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Intervista: ORCRIST



Abbiamo intervistato gli italianissimi black-metallers Orcrist, in concomitanza con l'uscita del loro nuovo e molto buono "We Come In War". Riflessioni e anticipazioni nelle parole di Grav!

1) Ciao Lorenzo, benvenuto tra le pagine di Metal Of Death. Ti andrebbe di spendere qualche parola sul vostro ultimo album “We Come In War”? Ci sono state differenze sostanziali tra la composizione di questo nuovo lavoro e i precedenti?

Ciao Sergio, prima di tutto di ringrazio per questa intervista, riguardo “We Come In War” posso dirti che siamo rimasti molto soddisfatti di ciò che è venuto fuori, però...si poteva fare di più, ho notato che la mia batteria non si sento molto perchè per mia scelta ho voluto regitrare solo con due microfoni panoramici quindi, lo saprai meglio di me che non si può fare molto riguardo i vari suoni e volumi avendo solo due microfoni, però dai, mi piace anche così, mentre per quanto riguarda le chitarre, il basso e la voce sono molto soddifatto.
Poi questo album è più simile a “Slaget Ved Trollheim” (il nostro full) che a “Black Blood Raise” che è molto spinto e grezzo.
“We Come In War” è molto Old School, se ci fai caso. In alcuni pezzi la mia batteria suona un po' stile Helhammer e Celtic Frost e c'è anche un pezzo, il secondo, molto black n’ roll, mentre altri, più lenti, atmosferici e cupi ricordano molto il vecchio Burzum o alcuni pezzi dei Bathory ecc ecc.


2) Voi come Orcrist portate avanti un discorso black metal legato fortemente alla seconda ondata di questo genere, quindi ai primi anni Novanta e alla scena norvegese di quel periodo. Pensi che in futuro continuerete su questi binari oppure sono previste novità nel vostro imminente futuro?

Guarda, ormai la nostra scelta di stile è quella e stiamo già lavorando per il nostro quarto album e voglio anche precisare che non siamo più in tre ma in 4...io come sempre alla batteria e alle liriche, delle quali ne ho già scritte 6 che ti allego poi privatamente cosi ti fai un po' un idea, Mane alle chitarre e basso, Sacrifice alla voce e Goblin degli Isvind è ormai membro ufficiale degli Orcrist alle chitarre, basso e voce per 3 pezzi che verranno completati nel’l Isvind Studio, ti dico anche che oggi, Domenica 8 Novembre ho iniziato a fare delle prove di registrazione per uno dei tre pezzi creati da Goblin, posso solo dirti che sono ultra Old School ma ricordano molto quell'atmosfera presente in “Dark Water Stir”. Goblin è a dire poco felice di suonare definitivamente negli Orcrist, gli ho mandato una reh. song fatta con la sua base di chitarra e mi ha detto questo: “Your drums are superb! I have a new song finished now also”, pensa gli ho solo fatto una prova di registrazione, hehehe!!!

3) Ho visto che subito dopo l’uscita di “We Come in War” è stato annunciato uno split album assieme agli austriaci Uruk-Hai. Vuoi parlarci di questa release?

Sì, e dovrebbe uscire fra poco, è stato Alex/Hugin boss degli Uruk-Hai a propormi questo, lui ha a dir poco amato il nostro lavoro e mi sembrava stupido dire di no, comunque nello split c'è “We Come In War” non ancora mixato e uscirà per la W.A.R. Productions e sarà limitato a 50 copie.

4) Come vedi l’attuale scena black metal in generale e i particolare quella italiana? Ci sono delle bands odierne che credi meritino attenzione e che facciano davvero la differenza? Puoi fare dei nomi?

Mah, mi sembra un ottima scena, onestamente non sono in contatto con molti gruppi ma quelli che conosco sono a dir poco geniali, partendo dai tuoi Lilyum ai Deadly Carnage ai mitici e grandiosi Mourning Soul che stimo molto, i Defixio, Gort e via così.

5) Cosa pensi della evoluzione che hanno intrapreso molte formazioni black metal del passato, soprattutto norvegesi? Mi riferisco a nomi come Darkthrone, Satyricon, Carpathian Forest ecc.

Sono ancora in contatto sia con Fenriz che con Nocturno culto e la scelta da loro fatta posso capirla bene anche se i loro ultimi album non mi piacciono di certo come i primi, i Satyricon non li seguo più da quando hanno fatto “Rebel Etravaganza”, io amo un casino i loro primi tre lavori, i Carpathian Forest mi piacciono molto ma anche lì, come i prima lavori non ce ne sono e forse per me Nattefrost ha creato il suo side project per sfogarsi un po'. I Mayhem ad esempio non mi hanno mai coinvolto troppo, a me sono piaciuti molto gli Isvind, Ildjarn, i primi Gorgoroth che forse sono in parte rinati con il loro nuovo album anche se per me è troppo pulito però il ritorno di Pest è già un grande salto nel passato e Infernus mi sembra più motivato del solito. Amo molto anche vari gruppi vecchi e nuovi del vari movimenti NS tedeschi, e sono ancora in contatto con Sebastian/Dark Mark Doom degli Absurd, amo Moonblood (Tino mi ha fatto anche lui i complimenti per “We Come In War”), poi consiglio molto i Wolfsmond, i Mayhemic Truth, I Bilskirnir, Wehrhammer, Tha-Norr...o i finnici Horna, Satanic Warmaster, Goatmoon...

6) Parliamo del tuo stile come batterista. Ho potuto notare che hai un preciso modo di suonare e anche un preciso marchio di fabbrica a livello di sound, legato ad una concezione quasi primitiva ed essenziale (ma non per questo non efficace) di suonare. Vuoi spiegare ai nostri lettori la tua concezione di drumming? Credi che nel black metal sia meglio non usare troppi orpelli e farsi trasportare dall’istinto?

Ohhh hai detto una frase a dir poco santa, non bisogna fare troppe cose con la batteria, non bisogna prendere duemila piatti, piattini e piattoni per suonare ma bensì l'essenziale!
Io ho deciso di seguire uno stile in parte primitivo perchè ho considerato il black metal primitivo, diverso dal Death Metal molto tecnico anche se molto cattivo o dal Thrash Metal molto ricco di cambi, poi comunque ognuno è libero di suonare come meglio crede, con il proprio stile.


7) Posso chiederti se il non esibirvi dal vivo sia una scelta precisa o altro? Pensi che la dimensione ideale degli Orcrist sia quella in studio?

Io e Bhaal (vecchio membro e fondatore degli Orcrist con me) ai tempi abbiamo deciso di non fare nessun live show e ciò non verrà mai fatto anche con le nuove line-up.
Gli Orcrist devono rimanere molto underground riguardo questo e fare il proprio lavoro nel nostro studio e basta.


8) Vuoi parlarci dei progetti futuri degli Orcrist? So che state lavorando a del nuovo materiale per un prossimo CD. Puoi già anticiparci qualcosa in merito?

Ti ho già risposto nella seconda domanda, posso però dirti che ho altri progetti, un gruppo con dei ragazzi di Monza e Muggiò, poi devo suonare la batteria per il nuovo album del tuo gruppo Lilyum e forse, dico forse ridò vita insieme a Bhaal al nostro vecchio progetto Black/Folk “Tul”. Si vedrà...

9) Grazie Lorenzo. Concludi come vuoi questa intervista.

Grazie a te Sergio, ringrazio coloro che hanno supportato e supportano gli Orcrist.

Grav


Intervista a cura di: Kosmos Reversum

http://www.myspace.com/orcristhorde
http://www.orcrist-horde.com/

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