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Exhuman “Fear of oneself”

Full-length, Independent, 2010
Genere: Death Metal

Ed ecco che dopo aver recensito gli ottimi Fangtooth da Messina, arriva il disco di questi Exhuman, ovvero gruppo death metal che comprende membri dei già menzionati Fangtooth e del bassista/cantante Buzz (Memories of a Lost Soul, Traumagain, Anubis Gates, Askesis, Degenerated, Infernalia).
La band in questione ha già una storia più che decennale alle spalle, essendosi formata come prima incarnazione sotto il monicker Undead (poi cambiato per omonimia con un’altra band italiana), addirittura nel 1998 ed ha alle spalle già una discografia non nutritissima ma comunque importante.

Addentriamoci subito in questo “Fear of oneself”, dicendo subito che pur essendo un buon disco, forse paga il confronto con la band “parallela” a questo progetto (i Fangtooth), che seppur propongano un genere totalmente diverso, hanno dimostrato una ispirazione non comune e una professionalità che in questo disco non ho riscontrato agli stessi livelli. Il sound dei nostri si potrebbe descrivere come un mix tra certo death metal svedese e il techno-death americano di inizio anni Novanta, quando band come Atheist e Death dettavano nuove importanti regole da seguire. Tuttavia la commistione dei due generi a mio avviso non ha dato gli sperati frutti, perché la band non riesce ad essere trascinante, e le canzoni si susseguono in maniera dignitosa ma senza sussulti. Se è vero che l’iniziale “Pierce the round” fa da subito ben sperare con il suo trasformarsi brevemente in una song d’assalto, già a partire dalla seconda “Before burial” cominciamo ad avere i primi segnali di staticità e ripetitività del songwriting. Il riffing e il drumming infatti rallentano il tiro, ma non colpiscono a dovere. Buone le intuizioni da metà brano in poi, con le chitarre intente a proporre un wall of sound niente male comunque, contando anche la buona tecnica messa in mostra. “Brain prison” inizia in un modo che non avrebbe sfigurato in un buon disco doom, ma presto si ritorna ad un tiro propriamente death/thrash.

Si prosegue più o meno su questi sentieri tra luci ed ombre, con la band intenta a dar buon sfoggio di potenza e tecnica, ma forse perdendo di vista l’obiettivo più importante, ovvero la forma canzone. So benissimo che nel techno-death usare la formula “strofa-ritornello-strofa-assolo ecc) non è prerogativa principale, ma qui si tratta di focalizzare meglio il sound che si vuol portare avanti e perfezionarlo, limarlo, eliminare certe soluzioni un po’ forzate e puntare su maggiore compattezza tra i vari aspetti del sound proposto.

In conclusione va detto anche che una produzione un po’ “ovattata” e poco dinamica non ha giovato sicuramente a questi sette brani i quali forse, con una maggiore pulizia nel suono, avrebbero reso meglio.
Non tutto da buttare quindi, ci mancherebbe, ma come si diceva una volta “rimandati a settembre”. Rimango in attesa di nuovi sviluppi.

Recensione a cura di: Kosmos Reversum
Voto: 60/100

Tracklist:
1. Pierce the ground 04:06
2. Before burial 04:32
3. Brain prison 03:29
4. The night fall down 06:24
5. War-warm-worms 04:40
6. Balance out 03:23
7. Absence of sense 04:46

Total playing time 31:20

http://www.exhuman.net/
http://www.myspace.com/exhuman

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