INSANE THERAPY - The Decline of the Human Race
Full-length, Sliptrick Records
(2014)
Ultimamente mi capita di imbattermi in prodotti italiani che davvero non hanno nulla da invidiare a quelli che escono fuori dai nostri confini, e non parlo solo della musica in sĆØ, ma anche dell’ormai altissimo livello raggiunto anche in fase di produzione e missaggio, fino ad arrivare alla cura delle grafiche e del packaging. Questo ĆØ anche il caso dei pescaresi Insane Therapy, attivi dal 2008 e che oggi ci consegnano il loro primo full-length “The Decline of the Human Race”, che segue un ep e un demo di rodaggio. La Sliptrick Records sembra aver avuto buon fiuto scritturando questa band, in quanto possiamo dire che la proposta contenuta in questo platter ĆØ di sicuro interessante.
Il disco si presenta come un monolite nerissimo di sonoritĆ che spaziano dal death metal tout-court alla Cannibal Corpse, fino ad arrivare a (molte) influenze death core che hanno preso sempre piĆ¹ piede negli ultimi anni, anche nella nostra penisola. Il tutto ĆØ eseguito con una perizia e una cattiveria davvero degne di nota, dove il muro creato dal drumming preciso e devastante di Emanuele sorregge una voce in scream/growl, chitarre ribassate che si esprimono in riff contorti, schizoidi e dalla presa non proprio immediata. Occorre infatti ascoltare qualche volta il disco per entrare in sintonia con esso, e addirittura in alcuni momenti possiamo tirare in ballo un nome che ha fatto da scuola a tutto il metal estremo cervellotico, ovvero i Meshuggah. Prendete ad esempio il brano “The Human Decay”, che si alterna tra sfuriate vicine al death melodico e improvvisi rallentamenti che ricordano da vicino l’operato di quei geni svedesi, oppure anche “I Only Answer to Myself”, dove l’influenza diventa ancora piĆ¹ palese grazie a riff circolari, ipnotici e malati e una batteria che martella con tempi lenti e al tempo stesso non banali. Si potrebbe fare ancora questo identico discorso per la conclusiva “Hatred”, che perĆ² presenta svariati momenti piĆ¹ veloci ed immediati che riportano i nostri sui consueti binari del death core espresso maggiormente nella prima parte del lavoro, con un finale ad effetto, grazie all’apporto di arpeggi di chitarra dissonanti e stralunati.
Tirando le somme, questo disco credo che travalichi un po’ i confini del death metal, ma anche del death core, in quanto ci sono svariate influenze che rimandano a band che hanno ridefinito i canoni dell’estremo in musica. Certo, gli amanti del genere gradiranno, anche se c’ĆØ da dire che in questo disco qualcosa poteva essere arrangiato in maniera un po’ differente, io oserei dire in modo piĆ¹ “fluido”. Ma quest’ultima mia affermazione ĆØ di puro gusto personale, in quanto bisogna sempre fare i conti con gli intenti della band in questione, e se gli Insane Therapy volevano realizzare qualcosa di pesante e assolutamente non melodico ci sono riusciti in pieno.
Ultimamente mi capita di imbattermi in prodotti italiani che davvero non hanno nulla da invidiare a quelli che escono fuori dai nostri confini, e non parlo solo della musica in sĆØ, ma anche dell’ormai altissimo livello raggiunto anche in fase di produzione e missaggio, fino ad arrivare alla cura delle grafiche e del packaging. Questo ĆØ anche il caso dei pescaresi Insane Therapy, attivi dal 2008 e che oggi ci consegnano il loro primo full-length “The Decline of the Human Race”, che segue un ep e un demo di rodaggio. La Sliptrick Records sembra aver avuto buon fiuto scritturando questa band, in quanto possiamo dire che la proposta contenuta in questo platter ĆØ di sicuro interessante.
Il disco si presenta come un monolite nerissimo di sonoritĆ che spaziano dal death metal tout-court alla Cannibal Corpse, fino ad arrivare a (molte) influenze death core che hanno preso sempre piĆ¹ piede negli ultimi anni, anche nella nostra penisola. Il tutto ĆØ eseguito con una perizia e una cattiveria davvero degne di nota, dove il muro creato dal drumming preciso e devastante di Emanuele sorregge una voce in scream/growl, chitarre ribassate che si esprimono in riff contorti, schizoidi e dalla presa non proprio immediata. Occorre infatti ascoltare qualche volta il disco per entrare in sintonia con esso, e addirittura in alcuni momenti possiamo tirare in ballo un nome che ha fatto da scuola a tutto il metal estremo cervellotico, ovvero i Meshuggah. Prendete ad esempio il brano “The Human Decay”, che si alterna tra sfuriate vicine al death melodico e improvvisi rallentamenti che ricordano da vicino l’operato di quei geni svedesi, oppure anche “I Only Answer to Myself”, dove l’influenza diventa ancora piĆ¹ palese grazie a riff circolari, ipnotici e malati e una batteria che martella con tempi lenti e al tempo stesso non banali. Si potrebbe fare ancora questo identico discorso per la conclusiva “Hatred”, che perĆ² presenta svariati momenti piĆ¹ veloci ed immediati che riportano i nostri sui consueti binari del death core espresso maggiormente nella prima parte del lavoro, con un finale ad effetto, grazie all’apporto di arpeggi di chitarra dissonanti e stralunati.
Tirando le somme, questo disco credo che travalichi un po’ i confini del death metal, ma anche del death core, in quanto ci sono svariate influenze che rimandano a band che hanno ridefinito i canoni dell’estremo in musica. Certo, gli amanti del genere gradiranno, anche se c’ĆØ da dire che in questo disco qualcosa poteva essere arrangiato in maniera un po’ differente, io oserei dire in modo piĆ¹ “fluido”. Ma quest’ultima mia affermazione ĆØ di puro gusto personale, in quanto bisogna sempre fare i conti con gli intenti della band in questione, e se gli Insane Therapy volevano realizzare qualcosa di pesante e assolutamente non melodico ci sono riusciti in pieno.
Questo “The Decline of the Human Race” non ĆØ un capolavoro, ma una dimostrazione di forza non indifferente, oltretutto parliamo di un disco graziato anche da una produzione assassina che vi spaccherĆ timpani, testa e altro.
Gruppo da prendere con la giusta propensione al genere proposto, ma di indubbio valore!
Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
Recensione a cura di: Sergio Vinci “Kosmos Reversum”
VOTO: 70/100
Tracklist:
Tracklist:
1. The Beginning of the End 01:15
2. Masochistic Act 04:38
3. The End of the Lies 03:40
4. Here We Are 03:24
5. Fuck You All (feat. The Juliet Massacre) 04:02
6. The Human Decay 03:52
7. Never Live to Regret 03:39
8. I Only Answer to Myself 04:39
9. Hatred 04:12
DURATA TOTALE: 33:21
DURATA TOTALE: 33:21
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