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AD OMEGA “Aphelic Ascent” (Recensione)


Full-length, Drakkar Productions 
(2023) 

“Aphelic Ascent” è il titolo del secondo album in studio nonché della quinta uscita ufficiale in altrettanti anni di attività della band black metal viterbese Ad Omega, composta dal polistrumentista Noktvrnal e dal batterista Vindur; l’album giunge a due anni di distanza dal debutto “Tenebris Templum” e da una manciata di mesi dall’EP “Anathema”, proseguendo la spirale oscura e satanica del progetto inaugurata nel 2019 dall’EP “Luciferian Climax” ed evolutasi lavoro dopo lavoro. 

L’album si compone di otto inni che incarnano perfettamente l’idea musicale di Noktvrnal, proponendo un black metal ritualistico ed occulto dalle forti dissonanze, spesso portato ad assumere le sembianze di un caos sonoro attraverso influssi sperimentali ed una massiccia componente doom che lo rende disturbante talvolta oltre i limiti del tollerabile, ad avvolgere l’ascoltatore in un mantello stringente ed oppressivo che lo costringe ad esplorare gli abissi più reconditi del proprio Io. Il concept al centro di “Aphelic Ascent” attinge al satanismo gnostico, incentrandosi sul tema dell’elevazione spirituale dell’uomo e della sua deificazione, possibile solo attraverso la connessione tra le energie interiori e quelle esteriori di cui Satana, in quanto divinità della conoscenza e della verità, è l’unico garante; il tema principale dell’album è tuttavia il Caos, l’abisso primordiale ed apoteosi dell’astrazione, nonchè fondamento nietzchiano della creatività, anche se non mancano riferimenti all’escatologia induista e alla fine dei tempi (Pralaya), dissoluzione dell’Universo intero e chiusura del ciclo cosmico della “Kalpa”. Noktvrnal e Vindur si fanno artefici di una musica oscura e catastrofica che riflette pienamente le sue liriche, trasformando in suoni e melodie la fine d’ogni cosa e l’ascesa dello spirito al suo divino regno di appartenenza. 

L’album si apre con la ferocia di “Evangelium”, brano guidato dalla batteria di Vindur e dai riff dissonanti di Noktvrnal, urlatore cavernoso dall’abisso del mondo, e intervallato da soluzioni rallentate e dai tocchi avanguardistici; l’accelerazione blackened death metal della seconda parte anticipa un finale all’insegna del caos sonoro e del delirio. “Solvet Cosmos in Favilla” si presenta con un doom metal lugubre e claustrofobico scandito da influenze noise e sperimentali in un crescendo rabbioso e dissonante e dai molti cambi di tempo, fino ad un finale doom paranoide dalle eco jazz. La violenza della superba “Stellar Heritage” alza il livello dell’album, col suo black metal serrato e dal riffing affilato che regredisce verso un doom sperimentale dalle melodie progressive stridenti; il grow/scream di Noktvrnal assume un’aura animalesca e logorante, riecheggiando tra riff disturbanti e tetri che trascendono il reale per tirare fuori dal sovrannaturale le essenze più raccapriccianti e spaventose. “The Bitterest Heart” è il brano più lungo della release, quasi sette minuti e mezzo di puro black metal dalle melodie tetre e lugubri, intervallate da un riff dai toni quasi epici che si apre ad un finale delicato e sognante, oltremodo surreale. 

In chiusura troviamo “Cosmic Demise”, anticipata da un’intro lenta e oppressiva su cui si erge tutto il caos sonoro degli Ad Omega, tra veementi accelerazioni e cupi rallentamenti, passaggi sperimentali e i lamenti bestiali di Nokvrnal, per poi concludersi con un’outro dark ambient. “Aphelic Ascent” rappresenta perfettamente l’idea musicale ancora acerba degli Ad Omega, un black metal disturbante e dalle forti tinte doom, portato verso la sperimentazione senza tuttavia avere il coraggio di accoglierla in pieno; i brani sono abbastanza simili tra loro, a cavallo tra violenza e spettralità, in una ritualistica rappresentazione di una musica caotica e abissale che non ha l’ardire di abbracciare totalmente il delirio sonoro di cui vorrebbe farsi portavoce. 

Recensione a cura di Alessandro Pineschi
Voto: 72/100

Tracklist:

1. Dysangelium
2. Profane Mystic Crown
3. Solvet Cosmos in Favilla
4. Aphelion (Interlude)
5. Stellar Heritage
6. The Bitterest Heart
7. Triumph of Void
8. Cosmic Demise

Line-up:
Noktvrnal - Guitars, Vocals, Bass, Synths 
Vindur - Drums, Synths 

Web:
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