

Recensione a cura di John Preck

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