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HOGS - Hogs In Fishnets

Full-length, Red Cat Records
(2015)
 
Nel panorama italiano sono molto frequenti le scelte anti-convenzionali che cercano di sfondare andando anche contro le esigenze di mercato. Questo è il caso degli Hogs, band fiorentina, che nell'Aprile del 2015 pubblica fieramente il suo primo full length: Hogs in Fishnets. 
Possiamo dire che quest'album è un qualcosa di unico poiché sembra essere diviso nettamente in due sezioni: la prima è chiamata "funky side" e presenta dei brani maggiormente improntati sul funk. 
 
La seconda parte, invece, è denominata "hard side" e ha influenze hard rock anni '70 alla Creedence Revival, Acdc e tante altre band leggendarie. Gli Hogs non apportano nulla di nuovo al classicismo. I validissimi strumentisti Simone Cei (voce), Francesco Bottai (chitarra), Luca Cantasano (basso e sintetizzatore), Pino Gulli (batteria) non peccano sicuramente di tecnica. Ciò che invece risulta un po' datato è il lato compositivo che si muove come un'altalena tra picchi di qualità molto alti (riscontrabili nel funky side) a scontatezze e brani dimenticabili (specialmente nell'hard side). Gli Hogs, infatti, ci offrono un prodotto non solo di due generi differenti ma anche di qualità differenti. 
 
In generale la hard side è totalmente dimenticabile fatta eccezione per "Living by the low - Wasting TIme" mentre la funk side presenta espedienti freschi e vivaci che portano in alto il disco. Possiamo davvero provare nostalgia ascoltando tracks come "Can't Stop It" e "Lots of Butterflies" ti catapultano nel mondo funky alla Louis Johnson senza, però, molte pretese. Lay Me Down and Pretend, poi, rappreesnta il punto più alto di questo disco grazie a una grande capacità compositiva e alla freschezza dei vari attimi sempre coerente con lo stile. In conclusione questo disco degli Hogs è riuscito a metà poiché un'ottima prima parte è fortemente affossata dalla seconda scontata e banale. 
 
Il calo qualitativo è molto alto e consiglio a questa band di muoversi soltanto su territori funk rock che, sicuramente, gli riescono molto meglio e le impediscono di cadere in un vortice di prolissità. A parte questo grandissimo difetto gli Hogs riescono comunque a garantirsi una posizione di sufficienza. 
 
Recensione di: Davide Cantelmi
VOTO 65/100
 
Tracklist:
 
Funky side
1. There’s no chance to be alive
2. Can’t stop it
3. Lay me down and pretend
4. Lots of butterflies
5. All for you

Hard side
6. Behind the eyes of a fool
7. Living by the low
8. Wasting time
9. Dance on rock
10. Keep on trying (I got to go)

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