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RUN CHICKEN RUN "Kill The Coffee" (Recensione)


Full-length, Nova Era Records
(2023)

Con “Kill The Coffee” i romani giungono all’importante traguardo del terzo album, e lo fanno proponendo un lungo lavoro, che in un’epoca passata sarebbe stato considerato a tutti gli effetti un doppio. Certamente nel fare un’operazione di questo genere ci si prende dei rischi grossi e bisogna essere molto convinti del materiale proposto. La tracklist che ci si trova di fronte è di ben quattordici canzoni di media durata. 

Per chi non li conoscesse la band suona un rock energico, dai tratti hard rock, che guarda agli anni Settanta, con una strizzatina agli anni Ottanta, partendo comunque dai fine Sessanta. L’elenco delle band da cui hanno tratto ispirazione sono diverse. Sicuramente gli AC/DC sono la maggiore influenza e la si percepisce lungo tutta la durata (“Take It Hard”). Se l’iniziale “Kill The coffee” è un hard energico che riporta ad "Appetite For Destruction" dei Guns 'n' Roses, risultando anche uno dei migliori episodi tra questi solchi, con “Please Please” siamo dalle parti dei The Cult di “Electric”. 

Da qui si fa un salto negli anni Sessanta per andare a recuperare i The Who con “I Need Money” e “Final Rollercoaster”, con uno dei momenti più sbarazzini (la prima) ed ipervitaminici (la seconda). Si va oltreoceano con “Over Me” e “Dreaming Revolution”, pezzi dal forte sapore blues, dal suono potente, con lontani echi ZZ Top. L’energica “Big Balls” è di quei brani che fanno muovere la testa e che alzano il livello di questo lavoro. Allo stesso tempo ci sono brani poco incisivi come “Moneyroll”, “Are You Scared” ed “Hear Me”, che fanno fatica a decollare e risultano piuttosto anonimi. 

“Kill The Coffee” è un album fatto di luci ed ombre, in cui ad incidere è il numero elevato di canzoni presenti, di qualità varia. Se la band dimostra di saper essere frizzante nei momenti più veloci ed energici, è quando abbassa la velocità che si perde in brani in cui manca la giusta spinta, e sui quali vengono suonati riff a tratti un po' triti e ritriti. Allo stesso tempo manca un pizzico di quella personalità che al terzo lavoro sarebbe dovuta emergere, distaccandosi in modo più netto dalle proprie influenze. Se i Run Chicken Run si fossero concentrati su una metà delle canzoni proposte, proponendo solo le migliori, adesso staremmo parlando di un album diverso ed in toni diversi.

Recensione a cura di John Preck
Voto: 60/100 

Tracklist:
01. Kill The Coffee
02. Please Please
03. Debby
04. I Need Money
05. Moneyroll
06. Over Me
07. Are You Scared
08. Big Balls
09. Dark Toys
10. Take It Hard
11. Hear Me
12. Dreaming Revolution
13. Final Rollercoaster
14. Incoerenza

Line-up:
Michele Montesi - Voice, Guitar
Leonardo Piccioni - Guitar - Backing vocals
Paolo Scarabotti - Bass 
Mattia Bastari - Drums

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