Eversin “Tears on the Face of God”
Full-length,
My Kingdom Music, 2012
Tracklist:
1. For the Glory of Men 03:57
2. Prophet of Peace 06:11
3. Nightblaster 05:21
4. Tears on the Face of God 05:32
5. Nuclear Winter 04:41
6. Death Inc. 06:16
7. The Tale of a Dying Soldier 07:41
8. Under the Ocean 05:57
DURATA TOTALE: 45:36
http://www.facebook.com/EVERSINMETAL
Genere: Progressive Power/Thrash Metal
Nati dalle ceneri dei Fuoco Fatuo e presenti sul mercato dal
lontano 2000, la loro avventura con il monicker Eversin prende forma nel 2008,
e nel 2010 esce per My Kingdom Music l’album di esordio, “Divina Distopia”. E
due anni dopo ecco che arriva il seguito, ovvero il qui presente “Tears on the
Face of God”, sempre per la stessa label. Questa band di Agrigento propone un heavy metal
roccioso che rimanda al power metal di matrice americana con una spiccata
propensione verso soluzioni articolate e mai banali.
La band infatti dimostra
grande disinvoltura nella fase di composizione dei brani, che appare sempre
elaborata e ricca di vari elementi. Insomma, una band che non ama le
scorciatoie ma anzi, percorre sentieri e imprese con coraggio e perizia.
Il singer Angelo Ferrante dimostra di avere una voce potente
e versatile sia nelle parti più pulite che in quelle più aggressive e,
fortunatamente la sua timbrica mantiene una certa dose di personalità per tutto
l’arco del disco. La sua è una timbrica melodica ma mai troppo “perfettina”, e
ciò direi che è un punto a suo favore. L’uso che fa delle metriche rimanda un
po’ a Warrel Dane dei Nevermore e a Russell Allen dei Symphony X. La chitarra
è la vera protagonista di questo disco, davvero instancabile nello sciorinare
riff su riff e dare carattere alle canzoni. Giangabriele Lo Pilato si dimostra
un axeman preparato sia praticamente che teoricamente, e infatti il suo guitar
work potrebbe ricordare, a tratti, quello di un altro virtuoso della chitarra,
e cioè un certo Jeff Waters, mastermind degli Annihilator. Come non pensare,
infatti, che un pezzo come “Tears On The Face Of God” non abbia subito
l’influenza della techno thrash band canadese? Magari la band non ha subito
nessuna influenza diretta in tutto ciò, ma soprattutto certe cose del disco
“Carnival Diablos” io ce le ho sentite.
Detto questo, non attendetevi quindi un disco di facile
assimilazione. Questo album rimane ancorato in un heavy metal roccioso, con
aperture verso il prog, il thrash e il power, ma dove non vengono mai toccate
velocità alte, e appena la band sembra alzare il tiro, ecco che arriva il
cambio che stempera un po’ tutto e che non ti aspetti. Un’altra band che
potrebbe essere presa come metro di paragone sono certi Tourniquet, anche
quelli dell’ultimo disco se vogliamo, ma sono tutti paragoni che servono a dare
una linea generale di cosa vi troverete di fronte, niente più. Ci sono ancora
alcuni pezzi non troppo convincenti, o meglio, alcuni frangenti all’interno dei
brani che sarebbero potuti essere sviluppati in maniera migliore, ma ciò non
toglie che gli Eversin con questo“Tears on the Face of God” hanno sfornato un
gran bel disco, e basta solo ascoltare un pezzo come “Nuclear Winter”, col suo
finale da cardiopalma, pieno di potenza e inventiva, per convincersi a comprare
questo disco.
Chi vuole del metal ben pensato e suonato si faccia avanti,
questo disco saprà saziare anche i palati più esigenti e raffinati.
Recensione di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
Voto: 75/100
Voto: 75/100
1. For the Glory of Men 03:57
2. Prophet of Peace 06:11
3. Nightblaster 05:21
4. Tears on the Face of God 05:32
5. Nuclear Winter 04:41
6. Death Inc. 06:16
7. The Tale of a Dying Soldier 07:41
8. Under the Ocean 05:57
DURATA TOTALE: 45:36
http://www.facebook.com/EVERSINMETAL
Discone assoluto.
RispondiEliminaGrandi Eversin
RispondiEliminaLa rece mi ha stuzzicata non poco vedo di recapitare copia di TEAR ON THE FACE OF GOD. Poi vi dico
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