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MADHOUSE "Secret Antithesis" (Recensione)

Full-length, Nadir Music
(2023)

"Secret Antithesis è il terzo lavoro in studio dei nostrani MadHouse. L’album è stato prodotto da Eddy Cavazza che ha collaborato con artisti quali Anthony Phillips (Genesis), John Wetton (King Crimson), Dino Cazares (Fear Factory, Brujeria), Logan Mader (Machine Head), Tue Madsen (Meshuggah), Dan Korneff (Breaking Benjamin, Paramore, Papa Roach, Lamb of God and My Chemical Romance) per Silent Ghost Production (USA) e pubblicato sotto etichetta Nadir Music. L’artwork è stato realizzato e curato da EdiArt".

"Il nuovo full-length trae ispirazione dalle opere di M.C. Escher e racconta di come all’interno della personalità umana possano coesistere diversi aspetti spesso in contrasto tra loro. L’animo umano è complesso ed è caratterizzato da opposti che in qualche modo convivono completandosi a vicenda".

Ed eccoci a raccontarvi ora la musica contenuta in questo "Secret Antithesis", band che vanta in line-up anche il batterista Carlos Cantatore (ex Annihilator) e che pone la voce di Federica Tringali come traino di brani energici e dal taglio moderno, soprattutto per quello che riguarda il sound, ben lavorato in sede di produzione. Onestamente ho cominciato ad esaltarmi veramente dal terzo brano in tracklist, ovvero "Nicotine", un pezzo che mi ha riportato in mente il rock alternativo degli annì Novanta e primi anni Duemila, una sorta di ibrido tra Guano Epes, Paramore e Halestorm. In questo pezzo la batteria picchia molto rasentando il punk rock e il sound è veramente granitico! 

Non che i primi due brani siano da buttare, anzi, ma li ho visti più come una buona introduzione al sound più articolato che vedremo successivamente. In questo senso una canzone come "Infected World" presenta una interessante struttura, non è immediata al primo ascolto, ma che si insinua pian piano. La pesantezza di questa canzone viene ripresa anche nelle successive "When The Black Sun Dies" e "Voodoo Doll",dove nelle  strofe abbiamo delle chitarre molto heavy che vagamente mi hanno ricordato i Metallica degli anni Novanta e più recenti.

Continuo però a preferire la band quando flirta col punk rock e l'alternative, e in questo caso nella seconda metà dell'album una canzone come "Like A Thunderbolt" si fa davvero apprezzare per le sue melodie e il suo tiro che rimandano persino a qualcosa dei Green Day, ma con una pesantezza maggiore in generale. Il disco poi si chiude con un altro episodio di questo tipo, "Playing Rough Again", che mostra nuovamente soluzioni più immediate, buone melodie vocali e un tiro importante.

L'album quindi nel suo complesso è più che buono. Magari, volessimo proprio trovare il pelo nell'uovo, non si riesce bene a capire perchè la voce sia quasi sempre effettata e alla lunga forse questo aspetto stanca, ma in generale questo è un buon disco di hard rock moderno, fatto da musicisti che sanno suonare e prodotto davvero molto bene. 

Recensione a cura di Sonia Wild
Voto: 70/100

Tracklist:
01. Thunder Of Fire                                      
02. I've Had It Up To Here                            
03. Nicotine                                                     
04. Infected World                                      
05. When The Black Sun Dies                    
06. Voodoo Doll                                           
07. The Place Where I Belong                  
08. Like A Thunderbolt                               
09. On The Fence                                           
10. Playing Rough Again

Line-up:
Federica Tringali - Vocals
Filippo Anfossi - Guitar
Carlos Cantatore - Drums

Web:

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