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Krigere Wolf "The Ancient Culture to Kill"

Full-length, Armed God Records, 2012
Genere: Black/Death Metal


Raramente mi capita di bocciare un gruppo all’esordio, e quando avviene, finora è sempre stato per uno di questi motivi: qualità sonora oppure un debutto da subito sulla lunga distanza senza avere le effettive capacità o la maturazione. A che fascia appartengono i catanesi Krigere Wolf? Per me, alla seconda.


Sì perché i KW debuttano direttamente con un full-length dalla durata media e distribuito dalla Armed God Records, ma nonostante la qualità sonora sia buona, nonostante una copertina bella old school, e nonostante l’assenza di difetti vistosi, questo “The ancient culture to kill” non mi fa impazzire perché rispecchia una band che ha talmente poca personalità e originalità che i brani, pur non essendo male, non fanno mai impazzire e gridare al miracolo neanche da lontano. Prendiamo l’opener “Demons from beyond the sea”: consiste in un inizio con riffs parecchio generici e scontati, spesso melodici e cambi che molto spesso vertono sul death/thrash svedese. Certo schifo non fa, ma è tutta roba già sentita da migliaia di gruppi, con le chitarre spesso sdoppiate che non di rado decentrano troppo la proposta musicale rendendola talmente melodica da far sembrare il gruppo molto più naturalmente portato a suonare death/thrash che non black.

Più o meno tutti i brani seguono questo canovaccio, e pur non disdegnando alcune belle trovate, come alcuni assoli anche di basso, e una compattezza musicale e una migliore amalgama delle influenze in “Death rides on the blade” o la canzone conclusiva, i KW non mancano di presentare anche altre lacune di personalità che sfociano in plagio, come ad esempio ne break della stessa “Death rides on the blade” a 6:20 circa, dove i catanesi arrivano a usare un riff secondo me troppo somigliante a quello che apre “Primordial” dei Mortuary Drape.

Insomma: anche se i brani non sono malaccio, e non c’è niente che non li faccia scadere nel ridicolo, ciò che zavorra questo cd è una endemica mancanza di originalità e di personalità che rende i brani senza infamia ma anche senza lode, oltre a una mistura di generi proposta troppo acerba e che non appassiona perché più che altro disorienta, visto che le due influenze non sono granché amalgamate.

Se questo cd fosse stato un demo l’avrei salvato dalla stroncatura invitando però il gruppo a migliorare e a maturare, ma così com’è, è un cd sotto label, che va paragonato alla media nazionale dei cd black metal, e da questo punto di vista è per me chiaro che i Krigere Wolf sono un gruppo come tanti, non brutto ma che ha poco di veramente speciale, e tutto ciò che ha di speciale ci sta, ma è acerbo. Il tipico passo più lungo della gamba.

Recensione a cura di: Snarl
VOTO: 58/100


Tracklist: 
1. Battle Song (Intro) 02:17
2. Demons From Beyond the Sea 05:26
3. A Voice Oppressing Warriors 04:29
4. Death Rides on the Blade 07:23
5. Wielding the Axe of Suffering 06:30
6. Scorching Flames of Damnation 04:44
7. Died In Battle / Death's Litanies (Outro) 07:21

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