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Helstar "This Wicked Nest"

Full-length, AFM Records
(2014)

Ritornano gli Helstar, storica formazione power-speed metal texana, partita nei primi anni Ottanta con album leggendari come “Remnants Of War” “A Distant Thunder” e “Burning Star”, per poi arrivare al loro disco più maturo (a parere di scrive), ovvero “Nosferatu”, dove la band cominciava a inserire forti influenze thrash nel proprio sound, che andavano ad affiancarsi ad una tecnica di alto livello, per una proposta praticamente unica (e direi sottovalutata purtroppo).

La band ha comunque continuato ad esistere ufficialmente fino al 1995, anno di uscita di “Multiples Of Black”, per poi mettersi in stand-by fino al 2007 circa, rompendo il silenzio con “Sins Of The Past". Arrivando ai nostri giorni possiamo dire che gli Helstar stanno regalando grande musica, come lo dimostrano gli ultimi album “The King Of Hell” e soprattutto lo splendido “Glory Of Chaos”, dischi di duro power-thrash metal che hanno riscosso un buon riscontro di critica e fans, ma non all’altezza di quanto si sarebbero meritati. Trovo vergognoso che un disco come “Glory Of Chaos” sia stato snobbato da molti fans del metal e del thrash, a favore di dischi di scarso valore sfornati dalle solite band più blasonate. Pare che ormai il gusto sia influenzato unicamente dal monicker stampato in copertina sui dischi, e non dalla qualità del disco in questione…Ma adesso è ora di chiudere il sipario polemico per parlare di questo nuovo “This Wicked Nest”!

Che dire? Gli Helstar sono tornati, forse più arrabbiati di prima, con una produzione massiccia e prettamente thrash metal, e il solito Rivera protagonista di una prestazione vocale stellare per potenza e tecnica, oltre che versatilità. I suoi compari non sono da meno, macinano riff su riff con una facilità disarmante, e la batteria è davvero indemoniata dall’inizio alla fine del disco. Infatti potrei anche dire che questo è il disco più duro che la band abbia mai partorito, e ormai possiamo parlare senza timore di thrash metal in senso stretto direi. A differenza però del precedente disco, questo loro nuovo lavoro appare più compatto e diretto, e quindi spiccano meno episodi particolari. Il tutto ha un tiro micidiale, non ci sono canzoni migliori o peggiori, anche se a mio avviso pezzi come “Fall Of Dominion”, “Eternal Black” e “Defy The Swarm” sono delle vere mazzate di acciaio incandescente, cattive nel vero senso della parola, e probabilmente le migliori del lotto. 
A tratti sembra quasi di trovarci di fronte ad una versione leggermente meno estrema degli Slayer, e non scherzo. E’ incredìbile poi come questa band riesca a coniugare potenza, melodia, tecnica e stile perfettamente. Non sento tante band che propongono thrash o metal puro al giorno d’oggi che riescono ad avvicinarsi a questi Maestri, e non mi pare esagerato definirli tali. Anche la sezione solista delle chitarre è molto curata e presente, ma come dicevo sopra, la differenza la fanno i riff, sempre devastanti, azzeccati, come il metal richiede che siano.

Chiamatelo power, speed, heavy o thrash metal, ma questi ragazzi (si fa per modo dire) hanno messo a segno un altro disco stellare, che paga forse solo il pegno di essere uscito dopo un capolavoro come “Glory Of Chaos”, a parere di chi scrive il loro migliore disco di sempre. Ma si tratta di una battaglia ai punti, di pareri personali, perché se conoscete la band andrete sul sicuro e spenderete benissimo i vostri soldi (mica aspetterete il nuovo Metallica per caso?), e porterete a casa un disco che pesa come un macigno in tutti i sensi. 
Semplicemente grandioso!

Recensione di: Sergio “Kosmos Reversum” Vinci
Voto: 86/100

Tracklist:
1. Fall of Dominion 06:36
2. Eternal Black 05:48
3. This Wicked Nest 04:55
4. Souls Cry 04:44
5. Isla de las Muñecas 03:57
6. Cursed 07:28
7. It Has Risen 04:32
8. Defy the Swarm 06:05
9. Magormissabib 07:22

DURATA TOTALE: 51:27 

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