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Glacial Fear "Equilibrium Part 2"

EP, Self-released/independent 
(2013)

Prima di recensire l'ultimo ep dei nostrani Glacial Fear è doveroso accennare un minimo alla storia di questa band. Nascono nel 1992 a Catanzaro (per chi non lo sapesse in Calabria) dalle ceneri di un gruppo speed metal chiamato Desecration e si dedicano ad un technical death/thrash metal (o così è scritto su Metal Archives). Definizione che almeno personalmente non condivido perchè ascoltando il primo full length "Frames" del 1997 si evince che la band si ispiri molto di più al post industrial/thrash dei Fear Factory.
Dopo altri due dischi e altri tre ep (sempre sulla scia del debut), nel 2013 esce la seconda parte di Equilibrium, composto da cinque pezzi per la durata di diciotto minuti scarsi.
La cosa che salta subito all'occhio è la copertina che richiama immancabilmente gli artwork dei Carcass, ma ascoltando nel dettaglio l'ep, si evince che lo stile dei nostri è leggermente cambiato dai precedenti lavori, spostandosi verso un thrash moderno alla The Haunted o Terror 2000 per intenderci.

Il lavoro tecnico in termini di registrazione è eccelso e le canzoni hanno il "tiro" adatto per il tipo di proposta musicale raccolta in questo prodotto.C'è da dire che nel corso degli anni il combo calabrese ha acquisito e accresciuto di molto la tecnica compositiva riuscendo a strappare quel "technical" incluso nella descrizione del loro genere e abbandonando la componente industrial presente in tutti i precedenti lavori. Peccato però che in alcuni frangenti le canzoni sfocino in un metal-core davvero scontato, specialmente in canzoni come "Civil Failure".
Le canzoni di per se si legano molto bene tra loro ma si sente la mancanza di una componente solistica che si sarebbe sposata bene con alcuni dei pezzi proposti.
Per quanto riguarda il cantato, la voce rimanda molto alle band sopra citate, quindi per gli amanti dei gruppi "new thrash" svedesi questo disco sarà un capolavoro, per chi cerca un prodotto più retrò, sicuramente storcerà il naso in più di un'occasione.

Nelle cinque tracce proposte fa capolino come nell'ep precedente una cover, questa volta dei Killing Joke, tratta dall'omonimo del 2003. La canzone in questione è "Asteroid". Su questa scelta avrei molto da dire, nel senso che penso sia la canzone che meno c'entra nell'ep. Avrei visto coverizzata di più una canzone di band di ben altro spessore (senza nulla togliere ai Killing Joke) e con un genere più affine, mentre la cover in questione non mette per niente in risalto le qualità tecniche dei musicisti risultando ripetitiva all'ascolto e stonando molto nell'insieme dell'ep.

In conclusione penso che nei vent'anni di attività di questa band i passi in avanti ci siano decisamente stati e si sentono, spero che in un futuro full length inseriscano più parti soliste (quasi del tutto assenti) e limino le parti metal-core al minimo per evitare di scadere nell'ovvietà. Per il resto resta più di un buon ep, registrato a regola d'arte e di sicuro impatto. Bisogna apprezzare anche il fatto di essersi saputi reinventare nel corso del tempo.
Consigliato soprattutto ai fan del metal moderno ma agli altri suggerirei comunque di dargli un ascolto.

Recensore: Il Meggi
Voto 60/100

Tracklist:
1. Civil Failure 03:59
2. Adrenaline of the Night 04:13
3. Upload Your Life 02:58
4. Ghost City 03:00
5. Asteroid 03:37

DURATA TOTALE: 17:47

http://www.facebook.com/GlacialFear

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