Hate Eternal "Conquering the Throne"
Full-length, Wicked World Records, 1999
Genere: Death Metal
Chi ascolta death metal o metal deve conoscere gioco-forza la figura emblematica di Eric Rutan. Venuto a galla con i Ripping Corpse, maturato all'interno dei Morbid Angel, ha dato vita a progetti collaterali
come gli Alas estranei alla natura violenta del death per poi mettere su la propria creatura: gli Hate Eternal.
La formazione che aprì la carriera discografica di questo combo vedeva al suo interno dei veri pezzi da novanta, oltre il chitarrista leader indiscusso infatti parteciparono alla realizzazione del primo "Conquering The Throne" nientemeno che Doug Cerrito, mitico ex dei Suffocation come seconda chitarra, lo sfortunato Jared Anderson al basso deceduto nel 2006, membro fra l'altro degli Internecine, e alla batteria Tim "Missile" Young ormai arcinoto per le prestazioni con Decrepith Birth, Vital Remains e Divine Heresy.
Il "Fire Death Metal", come venne allora etichettata l'esplosione di riff al fulmicotone prodotta dall'album, per quanto faccia ridere tale nomea, rappresenta perfettamente quello che vi troverete fra le mani. Undici tracce per una durata di poco superiore alla mezzora; il platter è una continua badilata in pieno volto, le chitarre sfrecciano creando un riffing avvolgente e di una potenza sgretola muri, la qualità degli assoli è quanto di meglio ci si possa attendere da un'accoppiata d'asce di livello come i due signori che le reggono fra le mani
e le basi martellano con una costanza degna di un toro che vede "rosso" indi in piena carica.
Non vi sono pause, la parola "rallentamento" è pura fantasia collegata alla detonante prestazione fornita da brani quali "Dogma Condemned", "By His Own Decree", "The Creed Of Chaotic Divinity" o "Spiritual Holocaust", se c'è un comandamento che seguono è: "abbatti il tuo nemico".
Il disco per chi scrive è e rimane sinora il capitolo più alto della discografia degli Hate Eternal anche a livello di produzione, seppur non perfetta vede una proporzione fra resa del sound e qualità espresse di più che discreta fattura. Il degno successore di questo disco Rutan lo avrebbe trovato in "Fury & Flames", data anche la sua esperienza come producer, se lo stesso Eric non l'avesse curato con i piedi affibbiandogli un fattore chaos costante nella registrazione che ne inficierà il valore, una prova d'alta scuola gambizzata.
Anche i grandi sbagliano? Beh contando che i Cannibal Corpse han collaborato con lui (e non sono i soli) e sono usciti dei gran bei lavori da sotto le sue mani, il pensiero che abbia fatto una, ehm, stupidata è quanto meno plausibile. Gli appassionati del death che macina crani non possono quindi farsi mancare questo capitolo iniziale della saga Hate Eternal,
"Conquering The Throne" è un disco che merita di entrare di diritto nelle collezioni di chi si ritiene tale.
Recensione a cura di: Tomb
Voto: 86/100
Tracklist:
1. Praise Of The Almighty 02:38 [view lyrics]
2. Dogma Condemned 03:01 [view lyrics]
3. Catacombs 03:17 [view lyrics]
4. Nailed To Obscurity 02:22 [view lyrics]
5. By His Own Decree 03:25 [view lyrics]
6. The Creed Of Chaotic Divinity 02:58 [view lyrics]
7. Dethroned 02:36 [view lyrics]
8. Sacrilege Of Hate 02:22 [view lyrics]
9. Spiritual Holocaust 03:28 [view lyrics]
10. Darkness By Oath 04:11 [view lyrics]
11. Saturated In Dejection 03:08 [view lyrics]
Total playing time 33:26
http://www.myspace.com/haeteternal
Genere: Death Metal
Chi ascolta death metal o metal deve conoscere gioco-forza la figura emblematica di Eric Rutan. Venuto a galla con i Ripping Corpse, maturato all'interno dei Morbid Angel, ha dato vita a progetti collaterali
come gli Alas estranei alla natura violenta del death per poi mettere su la propria creatura: gli Hate Eternal.
La formazione che aprì la carriera discografica di questo combo vedeva al suo interno dei veri pezzi da novanta, oltre il chitarrista leader indiscusso infatti parteciparono alla realizzazione del primo "Conquering The Throne" nientemeno che Doug Cerrito, mitico ex dei Suffocation come seconda chitarra, lo sfortunato Jared Anderson al basso deceduto nel 2006, membro fra l'altro degli Internecine, e alla batteria Tim "Missile" Young ormai arcinoto per le prestazioni con Decrepith Birth, Vital Remains e Divine Heresy.
Il "Fire Death Metal", come venne allora etichettata l'esplosione di riff al fulmicotone prodotta dall'album, per quanto faccia ridere tale nomea, rappresenta perfettamente quello che vi troverete fra le mani. Undici tracce per una durata di poco superiore alla mezzora; il platter è una continua badilata in pieno volto, le chitarre sfrecciano creando un riffing avvolgente e di una potenza sgretola muri, la qualità degli assoli è quanto di meglio ci si possa attendere da un'accoppiata d'asce di livello come i due signori che le reggono fra le mani
e le basi martellano con una costanza degna di un toro che vede "rosso" indi in piena carica.
Non vi sono pause, la parola "rallentamento" è pura fantasia collegata alla detonante prestazione fornita da brani quali "Dogma Condemned", "By His Own Decree", "The Creed Of Chaotic Divinity" o "Spiritual Holocaust", se c'è un comandamento che seguono è: "abbatti il tuo nemico".
Il disco per chi scrive è e rimane sinora il capitolo più alto della discografia degli Hate Eternal anche a livello di produzione, seppur non perfetta vede una proporzione fra resa del sound e qualità espresse di più che discreta fattura. Il degno successore di questo disco Rutan lo avrebbe trovato in "Fury & Flames", data anche la sua esperienza come producer, se lo stesso Eric non l'avesse curato con i piedi affibbiandogli un fattore chaos costante nella registrazione che ne inficierà il valore, una prova d'alta scuola gambizzata.
Anche i grandi sbagliano? Beh contando che i Cannibal Corpse han collaborato con lui (e non sono i soli) e sono usciti dei gran bei lavori da sotto le sue mani, il pensiero che abbia fatto una, ehm, stupidata è quanto meno plausibile. Gli appassionati del death che macina crani non possono quindi farsi mancare questo capitolo iniziale della saga Hate Eternal,
"Conquering The Throne" è un disco che merita di entrare di diritto nelle collezioni di chi si ritiene tale.
Recensione a cura di: Tomb
Voto: 86/100
Tracklist:
1. Praise Of The Almighty 02:38 [view lyrics]
2. Dogma Condemned 03:01 [view lyrics]
3. Catacombs 03:17 [view lyrics]
4. Nailed To Obscurity 02:22 [view lyrics]
5. By His Own Decree 03:25 [view lyrics]
6. The Creed Of Chaotic Divinity 02:58 [view lyrics]
7. Dethroned 02:36 [view lyrics]
8. Sacrilege Of Hate 02:22 [view lyrics]
9. Spiritual Holocaust 03:28 [view lyrics]
10. Darkness By Oath 04:11 [view lyrics]
11. Saturated In Dejection 03:08 [view lyrics]
Total playing time 33:26
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