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Ballistic "Ballistic"


Full-length, Metal Blade Records, 2003
Genere: Heavy/Thrash Metal

Nell'ultima decade di ciofeche ne sono uscite talmente tante che spesso e volentieri anche le buone uscite sono rimaste sommerse dalla quantità di liquame prodotta o dalle scelte di alcuni siti di valorizzare le mode del momento dando sin troppo spazio a ridicole band come Trivium, My Bullet Valentine, Bring Me The Horizon che definire braccia rubate all'agricoltura sarebbe offensivo per chi lavora i campi e si fa il mazzo.
Nel 2003, ben otto anni fa, i Ballistic, formazione sconosciuta ai più dava alle stampe un disco omonimo fenomenale, Tom Gattis voce e chitarra (Wardog, Tension e Deuce in compagnia del signor Marty Friedman), Tim' O Connor al basso (Tension), Peter Petov alla chitarra e Rikard Stjernquist (Jag Panzer e Body Of Scars) sono un quartetto solido, tre membri della line-upo come avrete notato dagli act citati in cui hanno militato o stanno militando possiedono esperienza da vendere e quest'arma fondamentale viene messa a disposizione della musica.

L'album è un concentrato di speed/thrash dall'altissimo valore per impatto, melodie e composizione, l'opener "Collision Course" sfoggia la vocalità di Tom imponente e aggressiva, le classiche cavalcate di chitarra e batteria caratterizzano "Watch Me Do It", "Corpse Staked High" e "Undefeated" con il secondo della triade di episodi appena chiamati in causa che nel complesso rende decisamente di più rispetto ai fratelli. Un platter privo di pause capace di passare da momenti più catchy con refrain che ti si conficcano in testa ad altri dove sfodera la parte più thrashy ricordando gli Overkill. ascoltate "Call Me Evil" e "Threshold Of Pain" per intenderci, non contando che riescono anche a spingersi ritmicamente ben oltre con "Gone Ballistic" e "Bloodbath" due mazzate di quelle che il collo te lo spezzano e sfiorare l'estremo con la partecipazione del cantante dei Gwar, Dave Brockie guest in "The Dissection / Into The Sever Chamber" che tira fuori dal cilindro un discreto growl, un altro centro è stato segnato.

E' "Silent Killer" il diadema che viene incastonato al centro di questa corona musicale, il brano fonde alla grande l'anima heavy metal con le movenze del thrash e il ritornello è lì pronto a dirti "prendi una cazzo di birra, tracanna e poi lanciati insieme a noi!". I Ballistic il freno non sanno cosa sia, viaggiano sparati pronti a smantellare ciò che gli si para contro e anche quando sembra tendano a complicarsi la vita con inserimenti al limite con la struttura prog, non lasciatevi ingannare, sono solo minuzie che rendono più fluido e devastante lo scorrere di un lavoro che gode (e quanto fa godere) di una produzione superlativa.

Fosse uscito nel periodo giusto, la seconda metà degli anni Ottanta o nel Novanta in contemporanea con un masterpiece come "Painkiller", magari ne avremmo sentito parlare chissà quanto, è un disco che a molti colleghi più blasonati "da il foglio di via", una lezione di quelle che non si dimenticano.
E' passato troppo tempo e di loro non si hanno notizie, l'unico cimelio della discografia è rimasto solitario "Ballistic", vi dovesse capitare fra le mani non fatevelo assolutamente scappare, la vostra collezione deve bramare composizioni simili augurandoci un ritorno sulla scena di Tom & soci con un altro album del medesimo livello.

Recensione a cura di: Tomb
Voto: 88/100

Tracklist:
1. Collision Course 03:36
2. Watch Me Do It 04:47
3. Corpse Stacked High 03:17 
4. Threshold of Pain 04:13
5. Undefeated 06:03
6. The Dissection / Into the Sever Chamber 04:17
7. Gone Ballistic 04:41
8. Bloodbath! 04:56 
9. Call to Armageddon 03:51
10. Silent Killer 04:03
11. Call Me Evil 03:54
12. Loud is God

Total playing time 47:34

www.myspace.com/ballisticgattis

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