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Intervista: GILIATH


I Giliath sono una band black metal pugliese che si sta affacciando in questi ultimi mesi, prima uno split con gli Astar, qualche singolo e poi con l'arrivo del promettente debut album "Sefiroth (recensito QUI). Scambiamo qualche parola col cantante della band, Dario Stella!

01. Ciao Dario e benvenuto sulle pagine di heavymetalmaniac. La prima cosa che mi sono chiesto leggendo la vostra bio è come mai avete impiegato quattro anni per il vostro esordio?
Ciao HeavyMetalManiac e grazie per lo spazio dedicatoci. Il progetto Giliath prende piede nel 2020 ma impieghiamo quasi 2 anni per realizzare la fase compositiva, complice anche la distanza tra i due membri fondatori Alessandro e Dario. Se fossimo stati più vicini probabilmente saremmo riusciti ad anticipare i tempi.

02. Quanto tempo ha richiesto la scrittura e poi la registrazione di “Sefiroth?”
La scrittura circa 2 anni, la registrazione-produzione e post-produzione circa un aggiuntivo anno e mezzo. Abbiamo testato vari sound e varie combinazioni prima di ottenere l'effetto finale.

03. Qual è il concetto tematico che avete sviluppato nel vostro esordio? E lo si può considerare a tutti gli effetti un concept album?
Sefiroth è certamente un concept album basato sull'auto-realizzazione che ogni essere umano può realizzare lavorando su se stesso, con l'aiuto di una fede sincera. Una fede basata sulla visione pragmatica della realtà (la vera luce) e non di quella che vogliono spacciarci per realtà. Sefiroth lo consideriamo una vera e propria iniziazione a questo pensiero, la via della mano sinistra.


04. Quali sono le band black metal che vi hanno maggiormente influenzato?
Tutta la scuola scandinava in primis (Mayhem, Darkthrone, Gorgoroth, Satanic Warmaster, etc.) ed anche altre band come ad esempio Nargaroth e Behemoth. Anche il filone atmospheric e depressive black metal ha lasciato un segno nel nostro modo di comporre, difatti band come Thy Light, Eldamar, Summoning e Caladan Brood fanno parte dei nostri ascolti quotidiani.

05. Toglietemi una curiosità: perché avete usato i vostri nomi e non nomi d’arte come solitamente viene fatto per questo genere?
Per noi, sotterfugi come i nomi d'arte o il trucco eccessivo, sono solo cazzate che distolgono l'attenzione da quello che il black metal dovrebbe essere. Qualcosa di schietto, puro e senza distrazioni inutili.

06. Quali sono gli obiettivi che vi siete prefissati con la creazione dei Giliath?
06. Nessun obbiettivo se non quello di professare la nostra fede e mettere in musica ciò che crediamo tutti debbano ascoltare.

07. Avete in programma delle date a supporto di “Sefiroth”?
Certo, ci stiamo lavorando in questo periodo. Crediamo con buona probabilità che la stagione 2024 sarà abbastanza permea di eventi.

08. Come avete raggiunto l’accordo con la Nova Era Records?
Nova Era Records è gestita dai due membri fondatori della band, Dario e Alessandro. Inoltre l'etichetta ha già lavorato molto bene con band estreme quindi la scelta è stata fin troppo semplice.

09. E’ vero che avete appena pubblicato il vostro esordio, ma avete già idee ed avete già iniziato a lavorare su nuova musica? Se sì, ci saranno dei cambiamenti a livello sonoro o continuerete sulle stesse coordinate sonore?
Prima di Sefiroth abbiamo partecipato ad uno split chiamato "Del Principio e Della Fine" pubblicato per Nova Era Records ed al quale hanno collaborato anche altre band quali Aramas e Astar. Abbiamo rilasciato due singoli scollegati da Sefiroth che sfruttano sonorità diverse se pur simili sotto certi aspetti. L'evoluzione dei Giliath è imprevedibile, siamo aperti alla sperimentazione.

10. E’ arrivato il momento dei saluti. Lascio a voi l’ultima parola…
Ringraziamo nuovamente HeavyMetalManiac per lo spazio dedicatoci in questa bella intervista ed invitiamo i lettori ad abbracciare la vera luce attraverso la nostra musica. Ciao!


Intervista a cura di John Preck

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