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Intervista: EVERSIN

Poche parole, disco thrash dell'anno e non solo "Trinity: The Annihilation", ultima fatica dei siciliani Eversin. Cattiveria e personalità per una band che con disinvoltura sta facendo un percorso musicale in continua ascesa. Orgoglio tricolore nelle parole del bassista Ignazio Nicastro e del batterista Danilo Ficicchia!

1) Ragazzi benvenuti nuovamente sulla nostra zine. Ci eravamo lasciati qualche anno fa, in occasione del vostro precedente album “Tears on the Face of God” , recensito da me con relativa intervista. La prima domanda che voglio fare a bruciapelo è: cosa è successo negli ultimi anni che vi ha reso così consapevoli e devastanti? Il nuovo disco è una legnata non da poco (e infatti è top album sulla nostra zine)!

Ignazio: In tutta onestà non c’è stata una causa scatenante o una decisione precedentemente presa affinchè l’album suonasse così devastante. Abbiamo come sempre suonato ciò che ci è venuto più spontaneo. Gli Eversin sono una band in costante evoluzione, quindi in linea di massima era normale che dopo “Tears…” il nostro sound si sviluppasse in una direzione diversa, tenendo comunque lo stesso “Tears…” come base di partenza. “Divina Distopia” è il nostro disco più sperimentale, “Tears on the Face of God” quello più “epico”, mentre “Trinity: the Annihilation” è di certo il nostro disco più violento e Thrash di sempre.

2) Andando più nello specifico, ho apprezzato parecchio la produzione del nuovo "Trinity: The Annihilation", davvero massiccia, ma ho notato che avete aumentato l'aggressività. E' stato un procedimento calcolato in anticipo o tutto è arrivato in modo naturale?

I: Come ti dicevo il tutto è arrivato molto spontaneamente, anche se mentre componevamo i nuovi brani ci rendevamo perfettamente conto che stavamo creando qualcosa di molto più violento e spinto di ciò che avevamo proposto con “TEARS ON THE FACE OF GOD” e soprattutto con “DIVINA DISTOPIA”. Siamo una band Thrash, le nostre radici sono profondamente inserite nel panorama Thrash anni ’90 quindi per noi è stato normale comporre materiale molto violento. Abbiamo optato per una produzione potentissima a scapito forse della pulizia assoluta, ma onestamente, nessuno di noi ama le produzioni laccate e plasticose di oggi, quindi va benissimo così.

3) Volete spiegare il titolo dell'album e di cosa trattano i vostri testi? Chi se ne occupa di solito?

I: Per il titolo ho tratto ispirazione dal primo test nucleare condotto dagli USA nel 1945, chiamato appunto “Trinity”. Dopo aver trattato in lungo e largo la seconda guerra mondiale con “Tears…” ho ritenuto opportuno continuare a percorrere il sentiero dei testi a forte carattere storico, variando però il soggetto principale. Fino ad ora mi son sempre occupato io dei testi, ma non escludo che in futuro i ragazzi possano darmi qualche nuovo input…
  
4) Il thrash metal è ritornato in auge, ma è anche vero, secondo il mio parere, che pochi sanno interpretarlo bene. Voi invece risultate convincenti e cattivi come la tradizione vorrebbe. Cosa pensate quindi in generale di questo ritorno in auge del genere?

I: Che è una buffonata planetaria. Questo cosidetto “Thrash Revival” è una cazzata di proporzioni bibliche. Da circa 4-5- anni a questa parte sono nate un’infinità di band “thrash” con loghi, copertine e titoli dei dischi praticamente rubati alle vere band Thrash del passato, cioè le band Thrash con la “ T ” maiuscola. Sotto l’aspetto musicale, nel buon 90% dei casi il plagio è totale, ma cosa ancora più fastidiosa è che la maggior parte di queste nuove leve, oltre a non avere un minimo di personalità, non è neanche capace di copiare per bene quanto fatto in passato, in quanto le capacità tecniche sono scarse e la cura nell’esecuzione decisamente approssimativa. Inoltre i dischi di ‘ste band suonano tutti allo stesso modo, plastica messa su plastica… 

Danilo: Beh, il Thrash o lo fai o non lo fai, c’è ben poco da dire e da fare. Negli ultimi anni non hanno fatto altro che mescolare, pur di “inventare” generi e musica “nuova”, ma appunto come ha detto precedentemente Ignazio, sembrano tutti uguali!!! Si fa fatica a distinguerli, son tutti dei copia e incolla... Oggi come oggi purtroppo la vera musica si è persa nel corso degli anni, non a caso i veri intenditori o comunque chi ama la buona musica, quella che esprime veramente qualcosa e che ti colpisce dentro soprattutto, spera ancora che gruppi come Megadeth, Sepultura, Slayer, Metallica, tanto per citarne qualcuno, non abbiano mai fine.

5) La vostra musica parte dal thrash ma si ciba anche di qualche altra influenza. Potete quindi citare quali sono le vostre influenze in generale e che peso hanno sulla vostra musica?

I: Non mi interessano altri generi musicali all’infuori del Metal e del Thrash principalmente…I ragazzi ascoltano anche altro, ma onestamente non sono interessato ai loro ascolti…ahahahahah. 

Danilo: Ognuno di noi proviene da un percorso musicale diverso, a parte Ignazio che è come i cavalli da corsa (con i paraocchi ahahaha). Cerchiamo di mettere sempre a disposizione le nostre conoscenze e capacità per far si che ne esca un qualcosa di veramente unico, e al giorno d’oggi penso che non sia facile, anzi.

6) Provenite da Agrigento, in Sicilia. Credete che in qualche modo la vostra connotazione geografica penalizzi un po' il vostro potenziale?

I: Mah…se ti riferisci agli eventi Metal in Sicilia e quindi alla possibilità che ha una band di salire su un palco in Sicilia ti rispondo che le possibilità ci sono, molto più che in passato, ma che oggettivamente il numero di eventi Metal in Sicilia e al sud in generale non è lontanamente paragonabile al numero di eventi che ci sono al nord. Poi sai, se una band ha le palle e sa suonare, sa farlo al sud come al nord, quindi secondo me chi non emerge è perché non ne ha le capacità. E che non mi si rompessero le palle con la storia del pay to play della minchia…Se una band non vale un cazzo non la salvano neanche i quattrini…(scusate i francesismi). 

Danilo: Penso che la Sicilia abbia una scena musicale immensa, fatta di ottimi musicisti di qualsiasi genere, compresi noi ahahah… Certo non sarà un punto favorevole geograficamente, ma appunto chi ha capacità e soprattutto voglia di fare riesce ad emergere, anche se si trova nel punto più dimenticato della terra. Se hai temperanza e perseveri, prima o poi i risultati arrivano.

7) Sin dalla copertina del vostro ultimo album si respira un alone di pessimismo, e ciò infatti poi trova riscontro nella vostra musica. Da cosa nasce questo?

I: La simbiosi tra musica, testi ed immagini è fondamentale. Non avrebbe senso parlare di draghi, folletti e naiadi, anche perché lascio volentieri questi argomenti futili ad altre band. I testi degli EVERSIN parlano di qualcosa di vero, di ciò che esiste e che è esistito, di un qualcosa che ha modificato la vita dell’umanità, e che tutt’oggi continua a modificarla. Non mi serve leggere “Il Signore degli Anelli” per trovare ispirazione … Mi basta aprire un libro di storia o accendere la TV quando trasmettono un qualsiasi TG.

8) Quali sono i vostri obiettivi nell'immediato futuro?

I: Onestamente nessun obiettivo in particolare, ma il fatto di aver composto un disco privo di sbavature, violento, innovativo e molto personale penso sia un ottimo risultato. Il resto si vedrà. 

Danilo: Al momento ci godiamo questa nostra creatura appena partorita… Siamo molto soddisfatti di quello che abbiamo creato e messo su disco, adesso attendiamo il responso del pubblico e degli addetti ai lavori, e devo dire che finora non è stato affatto male.

9) Credete anche voi che il metal in Italia sia snobbato da noi italiani stessi? Come spiegate questo, nonostante oramai abbiamo poco o nulla da invidiare all'estero?

I: Duole ammetterlo, ma il Metal italiano è soltanto un’illusione. Non esiste una scena, non c’è supporto tra le band, si fa la guerra dei poveri e non c’è assolutamente un’evoluzione a tal proposito. Ci sono ottime band, questo è innegabile, ma se le osservi bene ti accorgerai che queste ottime band di cui parlo, poche per la verità, fanno in modo di guadagnare visibilità e supporto all’estero. Invidia, falsità e arrivismo…questo trovi nella scena italiana. 

Danilo: Per quanto riguarda il Metal in Italia, penso sia da sempre penalizzato e che non ci sia mai stato abbastanza sostegno per questo genere musicale… L’Italia purtroppo è fatta così… Naturalmente c’è la moda di pestarsi i piedi a vicenda invece che collaborare e supportarsi, quindi chi può, naturalmente tenta di farsi notare fuori perché qua non ci sta niente da fare.

10) Credete che sfornare un disco entusiasmante come il vostro nuovo "Trinity: The Annihilation", sia anche una sorta di rivincita verso le troppe malelingue che girano nell'ambiente metal tricolore?

I: Potrebbe anche essere così, ma in tutta onesta a noi non interessa nulla delle malelingue. Che si fottano e che cuociano lentamente nel brodo della loro inutile invidia. Questi poveri disadattati che si masturbano dietro uno schermo leggendo le infamità che scrivono e sentendosi leoni … li immagino davanti lo specchio col barattolo di Nutella in mano a mò di microfono mentre sognano di stare su un vero palco…ahahahaha.


11) Siete attivi sul fronte live? come vi state muovendo in questo senso?

I: L’anno scorso abbiamo suonato due volte coi Destruction, al Rock Off di Istanbul coi Megadeth e poi al nostro amato Agglutination. Quest’anno torneremo in Turchia ad agosto per suonare per la seconda volta consecutiva al Rock Off. Ci affiancheremo a gente come Korn, Soulfly, Annihilator e Dark Tranquillity. Stiamo preparando un live set davvero cazzuto. E’ prevista anche una data con gli Annihilator a Brescia nel mese di ottobre…

12) Avete realizzato un disco che a mio avviso è stupefacente, un urlo di fierezza in mezzo a troppa mediocrità. Come possiamo convincere la gente a non essere abitudinaria e a dare una volta tanto una possibilità concreta a chi se lo merita veramente?

I: La gente ama essere abitudinaria, ci sguazza nella mediocrità. Nessuno ha intenzione di progredire, tutti hanno l’abilità invece di riproporre malamente quanto fatto in passato spacciandolo per grande musica. Queste persone non hanno capito che se avvolgono la merda nella carta stagnola non possono dire di avere in mano argento…sempre merda è. Ci sono sempre più ragazzini che invertono le croci sentendosi i Burzum di turno, invece che impegnarsi a studiare la musica che dicono di amare per poter progredire. Non esiste un modo per convincere le persone a non essere mediocri. L’unica speranza è che questa gente sparisca portando con sé la merda che ha creato. 

Danilo: La meritocrazia oramai è divenuta una cagata pazzesca…ahahah!!! Oggigiorno purtroppo va avanti la mediocrità e chi non merita nulla. Noi siamo fieri di ciò che abbiamo fatto e son certo che continueremo a fare ciò che ci piace. Se la gente volesse riempirsi le orecchie con della vera musica, non dovrà fare altro che, inserire il cd nel lettore ed aspettare che le mura attorno cedano lentamente. Occhio a non rimanere sotterrati dalle macerie!!!

13) Abbiamo finito ragazzi, grazie a voi e ancora complimenti per il lavoro che avete svolto nel vostro nuovo album. Concludete a vostro piacimento questa intervista!

I: Grazie mille per le parole che hai speso sul nostro disco e per lo spazio che ci hai concesso con questa intervista. E’ stato un piacere poter dialogare con te. Hail!!! 

Danilo: Grazie veramente per il tempo concessoci. Un saluto solamente a chi acquisterà il disco, ahahah… Che il vero Metal sia con voi e con il vostro spirito…!!!


Intervista a cura di: Sergio Vinci "Kosmos Reversum"

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