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ON-OFF "Don't forget the Roll"

Full-length, Buil2Kill Records, 2012
Genere: Hard Rock


Arrivano da Busto Arsizio (VA) questi hard-rockers e, benchè la loro discografia dica che questo è solo il loro secondo album, la band è attiva dal 1997! Nelle varie info della band è spiegato che molti anni sono stati spesi sui palchi come tribute-band degli AC/DC, per poi ritornare all’incirca due anni fa a comporre e registrare materiale proprio, concretizzatosi con il loro esordio autoprodotto “Ribcrasher”, e poi nel 2012 hanno stretto un accordo con Buil2Kill Records per la pubblicazione di questo "Don't forget the Roll".


Il disco è un concentrato di energia rock, molto dedita alle sonorità dei fratelli Young (evidentemente la loro carriera di tribute band è nata con una motivazione logica e ha lasciato le sue logiche conseguenze nel loro sound), con venature blueseggianti, ma sempre con una dose alta di adrenalina a condire il tutto. Il disco infatti si presenta sin da subito con queste caratteristiche, con tutti i membri intenti ad attuare una sorta di revival dell’hard rock settantiano o ottantiano, ma quello viscerale, sanguigno e che fa sbattere il piedino, nulla a che vedere con la scena hair metal e simili nata negli anni Ottanta. Abbiamo episodi più tirati, altri più ritmati, raramente qualche momento leggermente più riflessivo, ma l’impressione generale è che se non fosse per la voce di Teo, molto più levigata rispetto a quella dei due cantanti che hanno avuto gli AC/DC, il disco sarebbe quasi un omaggio spudorato alla band australiana.

Nonostante infatti il disco scorra bene e le capacità individuali di questi ragazzi siano all’altezza, questa marcata somiglianza e una produzione buona ma non eccellente spengono un po’ di entusiasmo verso questo lavoro dopo una manciata di brani. Intendiamoci, il disco si difende bene, ma un po’ di personalità in più non avrebbe guastato, e magari una voce più grintosa avrebbe donato più spinta al tutto.
In ogni caso chi ama il rock energico con puntate su sonorità un po’ pesanti, e soprattutto chi ama i leggendari AC/DC, dovrebbe dare una chance a questo disco che potrebbe rivelarsi almeno come una discreta sorpresa.

Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
VOTO: 65/100


Tracklist:
1. Another Bone to Suck
2. That's What I Call Rock'n'Roll  
3. Catch the Bunny
4. Money Makes Money  
5. Turn Off My Brain Control 
6. On The Railroad  
7. Don't Put Your Finger (in Every Hole You Find)  
8. She Drank All My Booze  
9. Let's Play the Fools
10. Every Stone Got to Roll Someday  
11. The Last on the List

1 commento:

  1. Beh.. mille grazie per la recensione!!! Il cantante però sono io.. TEO! Andrea non è il cantante del progetto inediti.. poi una riflessione mia: ma se cantavo più energico, più gridato ecc.. non sarebbero stati i brani ancora più vicini alla produzione AC/DC?

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