Intervista: Bunker 66
Il vecchio e le robe da sgabuzzino chiuso dagli anni 80 riescono fuori! Sicuramente la porta non si apre da sola (basta con Harry Potter!) e anzi chi ha avuto il coraggio di riaprirla non sono altro che 3 marci e decisi tizi con ancora il puzzo anni 80 addosso.
Sono proprio loro i messinesi Bunker 66, che con i loro grandiosi nickname, la passione e l’interesse smodato per il lerciume degli 80’s e un’attitudine menefreghista nei confronti del “ma è roba già sentita”, che ci propongono un bell’ep di 6 tracce… un dischetto atomico (‘Out of the Bunker’ per l’appunto)che farà sognare/incazzare le varie orde di metallo italiane vecchie e nuove. Il loro “evil metal”nel giro di pochi mesi sembra essere arrivato nei lidi americani e mastini della nuova etichetta “Reinig Records”che sta promuovendo il tutto in maniera ottimale.
1) Scambiamo subito quattro chiacchere (si fa per dire)con Desekrator of the Altar e Damien Thorne:
Des: I Bunker 66 sono nati nel 2007 per puro divertimento, non avevamo proprio un cazzo da fare. Ora che le vostre orecchie piene di cerume hanno ascoltato il nostro abominevole EP Satana sarà più contento.
2) Quanto l’attitudine punk vi ha influenzato non solo in questo progetto ma anche negli altri di cui fate parte?
Des: Personalmente conta molto, e non solo per l’attitudine. Senza Discharge non credo che suonerei nei Bunker 66. Anche negli altri progetti il punk è più o meno sempre presente.
Damien : Sicuramente parecchio, il punk contiene quella carica primordiale e diretta che è alla base dei Bunker. Non prendersi troppo sul serio a volte è la scelta migliore,soprattutto quando vengono fuori risultati soddisfacenti come i vostri. Siete d’accordo?
Des: Sì, anche se ci tengo a dire che nei Bunker 66 non abbiamo deciso a tavolino di essere così, noi siamo dei nerd anche nella vita reale.
Damien : L’ironia è un’arma importantissima per sopravvivere, in effetti noi siamo proprio così, cazzoni to the bone.
3) Cosa manca al metal al giorno d’oggi? Fate un po’ gli psicologi vah!
Des: Il fanatismo (lucido e inteso in senso positivo), il culto del disco, il fervore, il senso di appartenenza ad una scena, l’unità , l’umiltà …insomma non gli farebbe affatto male un po’ di spirito punk. Quanto sono odiose le persone con la maglia dei Dream Theater che invece di scapocciare guardano se fai errori dietro al proprio strumento? Aaaarrrrgggghhhh!!!!!!
Damien : Sicuramente un po’ di sana autoironia.
4) Tra i 6 pezzi atomici dell’ep qual è il vostro preferito? L’intro di Metal Redentor con il sonoro “uh” secondo me è veramente un gran trovata e ha un grande impatto.
Des: Il mio preferito è proprio “Metal Redentor”!
Damien : Omaggio alla grande ugola svizzera di Tom G.
5) Cercate di rimandare chi vi ascolta alla dimensione sonora di determinati gruppi che negli anni 80 hanno forgiato il lerciume che ora noi nel 2010 possiamo ascoltare. Dagli striduli gorgheggi alla King Diamond alle maligne frasi di Tom G. Warrior,quali elementi di quell’epoca avete introdotto nel vostro sound e quali sono quelli che vi hanno colpito e che ancora vi fanno impazzire?
Des: Adoriamo King Diamond, sia solista che coi Mercyful Fate e ovviamente siamo degli Hellhammer/Celtic Frost worshippers, di questi ultimi abbiamo sicuramente preso molto. Come influenze principali vanno citati anche Motörhead, Discharge, Bulldozer, Sodom e Venom.
6) Ho apprezzato moltissimo le vostre idee sull’immagine che state dando di voi,osservando le varie foto dei live o direttamente il front della prima stampa di “Out of the Bunker” (pose e smorfie a parte),credete che questo “divertimento in ogni cosa”sia essenziale per proporre la vostra musica?
Des: Essenziale forse è esagerato, fa semplicemente parte di noi e ci divertiamo molto a fare stronzate.
Damien : Le stronzate ci vengono in modo naturale.
7) Avete qualche film preferito degli 80’s che vi ha ispirato per testi o solamente vi colpisce molto?
Des: Per alcuni testi ci hanno ispirato “The Toxic Avenger”, “The Warriors”, “1987: Fuga da New York” e i vari “Mad Max”… personalmente uno dei film che ha segnato la mia infanzia è “The Goonies”.
Damien : Eh, filmoni anni 80 ce ne sono davvero tanti, dagli horror ai vari teenage movies . . .
8) Raccontateci un po’ com’è nata la collaborazione con la nuova etichetta americana Reinig Records. Siete soddisfatti del feedback (mamma quanto sono antipatico) che sta riscuotendo la vostra proposta?
Des: JoJo (il ragazzo che ha messo in piedi la label) ci ha contattato dopo averci ascoltato sul nostro MySpace. E’ davvero un ragazzo con una passione fuori dal comune e senza dubbio ha contribuito in maniera decisiva a diffondere il nostro nome, siamo pienamente soddisfatti del suo lavoro!
Damien : JoJo è davvero un grande, pensavo fosse difficile trovare un nerd più nerd di noi ma lui lo è assolutamente, lo amo.
9) Se mettessi un euro da parte per ogni toppa che avete nei vostri giubbotti di jeans, riuscirei a diventare milionario?
Des: eheh non credo proprio!
10) Buone nuove per i Bunker? Quali i vostri progetti futuri?
Des: Yes, sono appena uscite le magliette, potete ordinarle tramite www.myspace.com/reinigrecords oppure attendete che arrivino anche a noi. In questi giorni dovrebbe uscire anche il vinile di ‘Out of the Bunker’. Attualmente stiamo completando 3 pezzi che andranno a finire su uno split 7’’ sempre per Reinig Records.
11) Basta,ho finito di massacrarvi,però chiudete questa piacevole (si dai!) conversazione a vostra scelta con qualsiasi cosa (promozione,insulto,presa per i fondelli,pubblicità ,consiglio musicale). Auguri per il futuro! United forces!
Des: S.O.D.! Grazie per lo spazio riservatoci! Seguiteci su www.myspace.com/bunker66 per aggiornamenti e quant’altro, se volete accaparrarvi una copia del nostro EP andate su: http://bunker66.angelfire.com/ ! Mandiamo valanghe di odio al Vaticano, supportate la serie TV “The Big Bang Theory” e date un’ascoltata a questi gruppi: Noia, Murk, Fangtooth, Haemophagus, Insane, Undead Creep, Atestabassa e Raging Steel!
Damien : Grazie a te per lo spazio concessoci, ai ragazzi dico meno internet più vita reale, andate per concerti (metal), comunicate, accoppiatevi insomma, vivete!
Intervista a cura di: Tazzo
http://www.myspace.com/bunker66
Sono proprio loro i messinesi Bunker 66, che con i loro grandiosi nickname, la passione e l’interesse smodato per il lerciume degli 80’s e un’attitudine menefreghista nei confronti del “ma è roba già sentita”, che ci propongono un bell’ep di 6 tracce… un dischetto atomico (‘Out of the Bunker’ per l’appunto)che farà sognare/incazzare le varie orde di metallo italiane vecchie e nuove. Il loro “evil metal”nel giro di pochi mesi sembra essere arrivato nei lidi americani e mastini della nuova etichetta “Reinig Records”che sta promuovendo il tutto in maniera ottimale.
1) Scambiamo subito quattro chiacchere (si fa per dire)con Desekrator of the Altar e Damien Thorne:
Des: I Bunker 66 sono nati nel 2007 per puro divertimento, non avevamo proprio un cazzo da fare. Ora che le vostre orecchie piene di cerume hanno ascoltato il nostro abominevole EP Satana sarà più contento.
2) Quanto l’attitudine punk vi ha influenzato non solo in questo progetto ma anche negli altri di cui fate parte?
Des: Personalmente conta molto, e non solo per l’attitudine. Senza Discharge non credo che suonerei nei Bunker 66. Anche negli altri progetti il punk è più o meno sempre presente.
Damien : Sicuramente parecchio, il punk contiene quella carica primordiale e diretta che è alla base dei Bunker. Non prendersi troppo sul serio a volte è la scelta migliore,soprattutto quando vengono fuori risultati soddisfacenti come i vostri. Siete d’accordo?
Des: Sì, anche se ci tengo a dire che nei Bunker 66 non abbiamo deciso a tavolino di essere così, noi siamo dei nerd anche nella vita reale.
Damien : L’ironia è un’arma importantissima per sopravvivere, in effetti noi siamo proprio così, cazzoni to the bone.
3) Cosa manca al metal al giorno d’oggi? Fate un po’ gli psicologi vah!
Des: Il fanatismo (lucido e inteso in senso positivo), il culto del disco, il fervore, il senso di appartenenza ad una scena, l’unità , l’umiltà …insomma non gli farebbe affatto male un po’ di spirito punk. Quanto sono odiose le persone con la maglia dei Dream Theater che invece di scapocciare guardano se fai errori dietro al proprio strumento? Aaaarrrrgggghhhh!!!!!!
Damien : Sicuramente un po’ di sana autoironia.
4) Tra i 6 pezzi atomici dell’ep qual è il vostro preferito? L’intro di Metal Redentor con il sonoro “uh” secondo me è veramente un gran trovata e ha un grande impatto.
Des: Il mio preferito è proprio “Metal Redentor”!
Damien : Omaggio alla grande ugola svizzera di Tom G.
5) Cercate di rimandare chi vi ascolta alla dimensione sonora di determinati gruppi che negli anni 80 hanno forgiato il lerciume che ora noi nel 2010 possiamo ascoltare. Dagli striduli gorgheggi alla King Diamond alle maligne frasi di Tom G. Warrior,quali elementi di quell’epoca avete introdotto nel vostro sound e quali sono quelli che vi hanno colpito e che ancora vi fanno impazzire?
Des: Adoriamo King Diamond, sia solista che coi Mercyful Fate e ovviamente siamo degli Hellhammer/Celtic Frost worshippers, di questi ultimi abbiamo sicuramente preso molto. Come influenze principali vanno citati anche Motörhead, Discharge, Bulldozer, Sodom e Venom.
6) Ho apprezzato moltissimo le vostre idee sull’immagine che state dando di voi,osservando le varie foto dei live o direttamente il front della prima stampa di “Out of the Bunker” (pose e smorfie a parte),credete che questo “divertimento in ogni cosa”sia essenziale per proporre la vostra musica?
Des: Essenziale forse è esagerato, fa semplicemente parte di noi e ci divertiamo molto a fare stronzate.
Damien : Le stronzate ci vengono in modo naturale.
7) Avete qualche film preferito degli 80’s che vi ha ispirato per testi o solamente vi colpisce molto?
Des: Per alcuni testi ci hanno ispirato “The Toxic Avenger”, “The Warriors”, “1987: Fuga da New York” e i vari “Mad Max”… personalmente uno dei film che ha segnato la mia infanzia è “The Goonies”.
Damien : Eh, filmoni anni 80 ce ne sono davvero tanti, dagli horror ai vari teenage movies . . .
8) Raccontateci un po’ com’è nata la collaborazione con la nuova etichetta americana Reinig Records. Siete soddisfatti del feedback (mamma quanto sono antipatico) che sta riscuotendo la vostra proposta?
Des: JoJo (il ragazzo che ha messo in piedi la label) ci ha contattato dopo averci ascoltato sul nostro MySpace. E’ davvero un ragazzo con una passione fuori dal comune e senza dubbio ha contribuito in maniera decisiva a diffondere il nostro nome, siamo pienamente soddisfatti del suo lavoro!
Damien : JoJo è davvero un grande, pensavo fosse difficile trovare un nerd più nerd di noi ma lui lo è assolutamente, lo amo.
9) Se mettessi un euro da parte per ogni toppa che avete nei vostri giubbotti di jeans, riuscirei a diventare milionario?
Des: eheh non credo proprio!
10) Buone nuove per i Bunker? Quali i vostri progetti futuri?
Des: Yes, sono appena uscite le magliette, potete ordinarle tramite www.myspace.com/reinigrecords oppure attendete che arrivino anche a noi. In questi giorni dovrebbe uscire anche il vinile di ‘Out of the Bunker’. Attualmente stiamo completando 3 pezzi che andranno a finire su uno split 7’’ sempre per Reinig Records.
11) Basta,ho finito di massacrarvi,però chiudete questa piacevole (si dai!) conversazione a vostra scelta con qualsiasi cosa (promozione,insulto,presa per i fondelli,pubblicità ,consiglio musicale). Auguri per il futuro! United forces!
Des: S.O.D.! Grazie per lo spazio riservatoci! Seguiteci su www.myspace.com/bunker66 per aggiornamenti e quant’altro, se volete accaparrarvi una copia del nostro EP andate su: http://bunker66.angelfire.com/ ! Mandiamo valanghe di odio al Vaticano, supportate la serie TV “The Big Bang Theory” e date un’ascoltata a questi gruppi: Noia, Murk, Fangtooth, Haemophagus, Insane, Undead Creep, Atestabassa e Raging Steel!
Damien : Grazie a te per lo spazio concessoci, ai ragazzi dico meno internet più vita reale, andate per concerti (metal), comunicate, accoppiatevi insomma, vivete!
Intervista a cura di: Tazzo
http://www.myspace.com/bunker66
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