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Sabaton "Coat Of Arms"

Full-length, Nuclear Blast, 2010
Genere: Power Metal

I guerrafondai svedesi Sabaton, indiavolati come sempre e pronti a combattere l'ennesima battaglia, si ripresentano a distanza di due anni dal buon "Art Of War" e con un contratto che adesso li lega alla plastificata Nuclear Blast, ed è questo uno dei punti che purtroppo a mio parere fa a loro del male.
Il nuovo "Coat Of Arms" è un classico album che vive del repertorio che negli anni la formazione guidata dal carismatico Joakim Broden dietro il microfono ci ha proposto, la storia si ripete fra cori e riff di presa semplici ma efficaci e del resto questo fanno e non si può pretendere diventino i Symphony X.

Come è solito ci sono quei pezzi che incollano l'orecchio allo stereo trascinando l'ascoltatore in un vortice appassionante che lo porterà a urlare a squarciagola il testo, vedasi una "Screaming Eagles" di molto sopra le altre sotto questo punto di vista, strumentalmente bello il lavoro svolto dalle tastiere in "Final Solution" dove Daniel Mÿhr fa la differenza, "Saboteurs" meglio congeniata e leggermente più varia seppur mantenga velocità e prestanza caratteristiche consolidate nel tempo e una "Wehrmacht dal piglio indiscutibile, è il resto del platter a mostrare quanto il combo svedese sia quasi vittima dell'integralismo che d'altro verso ne è il marchio di fabbrica. Non basta la prova di Joakim come sempre di buon livello, l'ennesimo tributo al mondo metallico con una "Metal Ripper" infarcita fra testo e musica di parecchi rimandi, a coprire un calo sia d'idee che d'intenti rispetto al predecessore. Non dà loro una mano una produzione sin troppo pompata tendente alle volte a creare più caos che altro; sì ok, è di guerra che parlano, ma le melodie che sono la chiave portante del sound ne escono ammaccate, spuntate non infliggendo danni ma subendoli.

Stavolta lo standard non è stato rispettato, dando vita a una proposta che non è definibile neanche in tal maniera se tesa a rappresentare i canoni Sabaton. Se avete amato gli album antecedenti darete sicuramente una chance anche a "Coat Of Arms", ma ciò che vi rimarrà in mente sarà sia per numero che per sostanza di molto minore al passato.
Augurandoci che non facciano né la fine degli ultimi Manowar né dei Maiden che in questo momento non sanno neanche loro cosa diavolo stiano suonando, non ci resta che attendere fiduciosi un successivo capitolo che faccia di nuovo "brillare" gli ordigni e scateni un conflitto degno di tale nome, posso assicurarvi che per ora purtroppo si è trattato solo di un falso allarme.

Recensione a cura di: Tomb
Voto: 68/100
 
Tracklist:
1. Coat of Arms 03:35
2. Midway 02:29
3. Uprising 04:55
4. Screaming Eagles 04:07
5. The Final Solution 04:56
6. Aces in Exile 04:22
7. Saboteurs 03:15
8. Wehrmacht 04:14
9. The White Death 04:10
10. Metal Ripper 03:50

Total playing time 39:53

http://www.sabaton.net/
http://www.myspace.com/sabaton

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