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BLOODROCUTED - Disaster Strikes Back

Full-length, Punishment 18 Records
(2015)
 
Thrashers belgi in grado di unire sapientemente violenza e melodia, eccovi i giovani Bloodrocuted, il cui secondo album “Disaster Strikes Back” è posto al setaccio per voi: dopo l’intro che rievoca una citazione dal film “Pulp Fiction” parte, col suo ingannevole intro cadenzato, la feroce rasoiata di “Revolution of the Enslaved”, brano energico a cui è affidato il compito di aprire le danze. La prima impressione dell’album riguarda la voce del chitarrista e cantante Bob Briessnick, che non può non ricordare in maniera quasi inquietante quella di Angelripper dei Sodom. 
 
Per il resto, non inventano nulla di nuovo, i Bloodrocuted, ma martellano come si deve: d’altronde, è anche difficile muoversi verso il “progresso” in un genere che fa della semplice, diretta, sana violenza sonora il suo punto di forza! Il riffing, pur se vivace e generalmente molto piacevole e ben eseguito da Briessnick e il collega Jason Bond, manca forse un po’ di varietà; cosa che non si può assolutamente dire del lavoro di Gaëtan De Vos alla batteria, che invece fa appunto della varietà (oltre che potenza, precisione e velocità) il suo asso nella manica. Il primo vero cambio di tempo, in effetti, arriva a metà album, con il maestoso bridge di “The Sickened Mind”, traccia che si distingue appunto per questa particolarità, retta egregiamente dalla sezione ritmica de Vos/Daan Swinnen, il cui basso sferraglia amorevolmente per tutta la durata della registrazione, aprendosi la strada tra gli altri strumenti a suon di pura malvagità. La seconda metà dell’album è leggermente più varia della prima, ma non per questo meno brutale e feroce. Si segnala, come perla indiscussa dell’album la bonus track, “Rise ov Evil”, canzone più articolata, che alla solida e spietata base Thrash Metal aggiunge tocchi black e death, malignità che evoca, in particolare, i Behemoth. Potente, rapida ma al contempo controllata… un’ottima traccia che chiude un buon album, senza ombre né glorie, compatto, omogeneo e uniforme nella sua buona qualità. 
 
Per gli amanti del genere, in particolare della sua frangia più estrema (Slayer e Suicidal Angels per fare due nomi), quest’album darà certamente delle belle soddisfazioni, non c’è che dire. Bloodrocuted forse poco originali (per motivi anche sopra descritti), ma comunque promossi!

Recensione a cura di Lorenzo Stelitano
VOTO: 75/100
 
Tracklist:
1. 71:52 Leikeze 00:39
2. Revolution Of The Enslaved 04:10
3. Burning The West 04:44
4. Consumer Of Death 04:17
5. Soulclaimer 03:13
6. The Sickened Mind 03:47
7. HumanBeast 03:19
8. Mors Indecepta 04:17
9. Disaster Strikes Back 05:05
10. Rise Ov Evil (Bonus Track) 03:22
 
DURATA TOTALE: 36:53
 

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