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DoomSword "Resound the Horn"


Full-length, Dragonheart, 2002
Genere: Epic Metal


L'Italia vanta poche band d'ultima generazione che possano ritenersi un vessillo da innalzare con onore, e i Doomsword sono una delle gemme appartenenti a questa sparuta schiera.
Si fa un salto nel passato non troppo remoto. Correva infatti l'anno 2002 quando i nostri ragazzi pubblicarono l'album che li consacrerà definitivamente: "Resound The Horn".
Sette tracce di puro epic-metal fortemente oscuro e "doomicamente" cadenzato e quali siano le influenze che sulla band hanno lasciato traccia indelebile lo si percepisce in maniera evidente. Dai Bathory del periodo "Hammerheart" ai magniloquenti precursori Manilla Road e Omen alla vena heavy battagliera
dei Manowar dei tempi che furono è l'armata del metallo più classico che forgia e plasma il loro sound.
Il cambio dietro al microfono apporta la variante essenziale per la riuscita del disco. Si passa da un cantato di stile tradizionalmente devoto ai Candlemass "era Marcolin" a un tipo di evocatività più essenziale, diretta e possente.
"Deathmaster" invoca guerra, conquista, e allora che guerra e conquista siano.
I brani si snodano pachidermici, pesanti: pensate ad un armata che vi si pone contro, pronta a colpire un'immagine che non lascia via di scampo.

Trovano nel trittico pancia del platter la spinta per affondare i colpi. Sono infatti "Onward Into Battle", "The Doomsword" (l'anima fantasiosa legata al culto della supremazia) e "For Those Who Died With Sword In Hand" a emanare e impregnare l'aria con l'essenza vichinga di cui sono intrise.
Con "Shores Of Vinland" e "The Youth Of Finn MacCool" si ode un precorso storico legato al viaggio (lo sbarco in America di Leif Ericsson) e alla ritualità.
Sono gli episodi più facilmente assimilabili e che meglio scivolano anche dopo pochi ascolti, e hanno la qualità di guadagnare punti sulla lunga distanza.
L'accoppiata "MCXIX" e "Resound The Horn: Odin's Hall" dà quel tocco di personalità spiccata, la prima per i suoi richiami arabeggianti sapientemente innestati all'interno, la seconda per la ferocia bellica e la classe con cui si slancia fiera.
L'allora quintetto compose un lavoro egregio sotto tutti i punti di vista, un platter retrò come da anni non se ne sentivano per costruzione, esecuzione e connubio stilisticamente indovinato di liriche e musica.

Il tassello fondamentale per una carriera che darà (e spero continui a dare) grandi soddisfazioni al combo nostrano, se qualcuno avesse poco chiaro cosa fosse l'Epic Metal ascolti questo disco è ne avrà una prova massiccia e imponente, chi ha orecchio per ascoltare, ascolti!

Tomb
Voto: 90/100


Tracklist:
1. Shores of Vinland
2. Onward Into Battle
3. The DoomSword
4. MCXIX
5. For Those Who Died With Sword in Hand
6. The Youth of Finn MacCool
7. Resound the Horn: Odin's Hail

http://www.doomsword.it/
http://www.myspace.com/officialdoomsword

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